Quando si dice Brianza in mtb #1


22/07/2018 - Quando si dice Brianza in mtb #1
Album fotografico
Distance: 34 km - 498 m Ascent - 503 m Descent

Quando si dice Brianza in mountain bike? Ecco oggi è proprio il giorno di dirlo... piogge, nei giorni precedenti all'escursione, di oggi, si vede che hanno tenuto lontano i biker brianzoli dai sentieri perchè forse avevano paura di sporcarsi o di sporcare troppo le mountain bike. Su tutta la lunghezza del percorso, sono quasi 37 i km percorsi, oltre a non aver trovato nessuno non abbiamo notato nemmeno le tracce che normalmente ci sono sul terreno... ma a noi va bene anche così perchè non siamo tra quelli che partono solamente se le condizioni sono ottimali... Anche oggi un bel gruppo ed una giornata soleggiata ma non caldissima. I terreni a tratti fangosi, nelle zone d'ombra, sono invece risultati asciutti in molte zone dove, molto probabilmente, nei giorni scorsi non ha fatto temporali oppure di acqua ne è caduta veramente poca. Al temine del giro però le nostre mountain bike erano comunque, lo stesso, piene di fango ma questo non è un problema.



Parcheggio del centro sportivo di Briosco che lasciamo per andare, prima di partire, a berci un buon caffè nella bella gelateria/pasticceria. Ottimo come sempre sia il caffè che le brioche e si riparte. Torniamo verso il centro sportivo e ci impegniamo nella prima leggera salita della giornata su asfalto fino ad arrivare il località Mornatella dove giriamo a sinistra e imbocchiamo il sentiero che passa nel mezzo dei campi e sempre in leggera salita devia poi a destra e risale su tratturo fino all'immediata periferia di Capriano.

Seguendo via L. Galvani ci immettiamo tra le stradine del paesino ed al primo incrocio proseguiamo sempre diritto su via G. Marconi.  Arrivati all'incrocio successivo giriamo a destra e davanti a noi troviamo la Chiesa di Santo Stefano che superiamo, lasciandola alla nostra sinistra, e in discesa percorriamo per un brevissimo tratto via U. Foscolo. Quando la strada curva a destra noi ci teniamo sulla sinistra e seguiamo la stradina che in una bella discesa va in direzione di un caseggiato, ma, poi devia a destra e ci porta nella parte alta dei Cariggi dove adesso il sentiero diventa un bel single trail.


Duecento metri dopo giriamo a sinistra ma siamo costretti a scendere di sella perchè in questo tratto della zona alluvionale, per eccellenza, per oltrepassare il piccolo corso d'acqua che inzuppa il terreno sono stati posizionati dei bancali che fanno si, evitare la pozza, ma che sono impercorribili in sella.  Poco male una bella lavata alle scarpe non fa male ed evitato questo piccolo inghippo procediamo. Il single trail che prosegue passa sotto la collinetta che arriva fino a Colzano e poco dopo, con una leggera salita arriviamo alla periferia del paese.


Tenendoci a sinistra arriviamo alla rotonda e girando a destra passiamo davanti alla grande fabbrica di bulloni, che occupa una bella parte del suolo cittadino, poi alla prima traversa giriamo a sinistra su Corso Milano ed arriviamo all'incrocio con via V. Veneto e poi all'incrocio successivo a sinistra su via Magenta passando davanti al Centro Sportivo Comunale. Seguiamo sempre diritto la strada asfaltata che poco dopo termina e diventa una sterrata con fondo a tratti sassoso e molto sconnesso e proseguiamo prima nel mezzo del bosco e poi nel mezzo di un pratone per evitare una grossa pianta, caduta, che ostruisce completamente il passaggio sul tratturo. 


Poco più avanti ritroviamo nuovamente la strada asfaltata e girando a destra seguiamo via Verdi che ci conduce ad un bivio dove giriamo ancora a destra ed in leggera salita, su via Cadorna, arriviamo alla periferia di Nibionno. Poco più avanti giriamo a destra e procediamo su via D. Alighieri e quando la strada diventa sterrata al bivio ci teniamo a sinistra ed entriamo nella Valle del Rio Bevera. Tenendoci sempre a sinistra, in leggera salita, arriviamo al bivio successivo e passando nel mezzo della valle ci portiamo nei pressi della piccola stazione ferroviaria di Cassago-Nibionno-Bulciago.

