Parco dei Colli Briantei Hard Trail
05/08/2018 - Parco dei Colli Briantei Hard Trail
Album fotografico
Distance: 37 km - 488 m Ascent - 487 m Descent
Se si dice hard trail uno può pensare che questo itinerario sia durissimo, ma non preoccupatevi ci sono si salite e tratti tecnici perchè si passa tra sentieri che, purtroppo, sono poco sfruttati ma sono bellissimi e si impara a stare in sella e a guidare la mountain bike ma è tutto nella norma, però il divertimento è costante. Certo è che ieri per il fondo dei terreni, in Valle Nava, sembrava di essere ritornati indietro di 4 mesi quando le piogge da queste parti la facevano da padrone con tantissimo fango a tratti appiccicaticcio che metterebbe in difficoltà chiunque. Noi però il percorso l'abbiamo completato comunque e anche se non sono mancate cadute e forature gli 11 componenti del gruppo sono comunque arrivati a destinazione.
Partenza dal piazzale del parcheggio della piccola stazione di Biassono-Lesmo-Parco per imboccare via Madonna delle Nevi che in rettilineo ci porta a fianco del passaggio a livello della linea ferroviaria Monza-Molteno-Oggiono. Giriamo a destra e superiamo i binari per procedere poi a sinistra sulla sterrata che segue, dall'alto il corso del fiume Lambro. Poco dopo una curva a destra ci portiamo sul ponte ciclo-pedonale che lo attraversa e seguiamo la stradina che nel frattempo è diventata asfaltata.
Davanti alla pizzeria, che troviamo sulla sinistra, lasciamo questa pista e ci immettiamo sulla SP135 per percorrerne 250 m e girare poi a destra in direzione di Gerno immettendoci sulla SP177. Breve salita per passare poi davanti alla Chiesa Parrocchiale di San Carlo e poco dopo attraversiamo il bel viale che fa parte del centro storico della frazione dove le case sono tutte di color pastello. Terminato il breve rettilineo giriamo a sinistra e iniziamo la salita che con una bella pendenza (6,5%) ci porterà alla periferia di Lesmo.
Al km 9,9 giriamo a sinistra per seguire la stradina che in discesa su un lungo rettilineo entra nella Valle del Rio Pegorino e superata Cascina Pegorino proseguiamo diritto sul tratturo e poi sentiero che entra nel mezzo del bosco e diventando un bel single trail ci fa divertire abbastanza con i passaggi a ridosso delle piante e dove per superare le tante radici che troviamo sul fondo del terreno bisogna saper guidare e continuare comunque la pedalata per non scendere di sella.
Qui un pò di fango si inizia già a vedere ma è poca cosa e raggiungiamo così l'uscita del bosco per trovarci nella zona artigianale di Correzzana. Passando dietro ad alcuni capannoni riprendiamo il sentiero e le stradine che ci portano nel centro cittadino dove girando a sinistra passiamo davanti alla bella Chiesa di San Desiderio e poco dopo girando a destra nella viuzza di Don L. Sturzo aggiriamo le case ed arriviamo davanti ad alcune transenne che impediscono l'accesso ai mezzi motorizzati e le superiamo per percorrere quei pochi metri di tratto verde che ci porta nel piazzale opposto.
Seguendo la stradina arriviamo alla rotonda e giriamo a sinistra per percorrere i 1000 metri della SP154 che ci conducono al bivio con via Stelvio che imbocchiamo per andare in direzione di Cascina Porrinetti. Tenendoci sempre sulla strada asfaltata giriamo a destra e poi a sinistra per risalire leggermente seguendo via San Francesco d'Assisi che dopo la curva a destra, con un bel rettilineo, ci conduce alla rotonda sulla SP6 . La attraversiamo e aggirando il parcheggio del centro commerciale arriviamo al bivio con via San Pietro.
Giriamo a sinistra e procediamo sulla stradina per raggiungere Cascina Verdura e ne attraversiamo il cortile e tenendoci a destra prendiamo la stradina, che diventa poi sentiero e quindi single trail che ci immette nei campi. Qui a causa della crescita del granoturco è veramente difficile passare ma con un pò di buona volontà e con le mani ben ferme sul manubrio si riesce anche a rimanere lontani dalla piante che alla nostra sinistra sembrano creare un muro.
Non fermatevi se trovate ciuffi d'erba alti proseguite con la vostra pedalata perchè è l'unico modo per rimanere in sella. Il sentiero entra poi, girando a sinistra, nel boschetto e qui invece dovete stare attenti agli spuntoni delle piante tagliate che non sempre sono visibili e per evitarle bisogna zigzagare non poco, ma questa è la mountain bike. All'uscita dal bosco si è nel mezzo del tratturo che divide i campi coltivati ed in questa stagione il muro delle piante su entrambi i lati è davvero bellissimo.
