Quel bel giro nel parco di Montevecchia in mtb
29/07/2018 - Quel bel giro nel parco di Montevecchia in mtb
Album fotografico
Distance: 36 km - 1039 m Ascent - 1034 m Descent
Ci vuole poco perchè un percorso in mountain bike diventi bello.... basta trovare il posto giusto e tutte le componenti che combacino tra di loro come fondo stradale, sentieri e sterrati e tratturi, ma sopratutto che siano ben percorribili e poi il gioco è fatto. Tutto questo è successo ieri e anche se il tracciato è da rivedere solo in piccolo passaggio tutto il resto è andato alla grande. Partiti già con l'idea della durezza il ritmo all'inizio non era altissimo, ci sono voluti i sentieri del Parco Agricolo della Valletta per farci scaldare ed iniziare a prendere confidenza con il nostro mezzo. Le prime salite, anche quelle che, magari, non ricordi di averle percorse sono li e non si può fare altrimenti che superarle ma ci sta perchè se passi dal Parco Regionale di Montevecchia e Val Curone lo sai già a priori quello che ti aspetta. Anche il problema alla gomma anteriore di Elia, tagliata, per colpa di una piastrella rotta, risolto brillantemente ed in brevissimo tempo.. Grande gruppo e grandi Amici.
Monteregio di Casatenovo è la nostra base di partenza per diverse escursioni, perchè per chi ci arriva in auto c'è a disposizione un gran bel parcheggio che solitamente è libero. Partiamo dal parcheggio e tenendo l'Ospedale INRCA alla nostre spalle ci teniamo a destra ed arriviamo all'incrocio. Giriamo a sinistra su via dei Mille e proseguiamo in salita fino all'incrocio con la SP54 che attraversiamo e prendendo il sentiero, che scende nel piccolo parcheggio davanti a Villa Greppi, lo attraversiamo e ci portiamo su via Monteverdi.
La stradina, girando a sinistra, diventa subito sterrata e ci troviamo subito nel mezzo dei campi. Ci teniamo a destra e seguiamo il tratturo poi al primo bivio giriamo a sinistra ed attraversiamo il campo e ritroviamo poco dopo l'asfalto quando arriviamo all'incrocio con via Monte Rosa. La attraversiamo, passando accanto a Cascina Besanella IIa, ed entriamo nell'altra sterrata che arriva all'immediata periferia di Besana Brianza. Poco prima di ritornare su asfalto giriamo a destra, oltrepassando la sbarra, per il sentiero che attraversa prima un campo ed entra poi nel boschetto dove il sentiero si restringe e con un breve ma impegnativa discesa ci porta nel mezzo di un grande pratone.
Ci teniamo a sinistra per 100 m poi giriamo a destra e proseguiamo sul tratturo successivo dove, raggiunto il bivio, giriamo ancora a destra e proseguiamo attraversando i campi e superando il ponticello sul Rio Bevera prima di arrivare in via G. Deledda quando siamo alla periferia della frazione di Cortenuova. All'incrocio successivo giriamo a destra e seguendo via Italia Unita facciamo un'ampia curva che ci porta poi sul lungo rettilineo di via L. Bocconi. Ne percorriamo poco più di 200 m poi, appena passata l'officina meccanica sulla sinistra, giriamo a sinistra e prendiamo la stradina, subito sterrata, che passa tra una casa e la recinzione di un'altra e proseguiamo nel mezzo dei campi passando non distante a Cascina Rampina.
Al primo bivio giriamo a sinistra e al successivo proseguiamo diritto per girare a destra quando incontriamo l'altro bivio e con una bella curva oltrepassiamo le piante per tenerci comunque a ridosso del boschetto ed attraversarlo a destra passando per il piccolo ponticello in legno che supera il rio Bevera. Quando ritroviamo l'asfalto siamo in via V. Bellini e girando a sinistra iniziamo subito la salita su questa stradina che ci porta ad attraversare il piccolo, ma bello, centro storico di Monticello Brianza.
Arriviamo all'incrocio con la SP51 giriamo a destra e raggiunta la rotonda giriamo a sinistra ed imbocchiamo via Diaz ed entriamo nel territorio comunale di Viganò. Allo svincolo successivo giriamo a sinistra su via G. Galilei e proseguiamo in discesa fino a raggiungere la seconda traversa a destra che imbocchiamo ed arriviamo all'incrocio con via delle Vittoria dove giriamo a sinistra. Ne percorriamo 200 m poi, quando al bivio giriamo a destra su via delle Molere giriamo poi a sinistra quando troviamo la sterrata/stradina che risale nel mezzo del bosco.
