GMPbike Tour n. 3 - Como - Oggiono
11/07/2019 - GMPbike Tour n. 3 - Tappa 03 - Como - Oggiono
Album fotografico
Distance: 47 km 2.169 m Ascent - 2.598 m Descent
Con quello di quest'oggi abbiamo prolungato il tracciato che unisce
adesso i laghi, Maggiore, Como e Annone passando dal piccolo lago del
Segrino. Certo non è stata una facile escursione ed anche il dislivello lo
dimostra ma quando si arriva a segnare un percorso che raggiunge oramai
gli oltre 150 km con un dislivello di oltre 3500 m sono davvero
soddisfazioni. Tutto questo lo condivido con i tanti amici che nel proseguo degli
itinerari si aggregano per passare insieme delle splendide giornate in
sella alle nostre mountain bike. La giornata è volata via in men che non
si dica e tanti bellissimi paesaggi ci hanno accompagnato
dall'inizio alla fine del percorso lasciando dentro di noi ricordi di
posti bellissimi in cui vorremmo sempre ritornare. Ma non è ancora finita
perché il tracciato proseguirà nelle prossime settimane e quindi rimanete
sintonizzati sul blog per avere sempre tutti i dettagli del
percorso.
Arriviamo a Brunate con
la funicolare così da risparmiarci quest'ulteriore salita che avrebbe
aumentato il dislivello di oltre 500 m rendendo il percorso ancor più
strong. Scesi dal trenino ci porta, con un breve portage sui gradini, sulla stradina di via A. Volta
uscendo dal cancelletto che si apre in modo automatico al capolinea della
stazione. Dopo aver scattato qualche
bella fotografia sulla città di Como, con vista dall'alto, partiamo
e arrivati all'incrocio con via Milano giriamo a destra iniziando la
prima salita della giornata. Stradina che dopo un breve rettilineo, (250 m) devia a destra e con un
tornante ci porta davanti alla Chiesa di Sant'Andrea Apostolo (Sec. XIII) che lasciamo alla nostra destra per proseguire sempre
in costante salita per le viuzze che si snodano a tornanti. Raggiungiamo
dopo oltre 2 km la piccola piazzetta dove troviamo, a sinistra la stradina
che sale al "Faro Voltiano" mentre a destra troviamo la Chiesa di San Maurizio (1788) nell'omonima frazione. Proseguiamo tenendo la destra percorrendo via delle Colme e sempre in salita, a tratti anche dura, dopo 1000 m
raggiungiamo il piazzale del Santuario di Santa Rita da Cascia.
Termina qui il tratto asfaltato ed inizia adesso quello più impegnativo
che, con i tanti strappi, renderà davvero dura questa breve traversata della
Dorsale del Triangolo Lariano dove, però, i paesaggi unici vi faranno
presto dimenticare la fatica. Passiamo accanto alla Capanna CAO ed
iniziamo poco dopo a superare la Baita Celeste e la Baita Trento per arrivare alla Baita Carla. Sempre più in alto, come diceva qualcuno, e la strada sterrata e
cementata continua a salire passando per Baita Marisa, Baita Primula e
quindi Baita Bondella che si trova al di sotto del Pizzo dei Tre Termini. Raggiungiamo il Rifugio Boletto, mentre stanno sistemando i tavoli
all'esterno, con la rampa su cemento che passa accanto
al Monte Boletto. Quando ne usciamo troviamo
l'incrocio con il Sentiero di Cresta del Monte Boletto e proseguiamo sempre a sinistra sulla bella ed ampia strada sterrata da
dove possiamo ammirare, a destra, il bellissimo paesaggio della
pianura con in fondo il piccolo Lago di Montorfano.
Tratto abbastanza pianeggiante fino alla Bocchetta di Molina da dove, tenendoci a sinistra sul single trail che rientra nel bosco, andiamo ad imboccare il famoso ed impegnativo tratto del Sentiero dei Faggi . Non è per tutti, ma qui essere padroni del proprio mezzo diventa
davvero importante perché il single trail che attraversa questo bellissimo
bosco è in contro pendenza. Alcune delle curve ed alcuni passaggi tra gli
alberi ci faranno scendere di sella ma potremo poi proseguire facendo
sempre attenzione a come si parte e dove di mettono le gomme della nostra mtb.
Dopo all'incirca 4,5 km lo lasciamo ed uscendo alla Bocchetta di Lemma proseguiamo a sinistra su una strada sterrata che nella prima parte è
in falsopiano poi inizia a salire in modo molto impegnativo arrivando
appena sotto il Pizzo dell'Asino e sarà così fino a quando arriviamo al Rifugio Angelo Riella . Ancora un bellissimo tratto sterrato all'interno del bosco dove la
strada è larga e si viaggia tranquillamente anche se non mancano gli
strappi. Passiamo sotto alla vetta del Monte Palanzone e del Monte Bull e raggiunta la Grotta Guglielmo ed il Cippo Marelli a 1293 m s.l.m. deviamo a destra ed andiamo a percorrere il tratto
più bello, sulla vera dorsale dei monti, che passa per la Bocchetta di Caglio, il Monte Croce e
la Braga di Cavallo a
1354 m.