Il tratturo termina su via del Germeone quando siamo arrivati a Rogoredo una frazione di Casatenovo. Arrivati all'incrocio con via San Gaetano giriamo a sinistra e percorriamo il lungo rettilineo di via A. Volta per arrivare all'incrocio con via D. Alighieri arrivando a Cassina de Bracchi. Giriamo a destra e 200 m dopo a sinistra per scendere su sterrato nella Valle delle Roggia Nava. Dopo un primo tratto abbastanza facile si passa ad un breve tratto tecnico su un bel sentiero tutto a curve con fondo reso molto viscido dalla pioggia della notte precedente.
Arrivati in prossimità del guado, sul torrente Nava, si deve scendere per forza nell'ampio letto del fiumiciattolo, quasi sempre in secca, risalendo dalla parte opposta con un piccolo ma impegnativo tornantino poi usciti dal bosco si prende a sinistra il single trail che attraversa il campo e si arriva dalla parte opposta della valletta dove girando a destra percorriamo il bel tratturo che poco dopo entra nel bosco e qui bisogna essere sempre presenti con cambio alla mano e vista acuta sul terreno per non finire in qualche grande pozzanghera di fango da cui sarebbe poi complicato uscirne.
Con una buona guida del mezzo ci si diverte anche ad evitare questi ostacoli naturali e poco dopo uscendo nella radura arriviamo sul piccolo ponticello che supera la Roggia e raggiungiamo l'incrocio con via V. Alfieri. Giriamo a destra e 200 m dopo a sinistra per il single trail che passa nel mezzo del campo e ci porta, rasentando anche qui delle altissime piante di granoturco, al bivio dove giriamo a sinistra e superiamo la sbarra (rotta) impegnandoci nel risalire la collinetta.
Seguendo a destra ci immettiamo nel bellissimo bosco che attraversiamo procedendo sull'ampio sentiero dove tra gli alberi vediamo scorci bellissimi di Brianza, con campi coltivati e con le tante tonalità di verde che arricchiscono il bellissimo paesaggio di Valaperta con quelle case circondate dal verde. Ultimo tratto del sentiero, in discesa, su fondo sassoso, dove controllare il mezzo, se trovate il fondo umido come quello odierno, diventa importantissimo per non incappare in qualche caduta.
Arrivati all'incrocio sulla SP55 la attraversiamo ed in leggera salita arriviamo all'abitato di Fornace dove al bivio prendiamo a destra il piccolo sentiero che passa tra gli steccati. Brevissimo tratto su asfalto e poi giriamo a destra su via dei Gelsi e poco dopo tenendoci a destra ci impegniamo in una bella discesa su un piccolo sentiero, quasi inesistente, che arriva ad incrociare il bellissimo tratturo dove giriamo a sinistra e percorriamo il bellissimo rettilineo nel mezzo del verde della valletta.
Ritrovata la strada asfaltata su via F. Petrarca giriamo a destra e ne percorriamo 500 m per girare poi a sinistra sulla sterrata che passa a fianco di alcune villette. La percorriamo fino a raggiungere il bivio con un'altra stradina sterrata e tenendoci a destra seguiamo il single trail che aggira alcuni campi e ci porta in direzione della Cascina Rimoldo dove superato il cortile usciamo dalla parte opposta e ci ritroviamo su un tratturo da dove si gode un paesaggio davvero bellissimo con tanti campi, coltivati ed arati e sullo sfondo le case delle frazione di Cassina de Bracchi e Rogoredo.
Discesa su tratturo a sinistra dove il fondo del terreno argilloso in terra rossa risalta ancor di più con il contrasto del verde dei campi che lo circondano. Qualche bel saltino su questo sfondo sconnesso e poi dopo la curva a sinistra si entra nel boschetto e quando il sentiero sembra sparire ci teniamo a destra e proseguiamo in leggera salita su fondo sassoso entrando nella valletta del torrente Molgorana. Al bivio successivo di teniamo a sinistra e proseguiamo sempre su sentiero risalendo la collinetta dietro Cascina Melli da dove, una volta raggiunta la sommità, si gode di un'altro bellissimo paesaggio sulla parte della Brianza dove il verde la fa ancora da padrone, fortunatamente.
Con la discesa successiva seguiamo il bellissimo tratturo e quando incrociamo il primo bivio ci teniamo a sinistra per rimanere sul sentiero principale dove percorriamo il lungo rettilineo che va in direzione di Corte Sant'Anna. Teniamo alla nostra destra la bella cascina ristrutturata e seguendo la stradina che la aggira ci portiamo sul bellissimo sterrato che passa a est dell'abitato di Velate e che rasenta il boschetto per uscire dove c'è la chiusa sul torrente Molgorana. Tenendoci a sinistra percorriamo il single trail che va in direzione del boschetto e quando entriamo dobbiamo essere pronti con il cambio perchè la strada impenna ed il fondo è acciottolato.
