Bellano - Valsassina - Lecco in mtb
04/10/2018 - Bellano - Valsassina - Lecco in mtb
Album fotografico
Distance: 44 km - 1.186 m Ascent - 1.186 m Descent
Una giornata con meteo davvero super anche quella di oggi che ci ha permesso di seguire in tranquillità anche questa nuova avventura su un percorso davvero tosto. Il dislivello non mente e per chi mai volesse intraprendere questo percorso lo faccia con un pò di allenamento perchè non è solo dura la salita che dalle sponde del lago, a Bellano, risale fino a Vendrogno e poi a Taceno ma sono i tratti successivi quelli più aspri. Una bellissima escursione che prevede la vista di scorci notevoli sul lago mentre si sale sui tornanti della SP66 e prosegue poi con la Chiesa di Sant'Antonio Abate a Vendrogno, tutta affrescata all'interno e poi la perla di Comasira in cui si entra da una, non strada, ma che ti lascia a bocca aperta dopo la prima curva... ecco, solo questo e sarete ripagati dalla fatica fatta, ma non è tutto perchè poi c'è tutta la Valsassina.
La nostra escursione inizia dopo l'arrivo in treno alla stazione di Bellano , questa bella cittadina sulla sponda lecchese del Lario. Iniziamo il nostro tour di oggi percorrendo un brevissimo tratto della SP72 per girare subito a sinistra su via Giovanni XXIII ed arrivare poi nelle strettoia di via Martiri della Libertà e raggiungere le sponde del lago. Passati davanti al lido e alla spiaggia attraversiamo il ponte sul torrente Pioverna, che ha formato l'Orrido di Bellano.
Arrivati alla piazza che si affaccia sul lago percorriamo un breve tratto di via T. Grossi e poi giriamo a destra e imbocchiamo via G. Verdi e con il vicolo successivo arriviamo nuovamente all'incrocio con la SP72 . La attraversiamo e imbocchiamo via A. Manzoni per procedere diritto ed arrivare al bivio con via Plinio dove giriamo a destra ed iniziamo la salita a tornanti seguendo la SP66 . Tratto impegnativo per arrivare a Lezzeno e superare il Santuario della Madonna delle Lacrime (Sec. XVIII) e lasciando alle nostre spalle le case della frazione iniziamo la serie di 14 tornanti, intervallati da alcuni tratti in rettilineo, che superano la piccolissima località di Pradello e ci fanno arrivare poi a Vendrogno.
Abbiamo si qui percorso solamente 8,5 km con un dislivello di 661 m, però adesso possiamo respirare ed iniziamo una bella discesa che passa prima davanti alla Chiesa di San Sebastiano e poi passando per le case della bella frazione Comasira prosegue verso la frazione di Assogno e quella di Aredo prima di arrivare a Taceno. Un breve strappetto per raggiungere le case della cittadina e dopo aver attraversato le viuzze del centro storico e superata la Chiesa di Santa Maria Assunta percorriamo ancora un breve tratto in discesa per arrivare all'incrocio con la SP62 .
Siamo arrivati in Valsassina. Procediamo a destra, su un breve tratto della provinciale, e giriamo poi a sinistra su via delle Terme che ci fa arrivare a Tartavalle Terme, dove si trova la sorgente oggi considerata tra le più alcaline d'Italia. Procediamo diritto sulla strada per Tartavallino e seguendo la sterrata che affianca le sponde del torrente Pioverno arriviamo al piccolo nucleo di case di Piano. Proseguiamo sempre diritto e imbocchiamo via Modigliani che arriva prima nei pressi di alcuni capannoni industriali e successivamente alla piccola frazione Cortenova.
Ci immettiamo adesso sulla Ciclabile della Valsassina e iniziamo il bellissimo percorso con la strada che va in senso opposto al corso del torrente Pioverno e sarà quindi sempre in leggera salita. Passiamo il piccolo nucleo artigianale di Merla ed arriviamo al Ponte di Primaluna dove tenendoci a destra proseguiamo verso il Ponte di Barcone. La stradina prosegue verso il sottopasso della SP62 nei pressi di Corna del Biscia e procediamo ancora verso Prato Buscante.
In questo punto termina la pista ciclabile e quindi giriamo a destra e ci portiamo alla rotonda sulla provianciale e tenendoci ancora a destra arriviamo alla rotonda successiva dove prendiamo la seconda uscita ed iniziamo la breve salita verso Pasturo. Arrivati alla rotonda giriamo a sinistra e procediamo ancora in salita su via Castagneti e raggiungiamo il primo tornante da dove proseguiamo sempre diritto.
Siamo entrati nel Parco delle Grigne. Il sentiero, nel bosco, procede prima in salita con uno strappetto al 15%, sono solo però 200 m, e poi in falsopiano fino a passare le poche case di Gorio ed infine con l'ultimo strappo della giornata nel punto più alto dell'escursione raggiungiamo la località Grassi Lunghi ed iniziamo adesso la discesa su stradina asfaltata verso il Colle di Balisio.
Arriviamo all'incrocio con la SP62 e tenendoci a sinistra la attraversiamo e ci immettiamo in un'altra bella strada sterrata che corre a fianco della provinciale e che ci consente per qualche km di evitare il transito delle auto che in questo punto sono davvero tante. Quando la stradina ci riporta all'incrocio siamo nei pressi di Prato della Chiesa e giriamo a sinistra per percorrere davvero non più di 150 m per deviare poi a destra ed entrare nelle stradine della cittadina di Ballabio.
Attraversiamo il centro storico con la Chiesa di San Lorenzo e poco dopo ritroviamo la provinciale di cui percorriamo 2 tornanti, in discesa, e poi al terzo tenendoci a destra la lasciamo e arriviamo in località Pomedo procediamo adesso su via Pacinotti e quindi via Paolo VI e raggiungere il bel centro cittadino di Laorca dove superato il centro storico e la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo per imboccare via Baruffaldi e proseguire verso l'incrocio.
Percorriamo solo pochi metri della provinciale e poi giriamo a sinistra per prendere via T. Campanella che ci porta tra le case della frazione Malavedo e andiamo a visitare la piccola piazza dove sorge la Chiesa di Sant'Antonio Abate. Quando usciamo dalla viuzze arriviamo all'incrocio con la provinciale e la attraversiamo nuovamente arrivando in località Rancio nei pressi del Camposanto. Sulla sinistra parte una stretta stradina che con alcuni tornanti scende tra alcune case e arriva all'incrocio con via Mazzucconi dove ci teniamo a destra e proseguiamo diritto fino all'incrocio. Superiamo piazza Cavallotti e la Chiesa di San Giovanni Evangelista ed ora saranno solo viuzze laterali alle grandi strade che ci condurranno verso il piazzale della stazione di Lecco dove concludiamo la nostra escursione.
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