Poco dopo giriamo a destra ed iniziamo l'impegnativa discesa, su un primo
tratto cementato, ed in seguito sterrato che a tornanti nel mezzo di una
bellissima pineta ci fa raggiungere Caglio. Nel piccolo centro cittadino, davanti alla Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso ci infiliamo nelle viuzze del "Borgo Medioevale" passando tra gli stretti vicoli ed andiamo a seguire il Vicolo Rezzago ,
vecchia strada di collegamento tra Caglio e Rezzago. I morsi della fame iniziano a farsi sentire e raggiunta la
larga strada asfaltata ci fermiamo per mettere qualcosa sotto i denti. Qualche attimo
di riposo ci vuole e non avendo nessuna premura magari ci dilunghiamo
qualche minuto in più ma anche qui ci sta il divertimento. Scambiarsi
quattro chiacchere a tavola sorseggiando anche un buon bicchiere di vino e
propedeutico per la salute e per la compagnia se poi a questo si aggiunge
anche un buon pasto tanto di guadagnato.
Riprendiamo la nostra avventura sapendo che il tratto più duro lo abbiamo
già passato, ma le salite non sono ancora terminate e qualche bello
strappetto lo dovremo ancora fare. Seguendo via Santa Valeria dopo il
tornante a sinistra arriviamo davanti alla bellissima Chiesa dei Santi Cosma e Damiano (Sec. XIII) e procedendo ancora a destra con la strada in discesa
andiamo a percorrere il tornante e sul rettilineo successivo giriamo a
destra alla prima traversa imboccando via per Gaggiate. Superiamo il ponte
sul Torrente Valle della Roncaglia e passiamo non distanti dai ruderi del Castello di Rezzago (Sec. XIII) che è quasi invisibile perché all'interno del fitto
bosco. Questa bella sterrata che prosegue in discesa tra gli alberi era la Vecchia strada del Tivano che rimane a fianco della nuova e raggiunge poi il piccolo centro di Ca' Nova da dove proseguiamo fino ad arrivare in zona Mulini andando ad
attraversare il ponte sul fiume Lambro. Quando la stradina termina siamo arrivati all'incrocio della SP41 e tenendoci a destra andiamo a percorrerne poco più di 300 m perché
arrivati al bivio giriamo a destra su via Bellagio ed iniziamo il tratto a
curve che ci porta subito alle prime case di Asso.
Entriamo tra le strette viuzze del centro storico e percorriamo via G.
Merzario per girare a destra su via G. Matteotti e quindi ancora a destra
su via G. Garibaldi che in leggera salita ci porta a superare un'altra
volta, sul ponte, il fiume Lambro. Giriamo a sinistra e proseguiamo su via Lazzaretto e poi su via SS.
Giovanni e Paolo con la stradina che, dopo le transenne, in discesa
raggiunge la rotonda di via P. Valsecchi. Passiamo accanto all'Oratorio
di Santa Maria in Anceretta (Sec. XV) e giriamo a destra seguendo via Lambro che lasciamo
quando imbocchiamo il sentiero che ci immette sul passaggio ciclo
pedonale che segue le sponde del fiume arrivando nel comune di Canzo. Quando la sterrata termina e ci riportiamo sulla strada asfaltata
girando a sinistra per superare il ponte e portarci alla rotonda sulla SP40 . Attraversandola imbocchiamo via Ca Bianca ed entrati nella zona
industriale arriviamo alla prima traversa a destra dove giriamo per andare
a passare il piccolo guado del Torrente Ravello. Risaliti sulla sponda opposta superiamo il ponte sulla ferrovia e
giriamo a sinistra per arrivare al sottopasso e proseguire verso destra su
via G. Puecher. Al sottopasso successivo giriamo a destra e
imbocchiamo via Brusa arrivando all'incrocio con via A. Grandi. La
attraversiamo e seguiamo la stradina di via Cav. A. Porroni dove giriamo
poi a destra su via F. Tosi e raggiungiamo la rotonda sulla SP41 .
