Dal Lago di Garda alla Brianza - Tappa n. 2

 



06/08/2014 - Dal Lago di Garda alla Brianza - Tappa n. 2- Brescia - Palazzolo sull'Oglio
Album fotografico
Distance: 59 km - 820 m Ascent - 787 m Descent



Partiamo in 10, dalla stazione di Brescia, dove arriviamo con il treno da Milano Lambrate. Nel bel gruppo, quest'oggi, ci sono da registrare gli arrivi degli amici Riccardo e Alberto a cui si aggiungono Flavia, Nando, Roberto, Massimiliano, Francesco (che rientra dopo qualche mese in gruppo), Ambrogio ed Enrico. Come al solito, nelle nostre escursioni, cerchiamo di avvicinare il fatto sportivo a quello di visitare, oltre ai paesi anche le tante testimonianze storiche come i monumenti le Chiese e quant'altro di bello troviamo sul percorso. Questo tracciato prevede il passaggio dall'Abbazia Olivetana di San Nicola in quel di Rodengo Saiano ed a Provaglio d'Iseo il Monastero di San Pietro in Lamosa per non parlare poi del Parco delle Torbiere del Sebino e il Lago d'Iseo e le vigne della Franciacorta, ma cosa volere di più allora?


Dal piazzale della stazione, dove prima di partire non può mancare un buon caffè e una brioche, prendiamo la stradina di via V. Foppa e giriamo a sinistra su via Solferino per raggiungere l'incrocio con viale della Stazione. Lo attraversiamo e ci portiamo, diritto davanti a noi, su vicolo della Stazione e arrivati all'incrocio con via Corsica giriamo a sinistra per portarci fino al bivio con via G. Togni. Svolta a destra e seguendo il rettilineo arriviamo a fianco della rotonda, e giriamo a destra su viale Italia. Il lungo rettilineo, intervallato dalla rotonda di viale Somalia, ci fa raggiungere l'incrocio con via R. Vantini dove giriamo a sinistra e andiamo a percorrere il senso unico fino alla prima traversa di via M. Franchi dove giriamo a destra. Raggiunto l'incrocio con l'alberata via A. Marchetti la attraversiamo e ci portiamo verso il semaforo sull'incrocio con viale Milano.

Lo attraversiamo e ci portiamo, adesso, su via G. Camozzi per arrivare alla rotonda. Proseguiamo diritto davanti a noi ed all'incrocio con via Montebello giriamo a sinistra. La percorriamo fino all'incrocio con via Sebino poi girando a destra e ci rimaniamo fino all'incrocio con di via Volturno. Svolta a sinistra per proseguire su questa strada, molto trafficata, che passa accanto allo stabilimento IVECO proseguendo in direzione del ponte sulla circonvallazione/tangenziale che superiamo per arrivare sull'ultimo tratto rettilineo di viale C. Colombo. Raggiunto il rione Chiusure, oramai alla periferia della cittadina, arrivati al bivio con via dello Zoccolo giriamo a sinistra e finalmente lasciamo il grande traffico cittadino per seguire ora le prime stradine che hanno un'accesso di auto alquanto ridotto. 

Seguendo la stretta stradina arriviamo al primo bivio e su via dei Pialorsi giriamo a destra per arrivare su via B. Bonini dove tenendoci a destra andiamo a percorrere quest'altra stradina periferica che ci fa arrivare ad un grande parcheggio. Abbiamo aggirato lo stabile del "Liceo delle Scienze Umane Fabrizio De André" e mantenendoci a destra andiamo a percorrere il tratto ciclo-pedonale che attraversando i prati arriva all'incrocio con via Torricella di Sotto. Tenendoci a sinistra percorriamo la stradina che passa inizialmente a fianco di un parchetto e segue poi l'andamento Colle di Sant'Anna che troviamo davanti a noi e che deviando a destra ci conduce al bivio, dopo aver superato i blocchi con la catena, su via XXV Aprile. Girando a sinistra ne andiamo a percorrere poche decine di metri per girare a destra, a fianco del cartello indicativo, per iniziare la bella ed impegnativa salita sul Monte Picastello all'interno del Parco delle Colline di Brescia. Impegnativa la prima parte, con punte di pendenza intorno al 14%, che su un sentiero a tratti sterrato e largo passa poi ad un single track che ti fa davvero sudare.

