Asso - Conca di Crezzo - Magreglio - Bellagio
18/10/2018 - Asso - Conca di Crezzo - Magreglio - Bellagio
Album fotografico
Distance: 27 km - 1.392 m Ascent - 1.579 m Descent
Giornata intensa sotto tutti i punti di vista quella di oggi. Iniziamo subito con il treno cancellato delle 8:02 da Lissone ma non ci perdiamo d'animo e rimaniamo ad attendere il successivo anche se tutto questo tempo di attesa, ovviamente, lo pagheremo al ritorno. Sole, cielo azzurro e temperature sopra la media stagionale fanno si che l'escursione sia davvero bellissima per panorami e compagnia. Tracciato di breve lunghezza ma dove si fatica davvero tanto per arrivare all'Alpe Megna e poi la salita verso la Conca di Crezzo dove il primo tratto, all'uscita da Lasnigo fa veramente paura. L'importante però è non perdersi mai d'animo perchè le salite, anche quelle lunghe, prima o poi terminano. Punto cruciale della nostra escursione la Chiesetta del Santuario della Madonna del Ghisallo che raggiungiamo percorrendo vie secondarie e poi cosa dire di Bellagio ancora piena di turisti che passeggiano per le strette vie del centro cittadino. Beh.. oggi è andata davvero benissimo e un grazie a Luigi, Benedetto, Massimo, Patrizio e Mimmo per la compagnia.
Lasciamo la stazione di Canzo-Asso e ci immettiamo a sinistra sulla SP41 di cui ne percorriamo 350 m per girare poi ancora sinistra e superiamo il ponte sul fiume Lambro per imboccare via L. Oltolina ed arrivare all'incrocio con via Valsecchi dove giriamo a destra e seguendo il tratto ciclo pedonale arriviamo e superiamo la rotonda per proseguire poi a destra su via SS Giovanni e Paolo.
Arriviamo alla frazione Scarenna davanti alla Chiesa dei SS Giovanni e Paolo (Sec. XII) che lasciamo alla nostra destra per proseguire sempre su stradina asfaltata con un susseguirsi di saliscendi che proseguono poi su via Lazzaretto fino all'arrivo sul ponte che attraversa, anche qui, il fiume Lambro. Lo superiamo e tenendoci a sinistra imbocchiamo via per Bellagio che sempre in falsopiano ci porta, dopo un tornante in salita al piccolo tratto in discesa che arriva all'incrocio con la SP41 .
Giriamo a sinistra e ne percorriamo poco più di 100 m per girare poi a destra e seguire la strada in salita che ci porta a Pagnano. Arrivati nel centro cittadino davanti alla Chiesa dell'Immacolata proseguiamo su via Italia per tenerci poi a sinistra ed iniziare il tratto della Strada per Megna. La strada sale sempre ed il primo tratto è asfaltato poi diventa su fondo sterrato e arriva poco distante dall'abitato di Fraino e dove troviamo un bivio che percorriamo girando a destra sulla strada in salita che raggiunte il piccolo abitato di Megna.
Dopo esserci fermati per visitare questo borgo pressoché abbandonato ed aver scattato qualche bella foto ricordo ripartiamo tenendoci a sinistra e procediamo sulla strada sterrata che in falsopiano ci porta prima davanti alla Chiesa dei Morti di Valmorana e successivamente con un bel tratto in discesa su strada asfaltata, all'ombra del bosco, a Lasnigo. Raggiungiamo l'incrocio con via G. Vanini e giriamo a destra.
Inizia da qui la salita verso Crezzo. La strada, per i primi 1500 m, fino all'arrivo alla località Dosseglio, ha una bella pendenza, con medie al 14,5%, su fondo asfaltato poi passato questo tratto le pendenze si abbassano di molto e si viaggia praticamente in falsopiano fino a raggiungere il laghetto e Cascina Crezzo. Ultimo strappetto, nella conca, la salita verso la località Madonnina dove superiamo il Sacrario, (che ricorda le vittime dell'incidente aereo che il 15 ottobre 1987 un ATR42 in volo da Milano a Colonia precipitava e dove persero la vita 37 persone).
Ripartiamo adesso in discesa e con una bella strada a tornanti arriviamo a Barni. Passiamo accanto alla bellissima Chiesa di San Pietro (Sec. XI) e dopo una visita all'esterno (la chiesa si trova all'interno del Camposanto di Barni), ripartiamo passando nelle belle viuzze del centro cittadino e passiamo accanto alla Chiesa di Santa Maria del Carmine detta dell'Annunciazione e lasciamo questa bellissima località per raggiungere Magreglio.
