Dal Parco della Brughiera alla Valle del Lambro


02/04/2017 - Dal Parco della Brughiera alla Valle del Lambro
Album fotografico
Distance: 40 km - 495 m Ascent - 530 m Descent

Gruppo formato da Massy, Gigi, Daniele Daniele, Ezio, Giuseppe, Claudio, Enrico, Lillo e Massimo per questa nuova domenica in sella alle nostre mountain bike. Giornata che è partita con un meteo non eccessivamente bello ma che è migliorata man mano che passavano le ore e con un bel sole caldo già a metà mattina. Peccato per il temporale della sera precedente che ci ha fatto trovare qualche pozzanghera e un pò di fango lungo il tratto all'interno del Parco della Brughiera. Però nonostante tutto non abbiamo mai mollato e anche se con un poco di fatica in più siamo riusciti a terminare l'intero percorso.


Lasciamo la stazione di Seveso e attraversiamo il passaggio a livello sulla  SP152  e proseguiamo fino ad arrivare alla rotonda ed entriamo a questo punto nel "Parco della Brughiera" Imboccando dalla parte opposta, sulla destra, il sentiero numero  5  Camnago-Cabiate e con un'ampio giro aggiriamo "Cascina Bianca" immettendoci a destra sul sentiero  6  Cascina Colombera-Zoca dei Pirutit (Fonte: Parchi di Monza e Brianza: Itinerario pedonale 6: da cascina Colombera alla Zoca dei Pirutit   Questo percorso, lungo 3.2 chilometri, parte dai terrazzi o ronchi sottostanti cascina Colombera a Meda (via Colombera). La cascina era un padiglione di caccia dei marchesi Clerici che la costruirono nel XVIII secolo sul ciglio del pianalto morenico della Brughiera in posizione panoramica sul pianoro della Cavallina).

Proseguiamo all'interno del bosco e quando ritroviamo la strada asfaltata, via Santa Maria, sulla provinciale  SP221 , la attraversiamo e ci portiamo sul sentiero  7  Meda-Mariano Comense che seguiamo per oltre un chilometro fino ad incrociare la  SP174 . Giriamo a destra e ne percorriamo solo 200 m perchè ci teniamo a destra per rientrare sugli sterrati del Parco. Al bivio, prima di arrivare alla cascina, teniamo la sinistra e proseguiamo sul tratturo e sullo sterrato rimanendo sempre sul sentiero  7  e guadiamo il Torrente Valle del Boscaccio e lasciamo il sentiero principale per proseguire su un tratto del  3  e   Cabiate-Mariano Comense prima di prendere a sinistra il numero   Camnago-Cabiate che prosegue adesso in discesa e ci conduce ad un'altro guado sul Torrente Terro.


Subito dopo il guado, inizia un breve strappo, 200 m,  che raggiunge una pendenza del 13% e la salita prosegue ancora fino a quando non raggiungiamo "Cascina Bice". Breve tratto sulla  SP174  per imboccare davanti a noi un'altro sentiero che prosegue ed incrocia via Matteotti nel comune di Mariano Comense e prosegue, dopo averla attraversata, fino a raggiungere la grande rotonda sulla  SP32 Sulla rotonda prendiamo la terza uscita, a destra, e proseguiamo verso il primo bivio dove giriamo a sinistra imboccando Strada del Radizzone che si snoda nel mezzo della campagna e che dopo 1300 m arriva la bivio di via al Poliloro. 


Proseguiamo sempre diritto oltrepassando la sbarra e ci immettiamo nuovamente nella sterrata che prosegue all'interno del bosco. Al primo bivio teniamo la destra e imbocchiamo il sentiero per Cascina Amata-Cascina San Martino e sempre su sentiero raggiungiamo la bellissima "Chiesetta di San Martino" (Fonte: Brianza Centrale: la chiesetta di San Martino, risalente al sec. XI, che  sorge su un pianoro in cui correva l’antico tracciato della strada romana che univa Como a Milano) che si trova all'interno della "Riserva Naturale della Fontana del Guercio" (Fonte: Alta Brianza La Riserva naturale “Fontana del Guercio”, istituita nel 1986, è un’area protetta regionale, per la gran parte ricoperta da boschi, che occupa una superficie pari a 27,8 ettari nel comune di Carugo. Le peculiarità naturalistiche della riserva sono soprattutto di tipo idrogeologico, in quanto ospita ben 11 sorgenti utilizzate dall’uomo probabilmente sin dai tempi dei Celti).