La salita, il primo tratto, termina quasi a fianco al Roccolo Campiani e dopo aver ripreso un pò di fiato con una brevissima discesa si risale nuovamente per riportarci all'interno del bosco passando poi a fianco della tenuta e della grande vigna che ci preannuncia l'uscita sull'asfaltata via Campiani in località Crosette. Tenendoci a sinistra proseguiamo ancora in salita, ma adesso con pendenze più dolci, raggiungendo la piccola località Campiani e superato il ristorante troviamo la Chiesa di Sant'Antonio da Padova. Il piccolo borgo lo lasciamo quasi subito ed arrivati in discesa al bivio ci teniamo a sinistra ed entriamo nel territorio della Franciacorta in quel di Cellatica. Rimaniamo sempre sulla strada principale e superiamo il bivio di Ca del Vent proseguendo sempre in discesa a curve continue entriamo tra le case del paese e raggiunto il rettilineo di via Trebeschi lo percorriamo tutto fino ad arrivare al bivio con via G. Marconi. Svolta a destra per entrare, sul pavè, nel centro storico della cittadina e raggiunta piazza San Giorgio, a fianco della Chiesa di San Giorgio giriamo a sinistra per imboccare via Magenta.

Facciamo attenzione, perchè in questo breve tratto siamo in contromano, per raggiungere il bivio con via E. Fermi. Giriamo a destra e andiamo a percorrere questa bella stradina che passa nel mezzo di muri in pietra ed al trivio, a fianco della piccola edicola della Madonna o Santella del Cocchio ci teniamo a destra per portarci sulla  Strada Vicinale della Cudola . Poco più avanti lasciamo il fondo asfaltato per riprendere i bellissimo sterrati che nel mezzo del vigneto ci fanno arrivare in località Cudola dove troviamo un'altra piccola edicola detta Santella di San Giorgio. Svolta a sinistra ed ancora in discesa su fondo cementato e poi asfaltato percorriamo via della Cudola e raggiungiamo Casaglio. Al tornantino ci teniamo a destra e andiamo ad immetterci sulla stradina sterrata che passa accanto al vigneto e ci conduce sulla stradina asfaltata di via Castello di Casaglio dove giriamo a sinistra. Prendiamo, a destra, via Casaglio e proseguendo raggiungiamo il bivio tenendoci a sinistra ed arriviamo ad incrociare via Caduti del Lavoro. Curva a destra per andare a percorrerne il rettilineo, superando il centro sportivo alla nostra sinistra, per portarci al bivio con via Solda. Giriamo a destra e proseguiamo verso il centro storico della frazione dove raggiunto il bivio, davanti alla volta del portone con a fianco gli affreschi, giriamo a sinistra. 

Seguendo sempre la strada principale superiamo. con una leggerissima salita, il ponte sul torrente La Canale e raggiungiamo il semaforo al bivio di via IV Novembre. La attraversiamo e ci portiamo sulla stradina di via G. Peracchia e raggiunto il parcheggio lo superiamo e tenendoci a destra andiamo ad attraversare la piazza davanti all'edificio Comunale di Gussago. Breve tratto su fondo in pavè e arrivati davanti alla bella Chiesa di Santa Maria Assunta, dove si trovano i due Leoni a fianco della scalinata, giriamo a sinistra ed andiamo ad attraversare piazza Vittorio Veneto. Raggiunto l'incrocio proseguiamo su via Santissima dove inizia un'altro tratto in salita. Con fatica, dato le pendenze che in alcuni tratti superano la doppia cifra, risaliamo il Colle Barbisone entrando nel Parco della Santissima passando non distanti dal Complesso Monumentale la Santissima. Quando l'asfalto termina ci troviamo di fronte ad un bivio e tenendoci a destra proseguiamo sempre in salita sul tratto cementato. Passando accanto a terrazzamenti, dove il vigneto la fa ancora da padrone, superiamo la bella casa e poco dopo iniziamo la discesa su un single track all'interno del bosco. In un punto siamo costretti a scendere di sella, per via di alcuni gradini, ma essendo il tratto molto breve vi risaliamo subito e raggiunto il bivio sulla sterrata  Strada del Dordaro  lo superiamo per proseguire, su una serie di tratturi, fino a raggiungere un bivio.