Percorrendone 450 m giriamo poi a sinistra su via Segrino e poco dopo ci
immettiamo sul bellissimo tratto della pista ciclo pedonale che passa
accanto alle sponde di questo bellissimo gioiellino color verde smeraldo
del Lago del Segrino. Arrivati, dopo aver percorso oltre 2 km in un bellissimo contesto, alla
rotonda giriamo a sinistra ed imbocchiamo via Roma che, con l'ultimo
tratto in leggera salita, arriva davanti alla Chiesa di San Cristoforo (1517) nella frazione Mariaga di Eupilio. Giriamo a
destra e seguiamo via A. Diaz e poi a sinistra via G. Torti dove
all'incrocio troviamo alla nostra destra la Chiesa di San Martino (Sec. XIII). Scendiamo di sella per andare a percorrere i gradini in discesa e
seguiamo poi la viuzza che arriva all'incrocio con via Ceresuola e giriamo
a sinistra passando accanto al Camposanto. Proseguiamo sempre diritto e la
strada diventando sterrata inizia a salire prima in modo tranquillo e poi
quando diventa single trail in modo un poco più deciso ma nulla di
particolarmente faticoso. Superiamo la cascina e ci portiamo in discesa
fino a raggiungere quelle pietre che fanno da guado al Torrente Campora e siamo costretti a scendere di sella perché qui il passaggio è
consentito solo con un piccolo portage.
Nulla di particolarmente rilevante, sono solo un paio di metri, poi
risaliti in sella andiamo a percorrere la sterrata che passa accanto alla
miniera del Monte Cornizzolo ed andiamo a seguire un brevissimo tratto con le Cappelle della Via
Crucis che da Pusiano sale fino al Santuario della Madonna della Neve. Rimanendo sempre in sella procediamo in discesa sul tratto di strada
acciottolata e superato il sottopasso della strada di accesso alla Miniera
giriamo a destra andiamo a percorrere il bello strappo che ci porta sulla
strada asfaltata. Essere pronti con il cambio sul rampichino vuol dire non
mettere il piede a terra, ma se anche succede che lo mettiate sono solo
una decina di metri in cui dovrete spingere la vostra mountain bike.
Arrivati sulla strada asfaltata andiamo a percorrerne solamente 350 m per
poi tenerci a sinistra e procedere sul single trail che entra nel mezzo
del bosco e che ci porta a ridosso delle strutture della miniera dove in
discesa sterrata ci portiamo su via dell'Alpetto e passiamo a fianco
del Parco del Roccolo di Cesana Brianza.
Da
questo momento inizieremo a seguire tantissime stradine che passano
all'interno dei centri storici di questi paesini arroccati ai piedi
del Monte Cornizzolo.
Passiamo prima dal centro cittadino e su piazza Cardinal Borromeo possiamo
vedere la bella Chiesa dei SS. Fermo e Rustico. Proseguendo in leggera discesa arriviamo a superare il Camposanto e
girando a destra su via Stoppani arriviamo ad incrociare via G. Verdi dove
giriamo a sinistra e raggiungiamo il centro storico di Suello. All'incrocio di via San Fermo procediamo diritto per via Stefanoni e
quindi seguendo via per Boroncello iniziamo un altro tratto in salita su
stradina asfaltata. Superata la casa, alla nostra sinistra, andiamo a
percorrere lo strappetto cementato che arriva fino alla sbarra e superandola arriviamo poi sulla sterrata che passa accanto a Cascina
Boroncello. Una volta superato il caseggiato ci teniamo a destra ed in
discesa andiamo a percorrere la bella sterrata che tra i campi ci conduce
sulla bella stradina di via Perpicada da dove abbiamo una bellissima vista
sulla pianura e sul sottostante Lago di Annone.
Quando la stradina termina giriamo a destra su via Roncaglio ed arriviamo
fino alla rotonda della provinciale dove giriamo a sinistra. Poco più
avanti raggiungiamo il ponte sulla SS36 che attraversiamo per arrivare alla rotonda successiva dove girando a destra imbocchiamo il tratto della pista ciclo-pedonale che
va ad aggirare il periplo del Lago di Annone. Dopo aver lasciato la parte che corre
a ridosso della strada statale entriamo nel territorio comunale di Annone
Brianza e con la bella stradina a tratti cementata ed a tratti sterrata
andiamo in direzione dell'ultimo strappetto che ci conduce a Cascina Donzeno. Discesa adesso per portarci all'incrocio sulla SP49 dove giriamo a destra e arrivati alla rotonda giriamo a
sinistra per superare il Camposanto. Alla rotonda successiva a sinistra
per poi seguire la stradina che ci conduce al passaggio a livello e
raggiungiamo quindi Piazza Stazione dove termina il nostro percorso
odierno. Siamo davvero arrivati al termine di questa nuova avventura e un po' ci
dispiace anche se il pensiero è già rivolto alla prossima tappa di questo
impegnativo tour che proseguirà ancora tra le bellezze della nostra
Brianza perché di cose da scoprire, per chi non la conosce, ce ne sono
davvero tantissime.
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