Tra i Laghi di Alserio, Montorfano e Como
31/08/2014 - Tra i Laghi di Alserio, Montorfano e Como
Album fotografico
Distance: 49 km - 620 m Ascent - 710 m Descent
Tempo instabile anche questa mattina alle ore 6:30 quando c'è il ritrovo a Lissone presso la Stazione FFSS. Si parte, come spesso capita, in treno per raggiungere Merone da dove inizia veramente la nostra avventura. Nuovo percorso, anche quello odierno, che ci porterà a sfiorare i laghi di Alserio, Montorfano e Como. All'unico punto di ritrovo siamo già in 12, Flavia, la troveremo sul treno e così il gruppo completo è formato da 13 biker. Grazie a Roberto, Mimmo, Patrizio, Stefano, Walter, Francesco, Massimiliano, Elia, Marco e Lillo.
Cielo coperto e nuvoloni neri che continuano a spostarsi sopra di noi, questo è il meteo di questa ultima domenica di agosto di quest'estate che non c'è stata (almeno qui da noi) e che ci fa rimanere per qualche attimo titubanti sul partire oppure no ma poi la voglia di pedalare ha, come al solito, il sopravvento.
Treno in perfetto orario ed arriviamo alla stazione di Cesano Maderno in anticipo sulla coincidenza che ci porterà a Merone, ma non è mai un problema, perchè sono anche questi momenti che aiutano a cementare il gruppo dove ci scambiamo un sacco di informazioni sulle mountain bike, i cambi, i software in commercio per le mappe e tutto ciò che riguarda il mondo delle due ruote a spinta.
Merone, stazione, appena al di fuori della cementeria, e subito, prima di partire, un buon caffè e una brioche non ce la toglie nessuno. Quando partiamo, dopo aver settato i nostri GPS, qualche minuto in più è passato, ma non ci facciamo mai caso e la strada, per qualche centinaio di metri è anche in discesa, spettacolo.....
La prima curva a destra, quando attraversiamo i binari, ci porta subito, in salita, verso la frazione Nobile di Monguzzo e anche dopo aver attraversato la strada statale SP41 la strada continua a salire fino a quando non arriviamo al bivio che ci porterà davanti al Santuario della Madonna di Lourdes. Leggera salita, ma dopo la chiesa, in leggera discesa e poco più avanti imbocchiamo il primo sentiero che mai, prima di oggi, abbiamo percorso. La sterrata parte in salita e poco dopo entra nel bosco.
Purtroppo un forte acquazzone, che è arrivato qualche minuto prima del nostro arrivo, ha lasciato sul terreno pozzanghere e tratti in cui è davvero difficile passare, ma siamo mountain biker ed allora qualche centimetro più o mento di fango cosa vuoi che sia... L'unica difficoltà è davvero la discesa, sembrerà un controsenso ma è così, in questo tratto (forse a causa delle continue piogge) il terreno in alcuni tratti evidenzia delle pietre che sono piatte, ma che in concomitanza con il fondo bagnato possono dare qualche problema in più e rendono la pista un poco sdrucciolevole.
Scendiamo al livello del lago pedalando, quasi, sempre tra i boschi e solo in due occasioni attraversiamo alcuni campi dove effettivamente il sentiero (molto probabilmente poco frequentato) sta veramente sparendo. Poco più avanti ci immettiamo sulla Ciclovia Monza-Erba e i sentieri, anche qui, sono pieni di pozzanghere ma fortunatamente una piccola parte al centro della sterrata ci fa pedalare senza problemi.
Il tratto, in questo punto, è pianeggiante e con un ampio giro raggiungiamo nuovamente la strada asfaltata proprio in prossimità del Camposanto di Erba. Ci immettiamo a sinistra per raggiungere, poco dopo, la rotonda e lasciare l'asfalto per imboccare la sterrata che sulla destra che per qualche centinaio di metri la affianca prima di girare a destra per imboccare i tornanti che salgono verso la frazione Parravicino.