Siamo nel mezzo della campagna e proseguiamo nell'attraversamento dei vigneti passando accanto alla località Prevosto per deviare a destra ed arrivare al bivio di via Mariola. La sterrata, che prosegue a sinistra, va ad attraversare campi e tratti di vigneto per arrivare nei pressi di una casa dove giriamo a destra. Siamo entrati nel territorio comunale di Rodengo Saiano e seguendo sempre queste bellissime sterrate, sempre in leggera salita, ci portiamo alla rotonda di via Brescia. Alla nostra destra troviamo l'Abbazia di San Nicola (Sec. XI). Ci portiamo a destra sul vialetto alberato e raggiungiamo il piccolo piazzale davanti alla chiesa dove, ovviamente, scendiamo di sella per scattare qualche bella fotografia di ricordo. Purtroppo, come capita quasi sempre, le entrate sono tutte chiuse e dobbiamo accontentarci di vedere solo la parte esterna di questo bellissimo edificio. Si riparte, poco dopo, ritornando sulla strada asfaltata dove ci teniamo a destra per andare in direzione di un bivio. Lasciamo la trafficata arteria per proseguire su questo tratto, meno seguito dalle auto, che ci conduce al basso sottopasso della  SP19 . Una volta superato, seguendo sempre la strada principale, ci riportiamo su via Brescia. Girando a destra raggiungiamo la rotonda e prendiamo la prima uscita a destra per iniziare un breve tratto in salita su via Ponte Cingoli.

Superiamo la piccola piazza Vighenzi, che troviamo alla nostra sinistra, e proseguendo arriviamo alla traversa a sinistra di via Santo Stefano. La imbocchiamo e con una breve discesa arriviamo ad un bivio. Tenendoci a sinistra andiamo in direzione del parcheggio e proseguiamo sulla strada sterrata che passa nel mezzo del Parco del Frantoio ed iniziamo a seguire questo tratto fuoristrada che passa a fianco delle sponde del torrente Gandovere. La sterrata, poi, lascia il posto alla stretta stradina asfaltata che arriva all'incrocio con via Valzina dove giriamo a sinistra. Raggiunto l'incrocio con la  SP46  , la attraversiamo con cautela, e ci portiamo in località Corneto dove, poco più avanti, troviamo il muro di cinta di Villa Fenaroli. e ne seguiamo per un tratto superando anche il bellissimo cancello d'ingresso da dove si gode della bellezza dell'edificio che fa bella mostra davanti alla collina. Alla prima traversa giriamo a destra e proseguiamo tra i muri in pietra fino a superare alcuni ingressi, secondari, della villa e dopo la curva, a fianco di un vecchio portone in legno, fa bella mostra un bellissimo affresco della Madonna con Bambino. Poco più avanti lasciamo il fondo asfaltato ed a fianco di una casa imbocchiamo la sterrata che rimane per un bel tratto a fianco dei boschi del Monte Delma ed arriva alla località San Rocco.

