In giro per la Brianza in mtb
08/08/2018 - In giro per la Brianza in mtb
Album fotografico
Distance 60 km - 779 m Ascent - 853 m Descent
Un'escursione che è stata organizzata solo all'ultimo momento, il caldo torrido di questi giorni ci ferma un poco nei giorni infrasettimanali perchè rimanere in giro per molte ore con il sole a picco non è bellissimo. Afa a parte, questa mattina siamo comunque in 3 io e gli amici Gigi e Massimo. Ritrovo prestissimo, sono le 7:15 alla stazione di Lissone per trasferirci in mtb alla piccola stazione di Biassono-Lesmo-Parco da cui con il "Besanino" andremo ad Oggiono che sarà il nostro punto di partenza iniziale. Giornata alla partenza molto fresca poi con il passare delle ore un pò di caldo, effettivamente, lo abbiamo sentito ma quando si è in sella e si ha voglia di pedalare non si bada troppo a queste cose.
Stazione di Oggiono, treno in perfetto orario e temperature abbastanza nella norma, però prima di partire ci vuole un buon caffè. Essendo chiuso il bar, appena fuori dalla stazione, ci portiamo in centro e ci fermiamo al Time Cafè che si trova in viale Vittoria. Tanta e bellissima accoglienza e così ci prendiamo una bella brioche e un buonissimo caffè che ci terranno in forma per i primi km.
Ripartiamo carichi perchè da ora e per i primi km qualche bella salita c'è e vedremo anche di procedere su alcuni tratti nuovi di stradine, sterrati e sentieri. Arriviamo all'incrocio con la SP49 e giriamo a destra fino a raggiungere il ponte che super la linea ferroviaria. Appena lo passiamo giriamo a destra e con una salita ci immettiamo su via Roncaccio per seguire i primi sterrati della giornata. Procediamo sulla pista Ciclo-Pedonale del Lago di Annone per passare dalle poche case della località Serenella ed immetterci nelle stradine di Cascina Donzeno.
Arriviamo in via San Cristoforo che aggira il gruppo di case e ci porta verso la strada sterrata che raggiunge le sponde del lago. Vista bellissima sui monti circostanti come il Cornizzolo e i Corni di Canzo che si specchiano nelle tranquille acque del lago e poi i canneti che troviamo vicino alle sponde danno a questa parte un tocco in più. Proseguiamo il percorso e seguendo la stradina e le sterrate successive, che corrono a fianco della SS36 , arriviamo alla penisola di Isella che lasciamo subito per attraversare la statale sul ponte (attualmente è chiuso al traffico automobilistico) e ci troviamo alla periferia di Civate.
Percorriamo un tratto di via Provinciale e poi ci teniamo a destra per imboccare via Roncaglio che sempre in leggera salita ci porta verso le ultime case del paese e poi dopo una curva a destra termina. Parte a sinistra un'altra stradina, via Prepicata e con una bellissima vista sul lago e sulla pianura risale sempre leggermente e superata la casa dove c'è una bella pianta di fichi d'india termina pure l'asfalto e il fondo diventando sterrato e poi sentiero inizia a salire nuovamente e con alcuni tornanti su fondo erboso arriva davanti a Cascina Boroncello un vecchio cascinale oramai in stato di abbandono da diversi anni.
Sulla fontana a fianco della casa un'incisione indica una data (1870) forse l'anno di costruzione dello stabile. Lasciamo la cascina e proseguiamo nella sterrata che scende e poco dopo superiamo la sbarra e ci portiamo sul tratto cementato della via per Boroncello che dopo la curva a destra diventa asfaltata e prosegue ancora in discesa fino alle prime case di Suello. Entriamo in via Stefanoni una stretta stradina che passa nel centro storico del paese e arrivati al bivio ci portiamo a destra su via San Quirico per girare poi a sinistra su via G. Verdi.
La percorriamo interamente e dopo la curva a sinistra giriamo a destra su via G. Carducci e poi ancora a destra su via G. Puecher che con una bella salita arriva al bivio con via A. Manzoni. Giriamo a sinistra e superiamo la bella Chiesa di San Fermo a Cesana Brianza e raggiunta la piccola piazzetta proseguiamo sempre diritto attraversandola per portarci poi su via Papa Giovanni XXIII ed arrivare al bivio con via Dante Alighieri. Girando a sinistra in discesa arriviamo alla rotonda sulla SP639 .
La attraversiamo e proseguiamo su via G. Parini per arrivare sino alla seconda rotonda dove giriamo a sinistra ed imbocchiamo prima via Bonfanti e poi tenendoci a destra via Caneve una stradina che poco dopo termina e ci ritroviamo su una strada sterrata che attraversa alcuni campi e prima della curva a destra imbocchiamo il sentiero, quasi scomparso, che risale la collina e ci porta a ritrovare una strada sterrata che passa accanto a Cascina Colombè.
Poca discesa e poi arriviamo al bivio con via Brianza e giriamo a destra raggiungendo la rotonda dove tenendoci a sinistra imbocchiamo via Cercè e via IV Novembre per arrivare nel centro di Bosisio Parini. Seguiamo le strette stradine del centro e dopo aver superato Largo San Francesco andiamo in direzione del Lago di Pusiano passando accanto al piccolo Oratorio di San Gaetano. Arriviamo nei pressi del bellissimo lungolago e non ci resta che fermarci per scattare qualche bella fotografia e bere qualche sorso d'acqua rimanendo li vicino alle sponde dove una leggera brezza allevia il caldo.
