Nel Parco di Montevecchia e Val Curone in mountain bike
11/09/2016 - Nel Parco di Montevecchia e Val Curone in mountain bike
Album fotografico
Distance: 28 km - 465 m Ascent - 461 m Descent
Bellissima mattinata passata in compagnia, anche quella di quest'oggi. 22 bikers che si ritrovano e che vogliono divertirsi senza strafare su un percorso dove comunque gli strappi si sentono ed è molto divertente nei tratti nei boschi e nel Sentiero dei Carpini e nel Sentiero dei Guadi dove un fondo un pò fangoso ci fa rimanere sempre attenti alla guida della nostra mountain bike. Tanti amici tante risate e qualche ora di sport sano passato lontano dal traffico, cosa vogliamo di più.
Stazione di Merate-Cernusco Lombardone dove arriviamo con il treno in perfetto orario. Dopo aver sorseggiato un buon caffè e fatto la conta dei tantissimi amici presenti oggi partiamo. Uscendo dalla stazione teniamo la sinistra su via Maggioni e procediamo sempre diritto fino a quando sulla sinistra ci immettiamo nel tratto della pista ciclabile Pagnano-Stazione. Superiamo, sul ponte, il torrente Molgora e proseguiamo fino al termine della ciclabile dove giriamo a sinistra ed imbocchiamo via Stoppani che in discesa oltrepassa la linea ferroviaria. Risaliti dalla parte opposta giriamo alla prima strada a destra e prima di arrivare all'altro sottopasso giriamo a sinistra su via della Molgora.
L'asfalto, dopo aver superato le case termina, e pedaliamo su tratturo con la strada che all'inizio segue la linea ferroviaria e gira quindi a sinistra dove poco più avanti
siamo costretti a scendere di sella e percorrere i 100 m di salita dove la pendenza è del 19% ma dove i gradini non permettono una pedalata normale. Quando usciamo dal tratto a spinta siamo arrivati a Cascina Regondino e dopo esserci ripresi un attimo procediamo con la nostra escursione sull'asfaltata via Regondino.
Teniamo la destra e il tratto in leggerissima salita ci porta all'inizio della discesa verso la frazione Pianezzo di Olgiate Molgora. Al bivio giriamo a destra ed imbocchiamo per pochi metri via Bagaggera ma alla prima a destra giriamo su una viuzza che passa nel mezzo delle case e dove l'asfalto termina e lascia spazio ad un sentiero che passa accanto al boschetto e che poco dopo ci porta al sottopasso della linea ferroviaria da cui uscendo iniziamo il breve tratto in salita verso Pagnano. Arrivati sull'asfaltata via Lunga giriamo a sinistra e rimanendo sulla strada principale arriviamo al bivio su via del Calendone.
Giriamo a sinistra e proseguiamo sulla strada asfaltata per 500 m poi prendiamo a sinistra la stradina via Pianezzo e ne percorriamo 600 m per girare poi a destra sul tratturo che aggira la piccola collinetta alla nostra destra e attraversando i campi e termina sulla piccola via San Pietro. Giriamo a sinistra ed iniziamo la salita verso Cascina Beolco, un gruppo di case in cima ad una collinetta, da dove scendiamo prendendo a sinistra un brevissimo tratto di via Brughiera per portarci poi, girando a destra, su un'altro sentiero che risale verso la Cascina Ca Bianca, attraversandola, proseguendo verso la frazione Monte di Rovagnate.
Ritrovato l'asfalto andremo ancora in salita fino a raggiungere il bivio dove giriamo a destra e su via Sant'Ambrogio al Monte dove prima dell'ultimo tornante imbocchiamo la sterrata che parte diritta davanti a noi. La seguiamo e passando tra il bosco, alla nostra sinistra e le case arriviamo alla viuzza di via Sara Inferiore dove giriamo a destra ed arrivati al bivio prendiamo a sinistra via Lombardia. Primo tratto pianeggiante poi un problema al cambio per Massimo ci ferma ma, con l'aiuto di Francesco, la questione viene subito risolta e si riparte.
Davanti a noi la strada già risale e dovremo percorrere la salita di 1,1 km che con una pendenza max del 15% ci porta fino al tornante per Bernaga Inferiore ma qui lasciamo via Frigola e giriamo teniamo la sinistra per risalire nella stretta viuzza di via Peschiera dove risaliamo con pendenze che adesso si abbassano al 10%. Raggiunta la parte più alta, dell'escursione, ci concediamo qualche attimo di respiro quando raggiungiamo il belvedere di Pianello.
Scattiamo qualche fotografia e sgranocchiamo qualche barretta prima di iniziare la discesa sulla bella ma impegnativa (almeno nel primo tratto, quello con i sassi) Sentiero dei Cipressi Bassi in cui potremo ammirare un paesaggio stupendo che ci terrà compagnia per circa 1,5 km. Tra filari di viti del Pincianel (giovane vino) boschi e vecchie fattorie arriviamo al bivio, a Sud della frazione Monte, dove al primo bivio prendiamo a sinistra ed al successivo a destra su via Spiazzo per girare ancora a destra al bivio su via Malnido, la bellissima stradina che in discesa ci fa arrivare sulla pianeggiante via Bagaggera dopo aver sorpassato la bellissima Cascina Malnido.