Ultimo tratto in discesa tra muretti di pietra e vigneto dove raggiungiamo il bivio di via San Rocco. Girando a destra superiamo la scalinata che risale il Colle del Calvario per arrivare tra le case e al primo bivio ci teniamo a destra per procedere su via della Fame. Al bivio successivo giriamo a sinistra e andiamo a percorrere il breve rettilineo che arriva su via Casa San Giuseppe. Svolta a destra e dopo un breve tratto su fondo acciottolato imbocchiamo la stradina a fondo chiuso che arriva alla località Muraga. Lo strappetto, con il sentiero che entra nel bosco, non è facile dove la pendenza massima raggiunge la cifra con doppio zero. Fortunatamente sono all'incirca 300 m per cui lo sforzo, che comunque bisogna per forza fare, non è di lunga durata. La discesa successiva procede per un'altro tratto nel mezzo del bosco e arriva alle prime case della località Delma sulla stradina asfaltata di via Santa Marta. La seguiamo e raggiunto il bivio ci teniamo a sinistra per procedere a fianco di un grande vigneto. Il paesaggio rurale continua davanti a noi quando a destra prendiamo la stradina di via Sant'Antonio ed al bivio, dove c'è la casa con l'affresco, ci teniamo a sinistra e superiamo le vecchie case per arrivare al bivio di via Delma.

Ci teniamo a destra e proseguendo su questa strada, adesso un poco più larga andiamo ad attraversare la campagna passando nel mezzo di grandi pratoni coltivati e di case sparse. Raggiungiamo un'incrocio e girando a destra lasciamo, ancora una volta, l'asfalto e ci riportiamo su sterrato per andare ad attraversare un grande vigneto e raggiungiamo, tenendo la destra, la località Valenzano. Lasciamo la stradina sterrata per seguire a destra, al bivio, l'asfaltata che ci conduce nel centro storico di quest'altro bellissimo angolo delle terre di Franciacorta. Nel centro del paesino, un brevissimo tratto acciottolato ci porta a destra su via San Faustino che prosegue tra case e vigneti da dove, sempre in leggerissima salita, arriviamo al sottopasso della  SP510 . Una volta superato in breve tempo ci portiamo al bivio sulla  SP47  dove girando a sinistra andiamo a percorrerne solamente un brevissimo tratto all'immediata periferia di Camignone. Giriamo, infatti, a destra alla traversa di via Bettole e andiamo a seguire il lungo rettilineo che va a superare anche la piccola zona industriale per arrivare alla frazione Rogogne nel territorio comunale di Provaglio d'Iseo. Raggiunta la rotonda giriamo a sinistra ed andiamo a percorrere via Mons. L. Daffini e dopo alcune curve superiamo la piscina comunale mantenendoci sul tratto ciclo-pedonale.

Alla prima traversa a destra giriamo, (la stradina è quella che porta al piazzale del Camposanto) e svoltando, poi, subito a sinistra prendiamo un'altra stradina a sinistra, sterrata, che con un breve vialetto a fianco di cipressi ci fa arrivare ad un parcheggio. Ritornati quindi su asfalto procediamo in direzione della rotonda nel mezzo della case della piccola frazione Fantecolo. Girando a destra ci portiamo su via del Dosso e andiamo a percorrerne l'intero rettilineo fino al bivio. Giriamo a sinistra e dopo un brevissimo tratto di via G. Rossa giriamo a destra ed iniziamo la salita su strada sterrata passa prima a fianco della Chiesetta degli Alpini. Entriamo nel bosco e raggiunta una radura la salita è quasi terminata ed iniziamo a questo punto la discesa verso la prima periferia di Provaglio d'Iseo. Dopo un breve tratto che attraversa i campi arriviamo ad un bivio sterrato e tenendoci a destra andiamo in direzione di Cascina Rossano dove la stradina diventa asfaltata. Alla rotonda ci teniamo a sinistra e proseguiamo poi diritto su questa strada dove il traffico, adesso, c'è, eccome... Alla rotonda successiva proseguiamo diritto ed andiamo a percorrere questo lunghissimo rettilineo, tenendoci sul largo tratto ciclo-pedonale e ci portiamo dopo aver superato alcune rotonde verso la periferia della cittadina e raggiungiamo il Monastero di San Pietro in Lamosa.

