Le Prealpi Biellesi sull'itinerario della Prevostura

 



27/08/2014 - Le Prealpi Biellesi sull'itinerario della Prevostura
Album fotografico
Distance: 49 km - 620 m Ascent - 710 m Descent


Ultima settimana di agosto che ci vede pedalare al di fuori dei nostri confini regionali per andare verso le colline Biellesi. Siamo in 9, Alberto, Maurizio, Nando, Enrico, Mimmo, Massimo, Claudio e Massimiliano e per tutti la sveglia è davvero molto presto. Sono le 5.00 quando suona, ed a ragione, qualcuno a casa dice "ma tu sei proprio matto a svegliarti a quest'ora per andare in mountain bike". Parole sante, ma conta la passione e la voglia di vedere sempre nuovi paesaggi conoscere sempre nuove persone e pedalare in splendida compagnia sulle stradine e gli sterrati di questa nostra bella Italia.


L'arrivo a Cossato, dove parte la nostra avventura odierna, è con il treno, dopo circa due ore mezza in cui cambiamo quattro volte il convoglio con davvero poco tempo tra un cambio ed un'altro. Anche se il costo del biglietto (A/R) non è, per così dire, molto basso non possiamo farci mancare questa escursione che è l'ultima in cui potrebbero esserci tanti amici perchè poi  in molti ricominciano il lavoro dopo le beate ferie. Arriviamo a Cossato verso le 8.45 (abbiamo però riposato sul treno) ed una volta scesi, però, ci vuole subito un buon caffè e una brioche che troviamo in una bella pasticceria non lontano dalla stazione. Dopo aver sistemato i nostri GPS con il caricamento della traccia partiamo. Breve visita al centro cittadino con la Chiesa parrocchiale dell'Assunta (X Sec.) e poi superiamo il torrente Strona sul ponte della  SR232 .

La breve ciclabile che costeggia il torrente ci porta sulla  SP228  che, se anche strada provinciale, non ha un afflusso continuo di auto e si pedala tranquillamente tra le case ma, sempre, in salita e dopo circa 1,5 km raggiungiamo il bivio nel paesino di Lessona (Conosciuto per i suoi vitigni, dai quali si ricava il pregiato vino rosso locale che porta il medesimo nome, ovvero Rosso di Lessona). Girando a destra la strada sale ancora, con pendenze meno importanti e dopo circa un km una bella discesa a curve ci porta ad un'altro bivio dove ricomincia la salita verso Capovilla CastelloPassiamo una serie di frazioni che ci sono sulla strada, sempre in leggera salita, poi un breve falsopiano e la traccia GPS ci indica di girare a destra per percorrere in discesa un tratto di sterrato che poi in discesa si inoltra nel bosco. Siamo di fatto nel percorso della Prevostura una gara di mtb che si tiene annualmente da queste parti (mese di Ottobre). La sterrata diventa subito un single trail e tra i boschi è un continuo saliscendi e guadi che hanno qualche volta un ponte per attraversare il piccolo torrente mentre in altri casi bisogna per forza guadare.

Questa nel bosco è la parte più impegnativa della mattinata e ce ne accorgiamo subito perchè ad ogni curva troviamo cartelli che ci indicano la direzione e ci segnalano "Attenzione discesa pericolosa". Qualche volta scendiamo anche di sella, non lo nascondiamo, ma in alcuni tratti è davvero impossibile starci sopra, specialmente quando si guada il torrente in più punti. Percorso duro, questo, le velocità scendono sensibilmente e poi lasciando la pista della gara per un breve tratto pedalabile, siamo costretti a scendere  di sella perchè, non solo le pendenze, ma anche il fondo non permette di pedalare. In questo tratto, infatti, l'acqua, ha eroso il sentiero ed in più punti ha creato davvero dei fossi profondi che fermano le gomme delle nostre mountain bike.

Nonostante tutto questo riusciamo ad arrivare alla sterrata che porta al gran premio della montagna, così segnalato dal cartello 400 metri prima, la in alto dove c'è la Croce, e una volta usciti sulla spianata un meraviglioso paesaggio si presenta davanti ai nostri occhi, dove il cielo azzurro, di oggi, sovrasta le Prealpi e le montagne che, da qui, sembrano ancor più vicine. Ci attende un tratto in discesa, la parte più impegnativa della giornata è terminata, mentre scendiamo su una bella sterrata che diventa poi acciottolata prima dell'ingresso nella frazione Costa di Masserano dove si può ammirare la bella Chiesa di San Bernardo, proprio sopra l'abitato (non abbiamo potuto salire per vederla da vicino perchè alcune transenne chiudevano il passaggio) ci accontentiamo di vederla dal basso, ma è davvero imponente.