Prima di arrivare alla statua della Madonnina prendiamo a sinistra il bellissimo sentiero che in continuo saliscendi ed a curve ci fa divertire non poco rimanendo sempre all'interno del boschetto. Quando ne usciamo ci teniamo a destra e percorriamo il tratturo che ci porta davanti a Cascina Cassinetta dove giriamo a sinistra e poi subito a destra per percorrere in discesa la stradina che ci porta al bivio con via D. Alighieri. Proseguiamo diritto ed arrivati al piccolo svincolo giriamo a sinistra su via G. Leopardi che percorriamo tutta fino ad incrociare l'altro svincolo su viale Europa.
Giriamo a destra e proseguiamo sul rettilineo fino all'incrocio con la SP177 . Giriamo a sinistra e 150 m dopo la lasciamo per girare a destra ed immetterci su via Don C. Speziali che arriva all'incrocio con via Don G. Bosco. Giriamo a destra e risaliamo su questa stradina che ci porta al centro del paesino. Superiamo la Chiesa di Santa Maria Assunta ed arrivati nella piazzetta ci teniamo a sinistra e imbocchiamo via del Cottolengo. Passando davanti a piazza Scaccabarozzi giriamo a sinistra su via A. Volta e la percorriamo tutta fino ad incrociare il viale A. De Gasperi dove ci teniamo a sinistra e poi imbocchiamo a destra la stradina di via Belgioioso che poco dopo termina e ci immette sul sentiero " Laghettone-Ponte Ferrovia-Masciocco ".
Fondo sconnesso e con parecchie buche ma ci sta e quando siamo all'interno del bosco alcuni alberi caduti ci fanno deviare di qualche metro dal tracciato originale ed in alcuni casi siamo costretti a scendere anche di sella perchè il fondo del terreno è davvero una palude. Non ci perdiamo mai d'animo e spingendo la nostra mountain bike superiamo anche questo piccolo ostacolo e proseguiamo nuovamente in sella quando usciamo dal bosco ed iniziamo a seguire il lungo single trail che attraversa i campi e che arriva a Cascina Masciocco dove attraversiamo il cortile e uscendo ci teniamo a destra percorrendo un'altro bel sentiero che va in direzione di Cascina Mongorio.
La aggiriamo seguendo la stradina e arriviamo dopo essere usciti dal boschetto su via Mongorio. Giriamo a destra e seguiamo il rettilineo e superiamo Cascina Melli per girare poi a sinistra e imboccare la stradina asfaltata che poco dopo termina e con un bel tratturo a sinistra ci porta in un'altro bel tratto di questo stupendo parco. Il sentiero entra poi nel bosco e con un bel tratto in discesa guadagniamo le sponde del piccolo torrente che scorre all'ombra di questi alberi ed anche qui il divertimento è assicurato con il continuo saliscendi e le curve che passano rasenti alle piante e con il terreno fangoso di oggi ci portano anche a derapare in qualche punto.
Quando ne usciamo siamo sulla SP177 e la attraversiamo per rientrare nell'altro bel sentiero " Bernate-Cabella-Camparada " che percorriamo in senso opposto alla descrizione e che si snoda nel mezzo del bosco su tratti in cui aver padronanza del mezzo è indispensabile visto la stretta sede del sentiero che nonostante sia all'interno di un bosco risulta anche in alcuni tratti esposto. Poco dopo superiamo il ponte ferroviario della ferrovia Seregno-Carnate e proseguiamo su single trail e sentiero fino all'arrivo a Corte Durini.
Usciamo dal cortile della cascina e ci troviamo in piazza Durini dove giriamo a destra per percorrere il lungo rettilineo di via T. Vecellio ed arriviamo all'incrocio con via Toscana per girare poi a sinistra e subito a destra su via Calabria. All'incrocio successivo giriamo a destra su via Lombardia ed alla prima traversa a sinistra su via Marche. Imbocchiamo poi a destra via Abate d'Adda e alla prima traversa giriamo a sinistra su via Fornace che in leggera salita aggira il Parco di Villa Borromeo d'Adda per proseguire poi a sinistra nel mezzo del bosco e scendere verso via della Maiella.
Attraversiamo via Monte Bianco e arriviamo alla grande rotonda dove attraversiamo anche la SP7 per portarci a sinistra su via Mazzini e proseguire poi sul lungo rettilineo di via G. Mazzini ed arrivare all'incrocio con via dell'Annunciazione dove giriamo a destra e raggiungiamo il bivio con via Rapazzini. Giriamo a destra e superiamo la Chiesa dell'Annunciazione ed arriviamo al piccolo svincolo di Peregallo dove giriamo a sinistra e percorriamo via Italia e via Cavour per arrivare all'incrocio con la SP135 dove giriamo a sinistra per arrivare alla rotonda e ci teniamo ancora a sinistra per imboccare via del Parco che ci porta in direzione del passaggio a livello che oltrepassiamo per girare a sinistra e terminare la nostra escursione.
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