Crossing Brianza 01 - 2017


26/02/2017 - Crossing Brianza 01 - 2017
Album fotografico
Distance: 35 km - 471 m Ascent - 570 m Descent

Mattinata stupenda quella di quest'oggi e un bel gruppo numeroso per questo nuovo itinerario. Cielo azzurro e temperature accettabili anche di primo mattino (il ritrovo era alle 7:30) e tanta voglia di stare in compagnia e allora un grazie a Elia, Lillo, Massimo, Massi, Roberto, Ezio, Nino, Claudio, Enrico, Francesco, Roby, Emilio, Marco, Claudio, Alfonso. Terreni trovati in ottime condizioni e solo un pò di fango in zona Brusignone, per il resto ottimo itinerario con panorami davvero bellissimi.



Lasciamo la Stazione di Olgiate-Calco-Brivio e subito in leggera salita imbocchiamo la stradina davanti a noi e ci portiamo su via Sommi Picenardi per procedere sul rettilineo che ci porta al bivio con via San Primo dove giriamo a sinistra e proseguiamo verso l'ingresso della "Villa Sommi Picenardi" (WikipediaVilla Sommi Picenardi è un complesso architettonico di Olgiate Molgora  composto da una villa padronale con annessa cappella dedicata a San Galdino e risalente al 1703, da una cascina e da un ampio parco che oppone, sul retro della villa, un complesso giardino all'italiana ad un giardino all'inglese sul lato frontale). Poco più avanti arriviamo al bivio con la provinciale  SP342  dove giriamo a destra e dopo 50 m a sinistra per imboccare la prima sterrata della giornata che ci fa entrare all'Interno del Parco Regionale di Montevecchia e Val Curone. Dopo 500 m ritroviamo una stradina asfaltata che prendiamo a destra percorrendone 50 m. Giriamo a sinistra per passare davanti alla piccola zona artigianale di Malpensata proseguendo sulla stradina asfaltata arrivando a fianco della bellissima e piccola Chiesetta di San Martino nella frazione Casternago di Rovagnate... (La Chiesa di San Martino di Casternago viene erroneamente creduta risalente al 1400. Secondo invece la documentazione dell’Archivio Arcivescovile, dove è stata svolta buona parte della ricerca storica, la Chiesa era già nota in un fascicolo risalente alla fine del XII secolo (Liber Notitiae Sanctorum Mediolani).

Giriamo a sinistra e ci impegniamo in una breve risalita che ci permetterà di aggirare a sud il piccolo complesso di case che fanno parte della piccola frazione SaraRitroviamo nuovamente la strada asfaltata e in leggera salita arriviamo a Crescenzaga lasciando le case alla nostra destra. Raggiungiamo il km 3,5 ed imbocchiamo la sterrata e il single trail che scendono, a destra, nella valle e che risalgono poco più avanti in direzione di Perego. Salita breve, 650 m, con pendenze all'11,4% che ci porta proprio nel centro del bellissimo borgo. Passiamo accanto al grande complesso della Chiesa di San Giovanni Evangelista e proseguiamo ancora in salita per qualche centinaio di metri. Una volta scollinato seguiamo la strada fino ad arrivare davanti al Camposanto e qui giriamo a destra per seguire la bellissima stradina che scende nella valletta e ci porta a Cascina Casuerchio dove termina l'asfalto e dove ci dovremo impegnare ancora in un bel tratto in salita seguendo la sterrate e i single trail che ci portano alla periferia di SirtoriAncora un tratto sterrato per scendere in direzione della  SP51  dove al km 9 deviamo a destra e arriviamo alla rotonda in prossimità della frazione di San Feriolo di BarzanòPrendiamo la seconda uscita e in discesa ci immettiamo su via Verdi e all'incrocio successivo, con la  SP48 , giriamo a destra e proseguiamo poi a sinistra sulla stradina, che poi diventa sterrata, su via Cappelletta. 