Ripartiamo e percorriamo, a velocità molto moderata, il lungolago che è un continuo andirivieni di persone che si stanno recando a passare qualche ora al fresco degli alberi e perchè no ad entrare nel lago ed a rinfrescarsi un pochino. Arriviamo così su via Sant'Ambrogio e raggiungiamo la rotonda sulla SP47 dove ci teniamo a sinistra e risaliamo verso Garbagnate Rota che però non attraversiamo per rimanere sulla bella stradina lastricata di via V. Veneto che arriva al bivio con via Don L. Monza.
Proseguiamo diritto e ne percorriamo circa 300 m poi ci teniamo a sinistra e ci immettiamo nella stradina di via del Carreggio per arrivare all'incrocio. Giriamo a destra e proseguiamo sul ponte che attraversa la SS36 e con una serie di rettilinei arriviamo prima al passaggio a livello e poi all'incrocio semaforizzato sulla SP49 . La attraversiamo e seguendo via Don G. Minzoni ne percorriamo circa 400 m poi tenendoci a destra ci immettiamo sulla sterrata che ci porta verso le prime case di Sirone.
Aggiriamo un nucleo di case passando per via A. Grandi passando davanti al camposanto e arriviamo all'incrocio con via Rimembranze dove girando a sinistra superiamo la rotonda e ci portiamo su viale Grandi. Alla seconda traversa a sinistra giriamo e percorriamo la stretta stradina di via Pastore che con una serie di curve arriva all'incrocio con via Gemelli. Ci teniamo a sinistra e proseguiamo sul rettilineo fino ad arrivare alla rotonda dove giriamo a destra e percorriamo via Don F. Corti arrivando nell'abitato di Brongio.
Giriamo a sinistra, quando incrociamo via Provinciale e superiamo la Chiesa parrocchiale di San Bernardo ed arriviamo all'incrocio con la SP69 dove giriamo a destra per percorrerne 150 m e girare quindi a destra su via Risciolone una stradina stretta dove poco dopo l'asfalto termina ed inizia una bella ed impegnativa salita su un sentiero in parte con fondo erboso ed in parte sterrato. Superiamo, scendendo di sella, la catena che determina lo stop ai mezzi motorizzati, e proseguiamo verso l'incrocio con via Firenze e tenendoci a sinistra arriviamo a Barzago.
Raggiunto l'incrocio giriamo a destra e subito a sinistra su via J. F. Kennedy e arrivati al primo incrocio giriamo a destra su via A. De Gasperi e la percorriamo tutta fino a quando l'asfalto termina e ci immettiamo nel sentiero che poco dopo ci fa entrare all'interno del Parco Agricolo della Valletta. Superato il boschetto ci troviamo nell'immediata periferia di Bulciago ed arrivati su via Giovanni XXIII ci teniamo a sinistra ed arriviamo fino alla rotonda del Camposanto e proseguiamo ancora diritto su via Parini ed entriamo nel centro cittadino. Raggiunta piazza Aldo Moro giriamo a destra e seguiamo via A. Volta e passiamo davanti al Municipio per imboccare via D. Alighieri che in discesa arriva all'incrocio con la SP342 .
La attraversiamo e imbocchiamo via Provinciale, entrando a Bulciaghetto, ed arriviamo alla rotonda dove giriamo a sinistra su via Sant'Agostino ed andiamo in direzione del Santuario della Madonna del Carmine e dei Morti dell'Avello. Strada in leggera salita che termina proprio davanti alla chiesa dove ci fermiamo un attimo per mangiare una barretta e per riempire d'acqua le nostre borracce. Siamo anche fortunati perchè essendoci presente una persona che sta curando il bel giardinetto adiacente alla chiesa chiediamo se possiamo entrare per vedere l'interno di questo Santuario da cui siamo passati tantissime volte e dove mai ci è capitato di trovarlo aperto.
Entriamo e davanti a noi l'altare sopra cui c'è il grande affresco della Madonna del Carmine seduta con il Bambino Gesù (Sec. XX). E' ora di ripartire anche se qui, al fresco delle piante, si sta veramente bene, ma il dovere ci chiama ed allora riprendiamo le nostre mountain bike per immetterci sul sentiero che parte alla nostra destra e che con un'ampio giro risale dalla parte opposta nei pressi di Cascina Monte Gregorio. Superata la recinzione del maneggio arriviamo al bivio di Cascina Costaiola e prendiamo a sinistra e seguiamo la sterrata che nel bosco ci porta alla frazione Verdegò di Barzanò.
Quando usciamo dal bosco una piccola salita ci porta all'incrocio con via Risorgimento dove giriamo a destra e seguendo sempre la strada principale arriviamo ad un'altra frazione San Feriolo. Arrivati all'incrocio giriamo a sinistra e quando sulla destra troviamo l'indicazione di via Cappelletta giriamo e proseguiamo su questa stradina che ci permette di aggirare tutte le case e di ritrovarci alla rotonda sulla SP48 . Giriamo a destra e dopo un tratto iniziale in leggera salita arrivati alla rotonda proseguiamo ancora diritto per raggiungere la rotonda di Cassago Brianza dove giriamo a sinistra e imboccando via San Marco arriviamo davanti alla Chiesa di San Gregorio ad Oriano.
Girando attorno al grande parco adiacente la chiesa ci portiamo su via Marconi e arriviamo all'incrocio con la SP112 . Giriamo a sinistra e proseguiamo sempre su strada asfaltata e superiamo la rotonda ed entriamo a Renate. Il caldo torrido inizia a farsi sentire ed anche i primi morsi della fame e così decidiamo di trovare un posto dove poter mettere qualcosa sotto i denti e possibilmente sederci in qualche luogo fresco ma il periodo non è quello giusto e tanti locali che conosciamo sono chiusi per ferie. Decidiamo così di proseguire, ma solo su strade asfaltate per cercare di arrivare a casa il prima possibile.
Quest'oggi è andata così ma ci rifaremo sicuramente con la prossima escursione.
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