Siamo già entrati nei confini del Parco Regionale di Montevecchia e Val Curone. La seguiamo e con un tratto abbastanza tecnico superiamo la breve salita che ci porta ad aggirare la piccola zona artigianale. Arrivati in località Bandagera attraversiamo su stradina asfaltata un'altro tratto di zona artigianale e arrivati all'incrocio con via G. Marconi giriamo a destra e poi alla seconda traversa a sinistra per imboccare via A. De Gasperi che prosegue ancora a destra dopo il bivio con via Piave. Poco dopo l'asfalto lascia lo spazio ancora ad un sentiero e si ricomincia a salire passando all'ombra del bosco su un fondo a tratti sassoso ma che ci fa comunque rimanere in sella ed arriviamo dopo circa 1000 m all'immediata periferia di Sirtori.
Appena usciamo dal bosco sulla nostra destra c'è un single trail, abbastanza ripido in discesa, che percorriamo con le dovute cautele ed entriamo nel bosco e dopo una serie di curve su un fondo sterrato ma con qualche radice e stretti passaggi ci ritroviamo all'incrocio con via del Peschierone. Giriamo a sinistra e proseguiamo sulla strada asfaltata che in leggera salita fa una grande curva a destra e prosegue sotto Villa Crippa . Arriviamo al bivio e tenendoci a destra proseguiamo ancora in salita su via della Villa ed al bivio successivo ci teniamo a destra per andare ancora in salita ad imboccare via Belvedere che lasciamo dopo la curva per proseguire sulla sterrata che nel mezzo del bosco aggira alcune ville ed arriva al bivio con via Montevecchia.
Sterrata ancora e con un pò di falsopiano e discesa su una sterrata con fondo a strati di roccia, ma pedalabile, arriviamo a Bernaga Inferiore dove uscendo nei pressi della Cascina giriamo a destra e proseguiamo ancora su stradina sterrata verso Pianello e il Belvedere. Superata la staccionata ci fermiamo perchè, quando si arriva in questo punto, non può mancare la fotografia di gruppo essendoci una vista che davvero toglie il fiato (e noi con una giornata come quella di oggi, di questo panorama ne abbiamo davvero goduto in tutte le direzioni).
Dopo le fotografie ed esserci dissetati, oggi fa veramente caldo, ripartiamo e una volta ritornati sulla strada prendiamo a sinistra la stradina cementata che in discesa passa nei pressi di un agriturismo e dopo un tornante prosegue ancora in discesa passando accanto a Cascina Scarpada e successivamente a Cascina Costa. La curva a U successiva ci porta sul " Sentiero del Tratto Oscuro " e anche qui dobbiamo fare attenzione perchè, come in precedenza, il fondo è roccia e sassi e bisogna quindi stare molto attenti e moderare la velocità. La strada in discesa devia a destra e con una leggera salita arriviamo a Cascina Galbusera Nera ed attraversandone il cortile ci portiamo nuovamente su strada sterrata che in leggera discesa e quindi in falsopiano raggiunge Cascina Galbusera Bianca passando accanto agli edifici oggi ristrutturati ed alla bella Chiesetta di San Francesco.
Tra filari di vite del "Pincianell" la sterrata poco dopo termina ed arrivati su strada asfaltata giriamo a destra e prendiamo in discesa la stradina che a curve passa accanto alla vecchia Cascina Malnido e ci porta al rettilineo, sempre in leggera discesa, che passa la località Fornace Superiore, sulla nostra sinistra nel mezzo del bosco, arrivando in prossimità dell'Edicola della Madonnina e di Fornace Inferiore. Giriamo a destra e passiamo il ponte che supera il Torrente Curone ed iniziamo la salita su strada bianca verso Cascina Valfredda.
La aggiriamo seguendo la stradina acciottolata e con la sterrata successiva passiamo il tratto in falsopiano verso Cascina Gaidana e proseguiamo in salita verso l'incrocio con via Belsedere. Giriamo a sinistra e proseguiamo in discesa passando il piccolo abitato di Pertevano poi alla prima traversa a sinistra giriamo e ci immettiamo sulla sterrata che in discesa passa accanto alla cascina diroccata ed arriva nel mezzo dei prati. Raggiunta la sbarra, alla nostra sinistra, la superiamo e proseguiamo sul tratturo che attraversa questi grandi pratoni e con un'ampia curva su un single trail in discesa arriviamo al piccolo ponticello che supera il torrente Curone ed arriviamo sul " Sentiero dei Guadi ".
Girando a destra lo percorriamo seguendo il letto del fiumicello e, facendo sempre molta attenzione ad altre persone che in mtb o a piedi percorrono lo stesso sentiero in senso opposto, superiamo i bei ponti in legno ed arriviamo fino al termine del sentiero quando arriviamo al piccolo parcheggio sulla SP54 . La attraversiamo e ci portiamo sulla nuova pista ciclo pedonale e proseguiamo verso destra per imboccare poi a sinistra la bella sterrata che passa aggirando la piccola frazione Quattro Strade passando accanto agli impianti sportivi prima di arrivare a ritrovare l'asfalto di via Monza.