La strada, via Volta, risale con un tornante e si passa accanto alle mura del Castello di Barni o Castello di Tarbiga, ora residenza privata e quindi non visitabile, anche se all'esterno c'è il cartello che ne indica l'entrata. Proseguiamo ancora in leggera salita ed arriviamo all'incrocio con la SP41 . Giriamo a destra e superiamo la croce ed il cartello che indica l'entrata nel territorio comunale di Magreglio e poi al primo bivio giriamo a sinistra e lasciando la provinciale iniziamo una salita su via Foppa dove aggiriamo un gruppo di villette ed arriviamo in Piazza della chiesa dove sulla destra troviamo la Chiesa di Santa Marta con la strada in discesa e su un ultimo tratto in pavé.
Entriamo adesso nelle strette viuzze del centro cittadino e lo attraversiamo tutto fino all'incrocio con via Coniugi Antonioli dove giriamo a destra ed arriviamo all'incrocio con la SP41 . Siamo davanti a Villa Romeo e attraversiamo la provinciale per immetterci nella bella stradina di via N. Romeo dove proseguiamo fino al bivio e dove giriamo a sinistra seguendo adesso via N. Verri.
Arriviamo al Colle del Ghisallo e dopo aver superato l'ampio parcheggio arriviamo davanti al Santuario della Madonna del Ghisallo. Sicuramente una volta arrivati qui sfido chiunque a non entrare in questa Chiesa che Il 13 ottobre 1949, con un breve pontificio, Papa Pio XII nominò la Madonna del Ghisallo patrona dei ciclisti. Visitiamo anche l'attiguo Museo e poi, dopo le foto di rito sia all'interno, dove sono conservati cimeli storici, che all'esterno è arrivata l'ora di ripartire.
Passeremo nuovamente dal parcheggio e attraversiamo la provinciale per girare poi a sinistra su via per Piani Rancio e ne percorriamo circa 600 m per girare poi a destra quando incrociamo via San Pietro. La stradina è stretta e poco dopo l'asfalto termina e la strada con una discesa entra nel mezzo del bosco e lo aggira con un'ampia curva a sinistra per ritrovare poi di nuovo l'asfalto quando arriviamo alla periferia di Civenna. Seguiamo via Dante ed arriviamo nel centro cittadino dove girando a destra percorriamo via Vedrola ed arrivati all'incrocio sulla SP41 giriamo a destra ed andiamo davanti al Santuario della Madonna di Sommaguggio (Sec. XVII).
Ripartiamo e andando in direzione del paese superiamo la Chiesa dei SS Materno e Ambrogio e subito dopo giriamo a sinistra e seguiamo la viuzza che entra nel centro storico per uscire poi su via Caravina un'altra stradina che corre a fianco della provinciale e che ci fa evitare per qualche km il traffico. Raggiungiamo comunque l'incrocio sulla SP41 e giriamo a sinistra per girare ancora a sinistra e seguire adesso via Plinio che inizia nuovamente a salire e con una buona pendenza ed arriva poi sul falsopiano che ci porta, dopo essere diventata sterrata, verso il Dosso Maggiore che aggiriamo arrivando a Gallasco.
Seguendo prima il sentiero e poi la stradina ritorniamo sulla SP41 e procediamo a sinistra per passare dal piccolo abitato di Guello e proseguire fino al bivio dove giriamo a destra ed andiamo in direzione di Chevrio. Una bellissima stradina risale il Monte Garnasca e poi entrando sempre nel bosco si arriva davanti ad una casa dove l'unico sentiero che si intravede è quello alla nostra destra. La nostra traccia, che seguiamo, ci dice di procedere adesso in discesa ma man mano che avanziamo il sentiero si restringe sempre più e dobbiamo adesso cercarlo perchè, al punto dove siamo arrivati, non abbiamo più la possibilità di risalire a meno che di una fatica sovrumana.
Il consiglio è quello di seguire, prima della discesa che abbiamo effettuato noi, tenendovi a sinistra un breve tratto in single trail che si congiunge poi con una strada sterrata che ritorna sulla SP41 nei pressi di alcuni tornanti. Tenendo poi la destra di percorreranno quei 600/700 m in discesa che vi porteranno già nella periferia di Bellagio nei pressi della Chiesa della SS Annunciata.nella piccola frazione di Casate.
Ci teniamo a destra e passiamo la piccola frazione Visgnola con la stradina acciottolata che la attraversa e procediamo adesso verso un'altra frazione quella di Regatola. Proseguiamo quindi su via A. Volta e una volta giunti nei pressi del Vialone di Villa Giulia a Taronico giriamo a destra e utilizzando alcune stradine, anche sterrate, lasciamo questa serie di frazioni e ci dirigiamo verso il centro cittadino passando accanto a Villa Serbelloni arrivando poi all'attracco del traghetto percorrendo le belle stradine a gradini che fanno parte del di questa incantevole località.
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