Rimaniamo sempre sulla sterrata principale e proseguiamo su sentiero fino a quando non ritroviamo l'asfalto su via Del Bono e arriviamo al bivio su via per Verdegò dove giriamo a sinistra proseguendo su via Carlo Sessa. Siamo all'interno delle viuzze del centro di Cremella e dopo aver superato il breve tratto pedonale arriviamo alla rotonda dove incrociamo la  SP48 . Prendiamo a destra e dopo pochi metri imbocchiamo a sinistra via Martiri della Liberta che ci porta all'interno dei primi sterrati del Parco Agricolo della Valletta. Proseguiamo su sentiero fino a raggiungere il primo bivio dove giriamo a sinistra ed attraversiamo i due boschetti, tenendo la sinistra, e una volta usciti seguiamo il corso della Roggia della Valletta fino ad arrivare una serie di bivii dove teniamo sempre la sinistra proseguendo su sterrato fino a raggiungere PreboneSeguendo la strada asfaltata attraversiamo il paesino passando davanti al famoso ristorante e una volta ritrovato il sentiero proseguiamo in direzione di Dagò. In leggera salita ci portiamo su via Gramsci dove giriamo a destra e proseguiamo, dopo il bivio, a destra, raggiungendo un'altro piccolo centro abitato, quello di Villanova di piccola frazione di BarzanòSempre su asfalto ci teniamo a sinistra quando incrociamo il primo bivio e una volta raggiunta la curva, in prossimità dell'Edicola della Madonna e della Cappella dell'istituto delle Suore del Preziosissimo Sangue, giriamo a sinistra e 50 m dopo a sinistra per immetterci nuovamente su strada sterrata.

Attraversiamo un grande pratone e quando la strada gira a destra la seguiamo rimanendo vicino al boschetto dove scorre il 
Rio Bevera. Rimanendo sempre sul sentiero che costeggia il bosco troviamo un bivio e proseguiamo, tenendo la destra, attraversando un grande prato dove poco più avanti incrociamo un'altro bivio. Giriamo a sinistra e attraversiamo il boschetto e proseguiamo nel mezzo del prato successivo sul single trail e tratturo che ci fa arrivare a Cortenuova. Ritrovato un breve tratto asfaltato teniamo la sinistra e al bivio giriamo a destra su via Italia Unita e ne percorriamo 300 m raggiungendo l'incrocio con via Deledda dove giriamo a sinistra per ritrovare poco dopo la strada sterrata. Rimanendo sempre sulla sterrata principale ci portiamo in direzione di Besana Brianza che raggiungiamo dopo aver percorso il breve tratto su stradina asfaltata fino al bivio con via Piave. Teniamo la sinistra e procedendo in salita sulla curva di via Garibaldi arriviamo al grande incrocio sulla  SP54 Attraversiamo il semaforo e imbocchiamo via Puccini che dopo una grande curva ci porta in discesa in direzione di Montesiro ed a raggiungere l'incrocio semaforizzato a fianco dell'Oratorio di San Giovanni BoscoGiriamo a sinistra e poco più avanti ci troviamo davanti al Camposanto dove giriamo a destra e seguiamo la stradina che uscendo nel retro, del piccolo parcheggio, si inoltra in discesa nella valletta per poi risalire dalla parte opposta in località BrusignoneScolliniamo su un bel single trail ed una volta ritrovato il sentiero prendiamo a destra e in discesa raggiungiamo l'agriturismo per girare a sinistra ed andare a percorrere i bellissimi sterrati che all'interno del bosco ci condurranno a Cascina Fonigo

Lasciando la grande cascina alla nostra sinistra teniamo la sinistra e imbocchiamo via Monastero e seguiamo il lungo rettilineo per circa un chilometro poi prima della salita teniamo la destra per immetterci sulla  Strada dei Tombini  e scendiamo nella Valle della BrovadaRaggiunta la stradina che costeggia il bosco ne percorriamo 150 m girando a destra, al bivio, ed andiamo a guadare il Torrente Brovada per immetterci in un'altra bella serie di sterrate che passando nel mezzo del bosco, sotto passano la linea ferroviaria  Monza-Molteno-Oggiono e raggiungono la periferia della frazione Rancate di TriuggioPassiamo sul retro del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli (Fonte Associazione Storico Culturale Sant'AgostinoLa chiesa-santuario dedicato alla beata vergine dei Miracoli sorge a Rancate, una frazione posta a nord del capoluogo Triuggio. L'edificio attuale fu costruito agli inizi del Seicento su prescrizione del cardinale Federico Borromeo arcivescovo di Milano sul luogo di una precedente cappella che risaliva al Cinquecento e che era dedicata alla Vergine Maria Assunta) e ci impegniamo adesso nella bella discesa in direzione della frazione Ponte che raggiungiamo dopo aver percorso in successione i due bei tornanti.