Non è possibile, passando da queste parti, non fermarsi in questo luogo incantevole che è visitabile e contiene all'interno della Chiesa affreschi sulla Vita di Gesù che sono databili intorno al XVI Sec. E' possibile vedere, dal piccolo piazzale rialzato su uno sperone roccioso, il bellissimo scorcio della parte paludosa della Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino. Il tempo è però tiranno e dopo aver scattato qualche bella fotografia del gruppo e degli interni si riparte. Riprendiamo la strada asfaltata e ci teniamo a sinistra per portarci in direzione del sottopasso ferroviario percorrendo la provinciale  SPXI . Lasciamo la strada asfaltata quando raggiungiamo, a sinistra, uno slargo sterrato con un sottopasso e girando ci portiamo sugli sterrati delle Torbiere. E' solo un breve assaggio perchè la stradina termina davanti ad un ristorante e siamo costretti a riprendere la provinciale ma 300 metri dopo la lasciamo nuovamente per seguire a sinistra il  Percorso Pedonale Nord  che con un bel tracciato aggira un gran bel tratto delle torbiere. Ne usciamo quando arriviamo nei pressi della rotonda in località Ciochet per tenerci a destra e girare poi a destra alla prima traversa immettendoci sul  Sentiero OG03 - Ciclovia dell'Oglio  che seguendo via Colombera ci conduce a Iseo.  Raggiunte le sponde del lago d'Iseo è doverosa una fermata e dopo qualche scatto fotografico si riparte seguendo in questo tratto, a ritroso, la stessa strada percorsa in precedenza. 

Raggiunta nuovamente la grande rotonda del Ciochet ci riportiamo, tenendoci a sinistra, sugli sterrati e sui sentieri all'interno della Riserva rimanendo sempre sul Percorso iniziale. Superiamo una serie di bivii e di incroci sterrati poi all'ultimo bivio giriamo a destra e raggiungiamo poco dopo l'incrocio con la provinciale nei pressi di uno svincolo. Procediamo diritto e seguendo via Vecchia arriviamo a ridosso della prima traversa a sinistra e giriamo per immetterci sulla sterrata via Gas. La stradina va ad attraversare i prati raggiungendo, per un tratto, anche il fianco di un vigneto. Superiamo la recinzione di un'allevamento ritrovando poco dopo l'asfalto e dopo alcuni capannoni alla nostra sinistra ed alcune case arriviamo al bivio di via Fornaci nella zona Artigianale di Corte Franca. Svoltiamo a sinistra e poi a destra per portarci su via degli Spinosi che sempre in leggera salita ci conduce alla prima periferia della cittadina. Al bivio di via Malpensa giriamo a destra e seguiamo la stradina sterrata che va ad attraversare il vigneto arrivando sull'asfaltata via Casella. Raggiunto il bivio di via Don Minzoni giriamo a sinistra e al bivio con via Sant'Afra a destra per arrivare all'incrocio. Prendiamo a sinistra la stradina che passa accanto al muro di cinta di una grande villa e raggiungiamo, al termine, un bivio sterrato dove proseguiamo diritto.      