Giriamo a sinistra e dopo la rotonda percorriamo in discesa il lungo rettilineo per arrivare fino al bivio e tenerci prima a destra ed al successivo a sinistra prendendo via della Brughiera. Poco dopo giriamo a destra sulla stradina che sale verso Cascina Trecate Alto dove una volta raggiunte le case attraversiamo il cortile e aggirando il nucleo centrale della cascina ci portiamo sul single trail a gradoni che scende, nel bosco, nella Valle della Molgoretta e quando ne esce diventa prima un sentiero e quindi un tratturo che arriva all'incrocio con la stradina asfaltata che risale verso Cascina Brughiera.
La superiamo passando sotto il portone e arrivati nel cortile dalla parte opposta proseguiamo su tratturo fin quasi a raggiungere Cascina Butto. Quando siamo arrivati al bivio giriamo a sinistra e seguiamo la bellissima sterrata che va in direzione di Maresso e dopo aver superato Cascina Pianina arriviamo all'incrocio con via A. Manzoni. Tenendoci a sinistra percorriamo il lungo rettilineo, leggermente in salita, ed arriviamo a breve distanza della Parrocchiale dei SS Faustino e Giovita per girare a sinistra e scendere adesso su via dei Mulini che entra nella valletta del Torrente Lavandaia e risale verso l'abitato di Ossola.
Attraversiamo il piccolo centro cittadino passando per la piazzetta con la Grotta della Madonna di Lourdes e proseguiamo sempre diritto fino al bivio dove ci teniamo a sinistra e passando nel mezzo della stradina sterrata che supera le vecchie case andiamo a seguire un'altro bel tratto nel mezzo dei prati su un tratturo che scende adesso nella Valle del torrente Nava. Quando usciamo dal bosco e raggiungiamo la radura superiamo anche il piccolo ponte che attraversa il torrente e ci ritroviamo all'incrocio con via V. Alfieri.
Giriamo a destra e ne percorriamo 200 m per poi girare a destra sul sentiero che rientra nel bosco. Effettivamente questo tratto si potrebbe anche evitare, percorrendo la strada asfaltata, ma per capire se i sentieri sono ancora percorribili bisogna passarci. La vegetazione, rovi, ortiche etc.... sta avendo il sopravvento su quello che una volta era uno dei bei single trail che permetteva di risalire la collinetta e tenendosi sempre su sentieri e tratturi arrivava fino a Cascina Bernaga.
Usciamo dal boschetto con qualche taglietto sulle gambe e sulle braccia, le spine colpiscono sempre, e seguendo il tratturo arriviamo nei pressi delle prime case di Valaperta e giriamo a sinistra per portarci su via D. Alighieri. Un attimo di pausa perchè proprio davanti a noi c'è il distributore dell'acqua e così inserendo qualche spicciolo riusciamo a riempire qualche borraccia di acqua freschissima. Si riparte verso sinistra, con il distributore dell'acqua davanti a noi, e circa 450 m dopo giriamo a destra sulla stradina che in leggera salita passa accanto alle prime case di Rimoldo e con una vista spettacolare sulla Brianza ci porta in prossimità di Cascina Melli.
Prima di raggiungerla però c'è il problema alla gomma anteriore della mountain bike di Elia che passando accanto ad una piastrella rotta, di cui in quel tratto ne sono state buttate davvero tante, taglia il copertone con conseguente uscita del liquido che serve appunto per evitare queste seccature. Purtroppo il taglio non è da poco ma si riuscirà a ripararlo con la pulizia dal liquido in cui viene immessa una pezza di gomma, apposita, che andrà, dopo aver messo la camera d'aria a combaciare perfettamente con il copertone senza che ci siano altre rogne.
Il nostro percorso prevedeva un'altro tipo di tracciato ma noi non lasciamo mai solo nessuno e perciò tutto il gruppo decide, insieme, di cambiare itinerario e di proseguire solo su strada asfaltata fino al punto di partenza di Monteregio. Percorriamo quindi i rettilinei che da Cascina Melli ci portano a Rogoredo da cui proseguiamo a sinistra seguendo via San Gaetano fino a quando non raggiungiamo l'incrocio con la SP51 dove giriamo a destra e proseguiamo sempre in salita verso Casatenovo.
Raggiungere il punto di partenza è abbastanza semplice ed una volta arrivati al semaforo giriamo a sinistra su via del Lavoro e proseguiamo sempre diritto passando davanti alla Parrocchiale di San Giorgio per procedere quindi in salita su via Parini dove 500 m dopo troveremo la traversa a sinistra di via Monteregio.
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