Leggera discesa e ci ritroviamo nuovamente su asfalto su via Cascina San Martino dove giriamo a sinistra per oltrepassare "Cascina San Bartolomeo" alla nostra destra, "Cascina Vignazza" alla nostra sinistra e una volta raggiunto il bivio con "Cascina Gattedo" proseguiamo tenendo la destra e quando la stradina termina prendiamo un bel single trail che ci porta al guado del torrente. Lo passiamo e risalita la sponda opposta ci immettiamo in un'altro single trail che prima nel bosco e successivamente aggirando un grande pratone ritrova la sterrata appena passata "Cascina Capriola".


Raggiunto il bivio con la sterrata la attraversiamo e oltrepassiamo la catena che delimita il tratto che risale, su una strada misto sterrato/pietre, in direzione del Camposanto di Carugo. Dopo la rotonda teniamo la sinistra e proseguiamo diritto attraversando il parcheggio e imbocchiamo via I° Maggio che al bivio prosegue a sinistra. La seguiamo e giriamo alla prima a destra su via Grigna e al bivio giriamo a sinistra. Lasciamo via Grigna quando incrociamo a destra via Monte Rosa, che parte con una leggera salita, e quando troviamo la grande antenna giriamo a sinistra su via Mazzini per arrivare fino al termine ed incrociare via Kennedy.


Giriamo a destra e arriviamo all'incrocio con la  SP40  dove giriamo a sinistra fino al passaggio pedonale dove giriamo a destra su via Manzoni nel comune di Arosio. Al primo bivio teniamo la destra e proseguiamo su via Manzoni ed anche al successivo teniamo ancora la destra per imboccare via Grazioli e arriviamo all'incrocio su piazza Montello. Proseguiamo diritto su via Grandi Invalidi e una volta superato il passaggio a livello, nei pressi della piccola stazione di Arosio, siamo arrivati davanti alla Parrocchiale dei Santi Nazaro e Celso dove teniamo la sinistra per imboccare la piccola stradina via S. Emiliani che arriva nei pressi del Camposanto.


Proseguiamo ancora su stradine e seguiamo via dei Cipressi che arriva al bivio con via dello Scimè dove giriamo a destra ed all'incrocio con via Nazario Sauro giriamo a sinistra ed imbocchiamo il sottopasso sulla  SP41  che ci porta su via Don Sirtori dove arriviamo alla terza a sinistra, via dei Prati, che imbocchiamo. La stradina asfaltata poco dopo termina e diventa per qualche centinaio di metri sterrata per poi ritrovare nuovamente l'asfalto  nei pressi di alcune villette. Raggiungiamo il piccolo borgo di Guiano e all'incrocio dove troviamo la piccola Chiesetta di Santa Liberata giriamo a destra e proseguiamo poi a sinistra su via Monte Nero entrando nel "Parco Regionale della Valle del Lambro".


Proseguiamo per la piccola stradina e il rettilineo ci conduce alle prime case di Villa Romanò e quando troviamo il cartello che indica la direzione del Centro sportivo comunale giriamo a destra e proseguiamo su via Madonnina per poi girare a sinistra su via Lambro e poi a destra su via Mazzini. Proseguiamo in questo bellissimo tratto con le colline della Brianza che ci fanno da contorno in un bel tratto in discesa e dopo l'ultima curva a destra un breve rettilineo che ci porta all'imbocco, sulla destra, dalla Green Way del Lambro.


Il tratto in falsopiano procede seguendo le sponde del fiume Lambro fino a raggiungere la piccola frazione  Peregallo di Briosco dove raggiungiamo l'incrocio con la  SP102 . Giriamo a destra e seguiamo via Rossini che in salita raggiunge il bivio e proseguendo diritto su via Puccini entriamo nel centro abitato. All'incrocio con via Donizetti,  SP155  giriamo a destra e oltrepassato il campo sportivo comunale, ci troviamo sulla destra "Villa Medici - Giulini" (fonte: Lombardia Beni Culturali: Il notevole complesso di Villa Medici Giulini si trova al margine sud del nucleo storico di Briosco, in un contesto di particolare rilevanza ambientale sul terrazzo fluviale che domina, ad ovest, il sinuoso corso del Lambro). 