Attraversiamo un'altro grande vigneto iniziando l'ultima salita, impegnativa della giornata, che ci conduce con una serie di curve alla periferia di Nigoline Bonomelli sulla stradina di via Madonna. Superiamo le barriere, che delimitano l'accesso ai mezzi a motore, procedendo su questo tratto di strada che arriva all'incrocio con via Sant'Eufemia. Il fondo acciottolato della stradina, in salita, ci fa arrivare ai tornanti che sono leggermente impegnativi e che ci conducono a fianco della Chiesa di Sant'Eufemia (Sec. VIII). La strada procede ancora in salita per qualche decina di metri poi scollinando iniziamo la discesa, su fondo sterrato, che passando all'interno di un bellissimo paesaggio tra vigneti boschi e prati ci conduce alla periferia di Adro. Seguiamo via Cave, che dopo una casa colonica diventa asfaltata, per arrivare al bivio dove proseguendo diritto ci portiamo su via F.lli Cairoli. Raggiungiamo, seguendo questo lungo rettilineo, il centro del paese e passiamo a fianco alla Chiesa di San Giovanni Battista. Prendiamo a sinistra via Cavour e seguendo la stretta stradina ci portiamo alla rotonda sulla  SPXII  che attraversiamo per imboccare davanti a noi via G. Marconi. In rettilineo arriviamo ad un bivio dove tenendoci a sinistra ci portiamo su via Zocco e dopo aver superato il grande capannone industriale prendiamo a sinistra la stradina di via per Erbusco. Ci portiamo fino al parcheggio, con la sbarra, e giriamo a destra sulla sterrata che passa tra i capannoni e alcuni pratoni per deviare, al bivio, a sinistra e raggiungere il piccolo ponte che attraversa il Rio Medolo. Giriamo subito a destra ed andiamo a percorrere la sterrata che prosegue nel mezzo dei campi passando non distante da Cascina Carretto.

Raggiunto il bivio su via Dalino proseguiamo diritto e superiamo il ponte della  A4  per arrivare alla periferia di Zocco. ed al bivio tenendoci a sinistra raggiungiamo quello successivo dove procediamo ancora a sinistra. La stretta stradina arriva a fianco di una bella Cappella e termina nel parcheggio sterrato dove tenendoci a sinistra andiamo ad immetterci in un'altro sterrato che passa tra vigneti e campi ed arriva all'incrocio con la  SP70 .  La attraversiamo e andiamo in direzione, leggermente a sinistra, della cascina dove girando a destra ci portiamo all'interno del cortile. Tenendoci ancora a sinistra imbocchiamo un'altra sterrata che passa non molto distante dal capannone. Al primo bivio giriamo a destra ed attraversando un'altro grande vigneto ci portiamo a ridosso del Monte Orfano dove deviamo a destra per arrivare alla piccola contrada Spina. Andiamo a seguire via Manzoni che arriva all'incrocio con la  SP17  e attraversandola proseguiamo in questo contesto rurale superando vecchie cascine, oramai abbandonate e una vecchia villa con annesso Oratorio prima di arrivare al bivio di via Noce. Stradine queste dove il traffico è per lo più assente e che ci permette quindi di rimanere tranquilli e di ammirare anche il paesaggio circostante. Al bivio giriamo a sinistra e seguiamo la strada asfaltata fino a superare alcuni capannoni industriali e quindi la rotonda che percorriamo per prendere la quarta uscita che ci porta in località Cascina Colombera.

La stretta stradina raggiunge alcune case e dopo qualche curva ci riporta su un rettilineo che termina al bivio con via Albarello. Svolta a destra e poco più avanti andiamo a superare il ponte sulla  SP469  ed arriviamo ad un bivio. Proseguendo diritto su quest'altra stretta stradina di via Attiraglio arriviamo al sottopasso ferroviario ed arriviamo al bivio su via Caduti nelle Missioni di Pace alla prima periferia di Palazzolo sull'Oglio. La attraversiamo per proseguire sul rettilineo fino alla traversa di via T. Omboni dove girando a destra arriviamo al bivio con via Ponte Fusia. Svoltiamo a sinistra ed alla prima traversa a destra andiamo a percorrere un'altro tratto rettilineo che ci conduce all'incrocio con via Lagorio. La attraversiamo e ci portiamo poi a sinistra a fianco della scalinata per arrivare all'incrocio dove giriamo a destra per percorrere il breve tratto di via G. Marconi dove raggiungiamo la stazione ferroviaria e dove terminiamo questa nostra bella ed intensa avventura che ci ha fatto divertire in tutti i modi possibili.

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