Tra le colline della Brianza e il lago di Montorfano
12/02/2017 - Tra le colline della Brianza e il lago di Montorfano
Album fotografico
Distance: 30 km - 521 m Ascent - 521 m Descent
Tempo nuvoloso alla partenza da Inverigo, per un bel gruppo di 12 biker che nonostante tutto sfidano il meteo per la passione e la voglia di pedalare. Un nuovo amico si aggiunge questa mattina al gruppo, Vincenzo, e con lui si parte per questo nuovo percorso che si snoda sulle belle colline dell'alta Brianza. Qualche problemino, come la rottura della catena della catena di Roberto ci ha rallentati un poco, ma anche questo fa parte del bellissimo gioco che si chiama mountain bike.
Punto vi partenza di questa escursione è il parcheggio che si trova davanti al "Santuario di Santa Maria del Noce" (Fonte da: Associazione Il Cammino di Sant'Agostino. Il Santuario di Santa Maria della Noce prende origine dalla devozione popolare delle persone di Inverigo, che vollero ringraziare la Madonna per aver soccorso e protetto due bambini che si erano smarriti in un bosco. L'episodio risale probabilmente al 1501. Secondo quanto tramanda il popolo, la Vergine apparve loro sopra un albero di noce, con in braccio il Bambin Gesù e li portò in salvo.)
Usciti dal parcheggio prendiamo la stradina alla nostra destra, via Rocchina, e ci dirigiamo verso Lambrugo dopo aver attraversato il passaggio a livello. Passiamo vicinissimi alla bella Chiesetta del Navello e alla "Tenuta di Pomelasca" (Fonte Quel viale percorso: Si hanno notizie della località di Pomelasca sin dal sec. XVI, quando era proprietà della famiglia patrizia milanese Ciocca, la stessa che fece costruire la Chiesetta del Navello dedicata a Sant'Andrea. Nel 1590, Donna Agnese Ciocca, ultima della sua famiglia, sposò Don Luigi Squarcia di Giussano, discendente dell’antica casata dei Giussani di Giussano, portando in dote Pomelasca).
Arrivati al semaforo, sulla provinciale SP342 , la attraversiamo e risaliamo verso la piccola stazione di Lambrugo-Lurago passando davanti alla Parrocchiale di San Carlo. Attraversato, anche qui, il passaggio a livello proseguiamo sempre diritto per circa 50 m poi giriamo a destra e seguiamo la stradina che ci condurrà sulla sterrata che attraversa i campi e che ci porta fino ad incrociare la SP41 . Qui giriamo a destra e sorpassato un'altro passaggio a livello giriamo a sinistra e proseguiamo sulla stradina che ci porta alla piccola frazione Fornacetta di Anzano del Parco.
La stradina poco dopo termina e quando diventa tratturo proseguiamo diritto attraversando prima un campo e rimaniamo poi all'esterno del bosco fino a deviare a destra sul single trail che prosegue oltrepassando un'azienda florovivaistica per ritrovare poi la sterrata che incontra al termina l'asfaltata via per Monguzzo. Giriamo a destra e raggiungiamo la grande Cascina Cavognetto dove alla prima strada a destra giriamo in direzione di Cascina Arzenta.
Deviamo a sinistra per imboccare il sentiero (tratto impegnativo) che scende nella valletta sottostante sempre rimanendo nel mezzo del bosco. Una volta raggiunto Anzano del Parco con un ampio giro evitiamo le strade ad alto traffico automobilistico e ci portiamo all'incrocio con la SP40 . La attraversiamo e tenendo la sinistra ci portiamo su asfalto verso Cascina Bettolino e quando la superiamo teniamo la destra e aggirando la collina su cui sorge "Villa del Soldo" Fonte Altabrianza.org: Le prime testimonianze storiche documentate dell’esistenza della Villa risalgono al Catasto Teresiano. Il complesso risultava di proprietà delle Monache di San Leonardo in Como ed era adibito ad uso agricolo. Nel 1810 l'immobile venne fu acquistato da Giacomo Appiani d'Aragona, discendente della nobile famiglia pisana degli Appiano. Fu proprio Giacomo ad ordinare l'attuale costruzione della Villa, che affidò a Giacomo Moraglia, un celebre architetto formatosi all'Accademia di Brera, molto attivo in Lombardia e nel Canton Ticino. Lo stile Settecentesco della Villa si deve proprio a Moraglia....).
Raggiungiamo le prime case di Alzate Brianza, che lasciamo subito perchè tenendo sempre la nostra destra, ci portiamo verso Orsenigo. Passiamo a fianco della collina su cui sorge la Parrocchiale di San Martino Vescovo e proseguiamo fino alla rotonda sulla provinciale SP38 che attraversiamo e al primo bivio teniamo la sinistra per proseguire su stradine prima ed in seguito su sterrati verso la periferia di Albese con Cassano. Da qui deviamo a sinistra ed una volta attraversata la SS342 ci portiamo nel territorio comunale di Montorfano.