Giriamo a sinistra su via Meyer e proseguiamo sempre diritto fino alla rotonda. Giriamo quindi a destra su via Tonale e poi alla terza a sinistra su via Pordoi. Seguiamo la stradina ed al bivio proseguiamo diritto per prendere lo sterrato che risale nel boschetto a fianco della recinzione della "Fondazione Rossini Arte Site" e raggiunge il piccolo borgo di Simonte. Quando raggiungiamo le case giriamo a destra e proseguiamo sul selciato della stradina che poco dopo termina e imbocchiamo il single trail che in discesa segue anche qui la recinzione della fondazione.

Al bivio giriamo a sinistra e proseguiamo, sempre all'interno del bosco, su un'altro single trail  che aggira "Villa Beldosso" (fonte: Lombardia Beni Culturali:  Villa Beldosso evoca già nel nome una felicissima posizione, coniugazione perfetta tra la morfologia naturale del luogo e l'architettura che ad essa fa esplicito riferimento) e quando termina ci si trova davanti ad alcuni paletti collegati ad una catena che aggiriamo sia da destra che da sinistra. Ci portiamo a sinistra su via Don Ferdinando Bay e arriviamo all'incrocio su viale Pasubio e proseguiamo diritto su via Pietro Masgni che raggiunge Vergo


Raggiunto l'incrocio su via Sant'Ambrogio giriamo a destra e poi subito a sinistra dove c'è l'aiuola e proseguiamo su via Silvio Pellico incrociando poi la  SP112 Giriamo a destra e dopo 100 metri a sinistra per percorrere via Mazzini che ci porta nel centro cittadino di Villa Raverio. Superato il passaggio a livello raggiungiamo il bivio con via Matteotti e giriamo a destra per prendere poi la prima stradina a sinistra, via Pascoli, che ci porta in una stretta viuzza che ci permette di arrivare al sottopasso della  SP6  e portarci dopo un bellissimo tratto sterrato in località Mighinzano.

All'incrocio sull'asfaltata via De Gasperi procediamo diritto e ci immettiamo sul rettilineo della sterrata che attraversa il grande pratone e che poco dopo gira a sinistra e si porta in prossimità del bosco. Raggiunto il bivio a ridosso del boschetto giriamo a destra e seguiamo la sterrata che procede all'esterno e che poco più avanti, appena passato un piccolo ruscello, si immette nel bosco con un bel single trail che in leggera salita passa accanto alle staccionate di un grande maneggio. Raggiunta la sbarra, che delimita il termine della sterrata, ci troviamo sulla stradina asfaltata don G. B Viganò e iniziamo un breve tratto in discesa procedendo in direzione di "Cascina Fonigo". 


Tenendo il grande caseggiato della cascina alla nostra sinistra percorriamo via Cardinale Federico Borromeo e una volta giunti all'incrocio teniamo la destra e ci impegniamo nello strappo che risale fino a Calò. La salita, per noi, termina nei pressi del piazzale della Parrocchiale dei SS. Vitale e Agricola dove imbocchiamo a sinistra via Pozzi dove appena passata la curva a destra imbocchiamo a sinistra via Mattei che poco dopo diventa un single trail che attraversa un campo e che si congiunge con via dei Ronchi.

All'incrocio giriamo a sinistra e procediamo sulla sterrata che in leggera discesa arriva in uno spiazzo dove teniamo la destra e procediamo in salita per il sentiero che passa nel mezzo delle recinzioni di alcune villette. Rimanendo sempre su sterrato al primo bivio teniamo la sinistra e anche al successivo per aggirare la collinetta e portarci sul bellissimo sentiero all'interno del bosco e della pineta che arriva sul piccolo ponticello che oltrepassa la linea ferroviaria Monza-Molteno-Oggiono.


La discesa successiva sfiora la recinzione di alcune abitazioni e tenendo la destra raggiungiamo la parte posteriore del Castello di Rancate entrando sulla piccola viuzza, via Valletta. La seguiamo e quando arriviamo all'incrocio con via Biffi giriamo a sinistra e passiamo davanti al "Santuario della Beata Vergine dei Miracoli" (fonte: Associazione storico culturale Sant'Agostino: La chiesa-santuario dedicato alla beata vergine dei Miracoli sorge a Rancate, una frazione posta a nord del capoluogo Triuggio. L'edificio attuale fu costruito agli inizi del Seicento su prescrizione del cardinale Federico Borromeo arcivescovo di Milano sul luogo di una precedente cappella che risaliva al Cinquecento e che era dedicata alla Vergine Maria Assunta).