Superiamo il passaggio a livello e tenendoci a destra percorriamo il piccolo tornante, in salita, di via S. Pertini per arrivare all'incrocio con via A. Volta. La attraversiamo e seguiamo la stradina che risale la collinetta e passa accanto al muro perimetrale dell'Istituto Don Guanella. Arriviamo all'incrocio con via Campi Asciutti e giriamo a destra per raggiungere il successivo con via A. Volta, che attraversiamo per seguire via Costaiola che dopo una serie di curve arriva davanti ad una vecchia cascina ristrutturata. La superiamo e al primo bivio giriamo a sinistra per immetterci nella bella sterrata che attraversa alcuni pratoni e arriva alla periferia di Cassago Brianza.


Al bivio, sempre su strada sterrata, giriamo a destra e poi ancora a destra per percorrere via Piave ed in discesa arriviamo alla curva a sinistra dove superiamo un piccolo gruppo di case. Al bivio successivo giriamo ancora a sinistra e ci immettiamo nella stradina sterrata che risale la collinetta e ci porta ad un trivio dove teniamo ancora la destra per arrivare all'entrata del boschetto su un bel single trail. Quando arriviamo nei pressi delle pompe dell'acqua prendiamo a destra il sentierino che esce dal bosco e tenendoci a sinistra, nel pratone, percorriamo il piccolissimo sentiero, appena abbozzato, che ci porta poi all'interno del territorio del comune di Veduggio.


Percorriamo via A. dalla Chiesa, via  Risorgimento e via Indipendenza per arrivare all'incrocio con via Trento e Trieste. Girando a sinistra intravediamo la guglia del Mausoleo di Tremoncino dei Visconti di Modrone (Sec. XIX - Fonte Wikipedia: Nella costruzione del Mausoleo, la famiglia Visconti desiderava richiamare la grandezza e l'imponenza del duomo di Milano. Il progetto iniziale fu modificato con l'adozione di uno stile gotico internazionale. ) e ci sembra giusto andare a visitarlo più da vicino. Deviamo così il nostro percorso di qualche centinaio di metri e percorriamo il viale alberato che arriva davanti alla cancellata. 


Dopo aver scattato qualche fotografia ripartiamo e ritornati in traccia GPS seguiamo via Tremoncino fino ad arrivare alla rotonda poi ci portiamo a sinistra e immettendoci sulla  SP48  passiamo una rotonda e proseguendo superiamo anche la seconda e ne percorriamo ancora 100 m per poi girare alla prima traversa a destra e imboccare via Zizzanorre. La stretta stradina con curve a destra e sinistra ci porta davanti al complesso della vecchia Cascina Zizzanorre dove giriamo a sinistra per la sterrata che scende nel Parco Agricolo della Valletta e percorsi i primi 1000 metri arriviamo nell'abitato di Torricella, una frazione di Barzanò

Poca strada asfaltata per girare ancora a destra e ritornare con una sterrata in leggera salita ancora verso Cascina Zizzanorre per poi girare a sinistra e procedere su via Alessandrini e rientrare poi nel territorio del Parco percorrendo la bellissima sterrata che taglia nel mezzo dei campi e che arriva alle poche case di Prebone. Passiamo davanti al noto ristorante della zona e ancora su strada sterrata arriviamo a DagòDeviamo adesso a destra e procediamo su via Gramsci per raggiungere la piccola frazione di Villanova da dove proseguendo ancora su un tratto sterrato lasciamo il territorio comunale di Barzanò ed entriamo in quello di Monticello Brianza.

Quando arriviamo a ritrovare la strada asfaltata giriamo a sinistra ed in discesa ci portiamo alla rotonda dove giriamo a sinistra e passiamo davanti al grande fabbricato, abbandonato, di Cascina Canova. Poco dopo la sterrata diventa un tratturo e arriviamo, in leggera salita, fino ad un bivio dove giriamo a destra e percorriamo un'altro tratto di tratturo che però adesso, in discesa, arriva all'incrocio con via Monte Rosa. La attraversiamo e passando accanto alla Cascina Besanella IIa ed  imbocchiamo un'altra sterrata che va in direzione di alcune case ed arriva nei pressi di alcuni condomini.