Aggiriamo da destra il Monte Orfano e proseguendo su asfalto ed arriviamo a Tavernerio rimanendo nella parte meridionale della cittadina e poco dopo riprendiamo una bella stradina e quindi lo sterrato che nel bosco scende in direzione di Lipomo. Quando incrociamo via Morandi giriamo a sinistra e proseguiamo in direzione del bivio che ci porta sulla SP28 dove giriamo a destra e ne percorriamo solamente 100 m perchè giriamo a sinistra su via Fornace e raggiungiamo la piccola frazione Fornace.
La stradina asfaltata ad un certo punto termina e diventa sterrata e ci porta all'interno del bosco nel "Parco della Brughiera" nel territorio comunale di Capiago Intimiano. Discesa nel mezzo del bosco per arrivare sulle sponde del "Lago di Montorfano" (Fonte Parks.it: Il lago di Montorfano è un grazioso specchio d'acqua placidamente adagiato tra le morene dell'Alta Brianza Comasca, il più piccolo dei laghi briantei, le ridotte dimensioni accrescono il fascino della natura rigogliosa che si sviluppa sulle rive, e racchiude in poche decine di ettari un ricco patrimonio di valori naturali ed antropici che ne fanno un territorio di straordinario interesse....)
Proseguiamo, tenendo la destra, in direzione del lido e del parcheggio. Usciti dal parcheggio ci troviamo sull'asfaltata SP28 dove giriamo a destra e dopo circa 100 m a sinistra per risalire via Europa Unita e quindi via Molino e proseguire adesso in discesa verso un'altra bella sterrata che ci reimmette nei sentieri del Parco. Superiamo una leggera salita nel mezzo del bosco e la bella discesa su sterrato ci porta verso Cascina Cassinazza dove al bivio giriamo a sinistra e percorriamo il lungo rettilineo sterrato che ritrova poi l'asfalto quando raggiungiamo Verzago.
Lo attraversiamo e ci portiamo su via Risorgimento che con il suo lungo rettilineo ci porta a ridosso del bosco. Sulla sinistra, prendiamo la sterrata che entra subito tra le piante e che in falsopiano ci porta fino all'incrocio sulla provinciale SP38 . Giriamo a destra e dopo 70 m a sinistra imboccando via per Cantù che in discesa ci porta nei pressi del "Santuario della Madonna di Rogoredo". (Fonte Associazione Il Cammino di Sant'Agostino: Il Santuario della Madonna di Rogoredo, dedicato a S. Maria Nascente, si alza nel bel mezzo di una delle più belle valli dell'alta Brianza a ridosso della grande brughiera del Terrò. Nella tradizione religiosa locale vengono ricordati molti miracoli attribuiti alla Vergine che è stata effigiata in una nicchia della cappella nel mezzo del bosco ricco di querce).
Poco prima di arrivare al Santuario giriamo a destra e ci impegniamo nella bella discesa su sterrato che raggiunge dopo circa 1,2 km l'incrocio sulla SP39 che attraversiamo e proseguiamo, seguendo i binari della della linea Como-Lecco, verso la piccola stazione di Brenna-Alzate. La superiamo ed in leggera salita arriviamo ad attraversare, sul ponte, i binari e teniamo adesso la sinistra per seguire la sterrata che arriva a Fabbrica Durini. Oltrepassato il Camposanto teniamo la destra ed arriviamo all'incrocio sulla provinciale SP40 .
Giriamo a sinistra e poi subito a destra imboccando via Monte Rosa e quando l'asfalto termina proseguiamo su sterrato, in continuo saliscendi, verso Lurago d'Erba. Arrivati su via Pioppette la attraversiamo e risaliamo su via Longura una stradina sterrata che ci porta alle case periferiche ed attraversiamo il paesino raggiungendo il bivio sulla SP41 dove giriamo a destra e alla rotonda prendiamo a sinistra la stradina via Colombaia che ci riporta a Inverigo fino al "Castello Crivelli" (Fonte Quel viale percorso: La Villa Crivelli è comunemente chiamata dagli abitanti di Inverigo Il Castello, a testimonianza della sua natura composita e del suo passato ruolo di centro del potere poliziesco e militare della regione. Il complesso rappresenta un unicum poiché in esso vi si legge il passaggio architettonico e storico, avvenuto nel corso di quasi dieci secoli, da castrum medievale a dimora di famiglia aristocratica rurale e infine a villa di delizia, con un esteso giardino e varie cascine di pertinenza.).
La discesa, su viale dei Cipressi ci riporta al punto di partenza dove termina la nostra escursione.
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