Anche in questo tratto fondo sconnesso per via dell'acqua, che in parte si è portata via una bella fetta di sterrata lasciando affiorare solo grossi sassi, ma pedalabile anche se con un pò di fatica in più. Arrivati, nuovamente sulla strada asfaltata, percorriamo il viale che ci porta verso la provinciale SP40 dove giriamo a destra e ne percorriamo meno di un chilometro per poi girare ancora destra per immetterci in alcune viuzze senza auto per arrivare a Buccinigo e ritrovare poco dopo nuovamente la statale.
Ne percorriamo solo qualche centinaio di metri prima di girare a destra ed immetterci in piccolo vicolo, selciato, solo pedonale, per oltrepassare un piccolo torrente in una angolo che mai ci saremmo sognati di vedere. Il cielo, intanto, sta diventando sempre più scuro, sopra di noi, ma non piove e questo è già un buonissimo risultato di questi tempi.
La stradina, risale, dalla parte opposta fino al quartiere di San Cassiano dove dopo un paio di tornanti, in leggera salita, ritorna su un'altra statale la SS41 di cui ne percorriamo 300 metri prima di prendere a destra la stradina che con uno strappetto ritrova ancora per un attimo la SP40 .
La attraversiamo e prendiamo, leggermente a destra, il sentiero che appena si intravede, che entra nel bosco ed in salita su un single trail ci porta nel cortile di una cascina per poi riprendere un'altra bella sterrata che arriva in prossimità del Santuario di Santa Maria di Loreto (Sec. XII) di Albavilla. E' tempo della sosta e così approfittiamo per scattare anche la foto, con tutto il gruppo, proprio all'esterno della Chiesetta, prima di riprendere la nostra pedalata.
Il successivo tratto asfaltato ci fa arrivare nel centro di della cittadina e poco dopo siamo costretti a fermarci perchè Massimiliano ha la gomma anteriore a terra. Tempi. leggermente, un poco più lunghi per la sostituzione della camera d'aria per via del pneumatico che, essendo nuovo, non ha nessuna intenzione di voler cedere agli attrezzi per la rimozione.
Si riparte, così, dopo circa 15 minuti ma con il tutto perfettamente a posto e funzionante (come al solito). Il tratto successivo, tra asfalto e strade sterrate, è tutto in discesa fino ad incrociare la SS342 e poi leggera salita fino all'arrivo nel centro cittadino di Montorfano. Attraversiamo piazza Roma e subito dopo il tratto più difficoltoso della giornata la salita del Monte Orfano che non è nemmeno troppo lunga ma qui le pendenza sono davvero vicine al 20%.
Guardiamo il lago di Montorfano, alla nostra sinistra, che quest'oggi non ha le sue acque del colore blu intenso, ma il cielo grigio lo fa sembrare davvero cupo, senza però togliere la bellezza del paesaggio. Terminata l'ultima difficoltà della giornata ci immettiamo in discesa in direzione di Albese con Cassano, Tavernerio e Solzano dove prendiamo la bellissima sterrata della Passeggiata Voltiana su un tratto che termina 2 chilometri dopo a Camnago Volta.
Prendiamo la strada a sinistra e raggiungiamo il piazzale della Chiesa Parrocchiale di Santa Cecilia e ci fermiamo ancora un attimo per un rifornimento d'acqua prima di iniziare la bella discesa che ci porterà a Como e dove termina la nostra avventura.
Anche quest'oggi nuovi posti, nuove stradine ma sopra tutto, come sempre, tanta allegria in mezzo al gruppo e cosa vogliamo di più. Arriviamo a Lissone (con il treno delle 12:22) alle 13:00 ed è il momento di salutarci ma il tutto riprende mercoledì (per chi non lavora) e poi, ovviamente la domenica successiva con itinerari sempre nuovi in cui andremo a scoprire sicuramente, ancora, qualche altra tratto mai percorso.
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