Poco prima che la strada diventi asfaltata sulla destra parte un sentiero che prosegue verso destra, nel mezzo della campagna ed arriva alla zona industriale di Cortenuova-Balgano. Passiamo per via Italia Unita e poi a destra per via Nuova e a sinistra per via de Marchi che arriva all'incrocio con via Immacolata. Ne percorriamo circa 150 m e poi giriamo a destra , proprio davanti al cartello che indica l'entrata a Besana Brianza, e seguiamo la sterrata che poi diventa single trail e rimane a sinistra di alcuni campi. Il primo tratto è percorribile in sella, circa a metà del grande prato, con la l'aratura e la crescita del granturco il sentiero si è perso e solo portando a mano la propria mtb si riesce a passare. (Consiglio di portarla a mano per non causare la rottura delle piante, così che, forse, la prossima volta un breve spazio per passare ce lo lasciano).

Sono solo 50 m poi dopo aver superato il piccolo boschetto si può tranquillamente risalire in sella e procedere sul piccolissimo single trail che arriva a ridosso delle prime case di Renate. Ci portiamo su via G. Garibaldi e giriamo a destra per andare in direzione del semaforo poi procediamo ancora diritto, in salita, su via G. Mazzini e percorriamo il lungo rettilineo fino a quando alla nostra sinistra troviamo via A. Manzoni. La strada arriva ad una rotonda dove attraversiamo la  SP112  ed in discesa andiamo verso il centro sportivo. 


Percorriamo le stradine attigue dove si passa solamente o in bicicletta o a piedi essendo transennate tutte le entrate, e  superiamo il sottopasso ferroviario. Passiamo a fianco del piccolo Parco Donatori del Sangue ed arriviamo all'incrocio con via Cavour per girare a destra e proseguire in discesa verso la rotonda. Giriamo a sinistra e percorriamo il rettilineo che ci porta all'incrocio con via Sirtori e giriamo a destra per immetterci nuovamente nei CariggiSiamo nella parte bassa e seguiamo la sterrata che diventa in seguito sentiero ed arriva al piccolo ponticello, nascosto nel boschetto, che supera il Rio Bevera e uscendo dalla parte opposta attraversa ancora un bel pratone e dopo una curva a destra ci ritroviamo davanti a quello che potrebbe diventare il simbolo di questo bellissimo Parco "Il Cascinale con la pianta in dialetto Ul casinott cun la pianta" davvero suggestivo dove la vegetazione si è impadronita anche delle mura esterne ed è diventata tutt'uno con la struttura... bellissimo.

Subito dopo, al bivio, giriamo a sinistra e seguiamo ancora la bella sterrata arrivando al bivio successivo dove giriamo ancora a sinistra e percorriamo in leggerissima discesa quest'altra bella sterrata che con una serie di curve rimane all'esterno della località Casaretto. Ritroviamo la strada asfaltata su via Visconta e risaliamo verso sinistra per arrivare davanti alla grande Cascina. Imbocchiamo il sentiero, a destra, e proseguiamo nel mezzo del bosco su questo tratto tecnico poi siamo costretti a scendere di sella e ad aggirare un grosso tronco, caduto, che occupa il sentiero. 


Ci rimettiamo subito in sella e ripartiamo per arrivare al bivio di Cascina CremoninaGiriamo a destra e sulla sterrata andiamo in direzione di Cascina Casanesca dove, poco prima, giriamo a sinistra e arriviamo davanti a Cascina Palazzina per girare poi a destra e percorrere il tratturo in discesa che ci porta nel mezzo dei campi e che in seguito devia a destra per raggiungere Cascina Verana. Siamo oramai al termine della nostra escursione e non ci restano che pochi chilometri prima di arrivare nuovamente al punto di partenza iniziale. 

Non ci resta che lasciare la strada bianca che arriva alla cascina e portarci su via Meyer dove giriamo a destra ed arrivati alla rotonda giriamo ancora a destra per percorrere via Lombardi che in discesa ci riporta all'incrocio con la  SP155  dove giriamo a sinistra e raggiungiamo via Magellano.



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