Il rettilineo ci porta alla piccola frazione Fornace, dove sulla destra parte la sterrata che imbocchiamo per girare però subito a sinistra ed immetterci nel Sentiero dei Carpini dove facciamo molta attenzione perchè il fondo scivoloso non permette certamente distrazioni. Terminato il bosco il single trail prosegue passando a ridosso degli alberi e di alcuni campi per poi immettersi di nuovo sul Sentiero dei Guadi . Divertimento assoluto anche se, pure in questo caso, lo percorriamo con calma perchè la pioggia caduta la sera precedente ha reso il fondo molto scivoloso.
Passiamo i bellissimi guadi attraversandoli nella parte meno profonda e tra risate e urla di chi si è bagnato più o meno di più riprendiamo il nostro percorso e dopo 2,5 km eccoci arrivati all'uscita del sentiero nel piccolo parcheggio che si trova nei pressi di Cascina Molinazza sulla SP54 . Usciti dal parcheggio prendiamo un breve tratto di provinciale (350 m) e quando la strada diventa a doppia corsia prendiamo a sinistra, attraversandola, per prendere il bel sentiero e quindi la sterrata che passa accanto al centro sportivo in località Quattro Strade.
Ritrovato l'asfalto giriamo a sinistra su via Monza e proseguiamo, dopo aver passato la rotonda, fino al bivio dove giriamo a destra e poi ancora a destra imboccando via Kennedy. Proseguiamo anche qui sul lungo rettilineo (1 km) e quando la strada fa la curva a sinistra ne seguiamo un breve tratto dove poi giriamo a sinistra e scendendo con la mtb a spinta passiamo il guado sul torrente Molgoretta ed una volta arrivati sulla sponda opposta risaliamo la collinetta (facendo attenzione ai vari rami presenti sul terreno) e sbuchiamo non lontano da Cascina Brughiera.
Anche questo tratto tra i campi è bellissimo e si gode di un panorama che alla nostra destra ci propone la zona collinare di Montevecchia con in fondo i borghi di Ostizza e Pianello. Risalita adesso su strada sterrata verso Cascina Pianina dove attraversiamo il cortile con le stalle e da dove iniziamo un breve tratto in discesa che ci porta al bivio con via XXV Aprile. Giriamo a sinistra e ne percorriamo, leggermente in salita in direzione di Maresso, 150 m poi giriamo a sinistra per via San Francesco dove lasciamo la strada asfaltata e ci immettiamo nuovamente nella bella sterrata tra boschi e prati che aggira l'abitato portando alle case periferiche.
Seguiamo via San Carlo Borromeo e a sinistra via Don E. Molteni che termina a ridosso del bosco. Prendiamo il sentiero che qui è quasi scomparso ed entriamo nel bosco.
Poco dopo quando in discesa entriamo nella valletta ci rendiamo conto che il sentiero non esiste più ma facendo riferimento a quando ci indica il nostro GPS proseguiamo, spingendo la mtb, nel mezzo del bosco evitando e facendo molta attenzione a non cadere nei profondi solchi, lasciati dalle piogge, che oramai misurano anche il metro di altezza.
Raggiungiamo, finalmente, la strada asfaltata di via Giotto e dopo essere ritornati in sella, la attraversiamo e seguiamo ancora la sterrata che in discesa oltrepassa il torrente Molgoretta e arriviamo a Cascina Stretta dove prendiamo la sterrata a sinistra e proseguiamo fino all'arrivo nei pressi della sbarra. Percorriamo un tratto di via delle Orane e alla curva ci impegniamo nella risalita del single trail che davanti a noi risale la collinetta ed entra nel boschetto.
Quando ne usciamo siamo su un tratturo che arriva fino all'asfaltata che attraversiamo per seguire la sterrata che con una leggera deviazione a sinistra arriva a fianco di Cascina Moscoro.
Usciti sulla strada asfaltata di via per Cà Franca la seguiamo fino ad arrivare alla rotonda dove giriamo a sinistra su via delle Orane e quindi ancora a sinistra su via per Colombaio una bella stradina che termina diventando sterrata e che segna il confine tra i comuni di Osnago e Cernusco Lombardone. La sterrata segue la linea ferroviaria e passa attraverso alcuni campi rasentando il boschetto e termina quando incrocia via San Dionigi dove giriamo a sinistra fino al bivio con via Puecher dove giriamo a destra e raggiungiamo l'incrocio. Alla nostra destra siamo nei pressi del Castello di Cernusco Lombardone (i cui resti risalgono alla meta del Sec. XIV) e seguiamo via Carlo Porta, a destra, per arrivare tenendo la sinistra al parcheggio della stazione di Merate-Cernusco Lombardone dove termina la nostra avventura odierna.
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