Arrivati all'incrocio prendiamo a destra la  SP135  e appena superato il ponte sul fiume Lambro ci immettiamo a sinistra nel piccolo parcheggio e ci immettiamo sulla GreenWay che in questo punto passa accanto ad alcuni resti di archeologia Industriale, ben visibili alla nostra destra, ed oramai integrati nella natura circostante. Seguiamo la strada sterrata per circa due chilometri fino a raggiungere il bivio che in salita ci porta alla periferia di Sovico
Passata la sbarra percorriamo il breve rettilineo e tenendo la sinistra proseguiamo sempre su sterrato raggiungendo Macherio. Ritrovato l'asfalto su via degli Alpini giriamo all'incrocio a destra, su via Trento e Trieste, e superato il passaggio a livello dopo 150 m giriamo a sinistra su via San Cassiano. La percorriamo tutta e giriamo ancora a sinistra su via Bellini ed arriviamo al semaforo. Attraversiamo l'incrocio e su via Mascagni arriviamo all'incrocio sulla  SP6  che attraversiamo utilizzando il passaggio ciclo pedonale e ci portiamo su via Fratelli Cervi. La stradina poco più avanti si divide ed al bivio teniamo la sinistra per percorrere via  Sentiero delle Valli  che attraversa dei grandi prati e raggiunge la frazione BareggiaSu via della Resistenza arriviamo all'incrocio con via Parini e giriamo a sinistra, Aggiriamo lo spartitraffico e teniamo ancora la sinistra per immetterci nella sterrata che supera da dietro un grande complesso industriale e raggiunge l'incrocio su via Trento e Trieste. La attraversiamo e ci portiamo nell'ultimo sterrato della giornata all'interno del Bosco Urbano che attraversiamo per portarci alla periferia di Lissone su via Sansovino. Giriamo a sinistra e all'incrocio con via Canova giriamo a destra e raggiungiamo l'incrocio con la rotonda su viale Martiri della Liberta. 

Giriamo a destra e alla rotonda a sinistra su via San Francesco d'Assisi  ed all'incrocio a destra su via Murri per arrivare al bivio con via Oberdan dove giriamo a destra. Prima a sinistra su via Cantore e raggiunto il bivio con via Sant'Agnese teniamo la destra passando accanto alla Chiesa della Madonna Addolorata ed arriviamo al semaforo. Giriamo a sinistra e seguendo via Origo passiamo davanti al Santuario della Madonna del Borgo (Fonte Associazione Storico Culturale Sant'AgostinoA Lissone una antica immagine della Madonna dipinta su di un muro, conforto per i pellegrini di passaggio e aiuto per i contadini, è stata l'occasione col tempo per costruire una piccola chiesa, nota come Madonna del Borgo. In realtà il piccolo edificio sacro è dedicata alla Vergine Assunta in cielo. Quando San Carlo si recò a Lissone in visita pastorale nel 1567 la chiesa esisteva già ed godeva di una grande devozione. Gli atti della visita infatti ricordano che qui "... cum esset magnae devotionis..."). Imboccata via Gramsci arriviamo alla rotonda, davanti al nuovo palazzo del Comune proseguiamo sempre diritto fino al semaforo successivo dove giriamo a destra percorrendo in sequenza via San Rocco e via Don Carlo Colnaghi e dopo il semaforo via Guidoni che ci porta direttamente al piazzale della stazione punto di ritrovo per quest'avventura.


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