Proseguiamo su questa bella strada in discesa fino a raggiungere la frazione PonteRaggiungiamo l'incrocio sulla  SP135  giriamo a destra e oltrepassiamo il ponte sul fiume Lambro e ci portiamo, dopo la curva a sinistra, a sinistra nel piccolo parcheggio. Da questo punto proseguiamo sempre diritto seguendo prima la stradina davanti a noi e poi la sterrata che ci ha riportato sulla Green Way del Lambro. Sempre seguendo le sponde del fiume oltrepassiamo la frazione Mulini Bassi di Albiate e dopo aver raggiunto il ponte in legno, che troviamo alla nostra sinistra, proseguiamo ancora diritto per poche centinaia di metri e poi, al primo bivio, giriamo a destra ed in salita ci portiamo alle prime case della periferia di Sovico.

Oltrepassiamo la sbarra e ci troviamo sulla viuzza Vicolo Lambro e raggiungiamo il bivio. Giriamo a sinistra e proseguiamo sul rettilineo di via Lambro oltrepassando a destra l'Oratorio San Giuseppe e la Parrocchiale dei SS Simone e Giuda. Arrivati all'incrocio lo attraversiamo e seguiamo via Umberto I°. Raggiungiamo piazza Garibaldi e giriamo a sinistra seguendo via Cialdini ed arriviamo al bivio dove giriamo a destra e seguendo via Terruzzi  arriviamo alla rotonda sulla  SP6  che attraversiamo per portarci su via Volta. Proseguiamo in rettilineo fino a raggiungere la terza strada a destra e giriamo nel vicolo VI del Partigiano che lasciamo poco dopo per girare a sinistra ed incrociare via Streccione Sant'Ambrogio.


Giriamo a destra e poi alla prima a sinistra imbocchiamo la strada consorziale delle Roncole e proseguiamo su un tratto asfaltato che poco dopo termina. Il sentiero e il single trail successivo ci portano a ridosso del passaggio a livello della linea ferroviaria Seregno-Bergamo e oltrepassiamo il passaggio a livello per portarci negli sterrati del "Bosco del Ratto". Tenendoci sempre a sinistra proseguiamo su sentiero e una volta raggiunta la sbarra su via Edison percorriamo l'intero rettilineo che ci porta all'incrocio con viale Regina Margherita sulla  SP173 . Facendo attenzione seguiamo la provinciale e alla curva giriamo a destra su via Toti che lasciamo all'altezza di viale Martiri della Libertà dove giriamo a sinistra entrando nel territorio comunale di Lissone.


Il rettilineo ci porta ad una prima rotonda dove teniamo la destra su viale dei Platani e raggiunta la rotonda successiva prendiamo la terza uscita e percorriamo via  Buonarroti con il lunghissimo rettilineo che passa il primo semaforo su via San Francesco d'Assisi e prosegue fino all'altro semaforo dove troviamo la Chiesa della Madonna Addolorata alla nostra sinistra. Proseguiamo diritto su via Origo e arriviamo all'altro semaforo dove alla nostra destra troviamo il Santuario della Madonna del Borgo (fonte: Associazione storico culturale Sant'Agostino: A Lissone una antica immagine della Madonna dipinta su di un muro, conforto per i pellegrini di passaggio e aiuto per i contadini, è stata l'occasione col tempo per costruire una piccola chiesa, nota come Madonna del Borgo. In realtà il piccolo edificio sacro è dedicata alla Vergine Assunta in cielo. Quando San Carlo si recò a Lissone in visita pastorale nel 1567 la chiesa esisteva già ed godeva di una grande devozione. Gli atti della visita infatti ricordano che qui "... cum esset magnae devotionis ..."). 


Proseguiamo ancora diritto su via Gramsci e arriviamo alla rotonda davanti al palazzo comunale e raggiungiamo l'altro semaforo su via San Rocco. Giriamo a destra e dopo aver passato la piccola piazza San Rocco troviamo a sinistra la chiesa in disuso del vecchio "Oratorio San Luigi" oramai chiuso (purtroppo una parte di storia della città di Lissone che è passata tra queste mura non più agibili senza che nessuno faccia o cerchi di fare qualche azione di recupero...). Proseguiamo sempre diritto su via Don Colnaghi ed arriviamo al semaforo con via Cappuccina e proseguiamo sempre diritto su via General Guidoni per arrivare alla piccola rotonda davanti alla stazione ferroviaria dove c'era il punto di ritrovo di questa mattina e dove termina il nostro percorso.


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