Lasciamo la frazione quando imbocchiamo a destra una sterrata che in discesa arriva alla frazione Baltera poi nuova sterrata  tra i boschi ci fa arrivare in un punto da dove scorgiamo il Lago delle Piane e la diga che blocca il corso del torrente OstolaSarà il nostro prossimo obbiettivo e quindi scendiamo verso la frazione Morezzi e ci addentriamo nel piccolo borgo per vedere tante belle casette tutte colorate e riprendiamo la piccola asfaltata per andare in discesa verso l'altra frazione Bozzone. Seguendo la traccia GPS andiamo, in leggera salita, verso la frazione Bozzonetti per arrivare poi in località Canto Basso dove possiamo vedere alla nostra destra la Chiesa di Santa LiberataProseguiamo ma ahimè la strada poco più avanti è bloccata da un cancello e su questo è posto un cartello "Vietato Entrare vigilanza Armata" troppo per noi e così decidiamo di ritornare indietro, sui nostri passi, e ritornare ancora verso la frazione Bozzone. Prendiamo a sinistra la stradina che passa la frazione Bozzonetti-Prelle a cui fa seguito la frazione Cacciano ed arrivati all'incrocio teniamo la destra verso Cantone Gianadda per imboccare poco più avanti la  SP234 .

Anche in questo caso la strada è a bassa percorrenza di auto ed entriamo nel territorio comunale di Curino con la sosta pranzo presso il Ristorante Bel Giardino dove troviamo subito un'accoglienza cordiale e dei piatti buonissimi.  Si riparte qualche ora dopo e la strada in discesa arriva a Brusnengo, siamo oramai fuori traccia e per recuperane una parte, da dove ci troviamo adesso, dobbiamo fare un giro ulteriore. Dando sempre un occhio alle mappe che abbiamo a disposizione (sul GPS) arrivati alla rotonda teniamo la destra ed imbocchiamo ancora la strada a destra che passa avanti alla Parrocchiale dei SS Pietro e Paolo (Sec. XVIII) e ritorniamo sulla  SP234 .

Passiamo accanto alla località di Brongio Inferiore e proseguiamo in discesa per un paio di curve, dove tenendo la sinistra imbocchiamo un'altra sterrata che attraversa il bosco e ci porta verso il Camposanto di Masserano dove proprio davanti troviamo una piccola chiesetta, qualche istante per fotografare l'interno (dalle finestrelle, chiuse, a lato del Portale) una breve ripresa con la telecamera e si riparte. Andiamo in salita adesso fino in centro del paese perchè anche se la traccia che ci indica di prendere un' altra direzione in prossimità della sterrata veniamo fermati da alcuni operai che stanno tagliando alcuni alberi caduti e quindi per forza di cose dobbiamo cambiare un'altra volta itinerario. Raggiunta via Roma passiamo davanti alla Collegiata della Santissima Annunziata (Sec. XV) con facciata a tinte giallo verdi che è inserita tra le case. Uscendo dal paese giriamo a sinistra sulla  SP227   per Lessona pedalando sempre in salita dove la pendenza massima arriva intorno al 9,5%. Breve discesa a curve e ci ritroviamo nei pressi di Capovilla Castello. Adesso che abbiamo ritrovato la traccia giriamo e sinistra e dopo alcune curve arriviamo alla frazione Principe Lodolo.  Ancora un tratto in discesa ed eccoci arrivati a Cossato terminando il nostro giro odierno.

Qualcuno leggendo la recensione di questa giornata dirà sicuramente che non è stato un itinerario divertente, perchè abbiamo dovuto spingere le nostra mountain bike più di una volta anziché pedalare, ma non è così, perchè la bellezza degli itinerari non si misura solo in questo, ci sono tutte le altre componenti, paesaggi, borghi, monumenti ecc... che misurano la bellezza o meno delle nostre escursioni e noi quest'oggi di cose belle ne abbiamo viste parecchie.



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