Laghi di Pusiano - Segrino - Oasi di Baggero in mtb
02/06/2021 - Laghi di Pusiano e Segrino e Oasi di Baggero in MTB
Album fotografico
Distance: 39 km - 627 m Ascent - 631 m Descent
Nuovo punto di partenza/arrivo, raggiungibile in auto, per uno dei tracciati che ci permette di migrare su alcuni laghi della Brianza, troppo distanti dai nostri, soliti, itinerari se dovessimo raggiungerli in MTB. La giornata calda, quanto basta per non farci sudare, ci permette di procedere su terreni asciutti per l'intera durata del percorso.
NOTE IMPORTANTI: Per partecipare alle nostre escursioni, in questo periodo di probabile
contagio da COVID-19, è OBBLIGATORIO che ciascun componente del gruppo sia dotato di mascherina che
dovrà essere indossata nei momenti di pausa e all'interno di eventuali
locali o sui mezzi pubblici. E' altresì utile mantenere sempre le giuste
distanze sia durante i trasferimenti che durante le soste.
Indicazioni Tracciato |
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Partenza da: |
Arrivo a: |
Rogeno (LC) |
Rogeno (LC) |
Frazione Casletto - Via Vittorio Emanuele - Parcheggio |
Frazione Casletto - Via Vittorio Emanuele -
Parcheggio |
Raggiungibile con: |
AUTO/MTB |
E' da Rogeno e più precisamente dalla frazione Casletto che inizia questa nuova avventura nella festa del 2 giugno in cui si celebra, in Italia, la Festa della Repubblica. Si parte dal parcheggio di via Vittorio Emanuele da dove uscendo prendiamo a destra questa stradina e andiamo a percorrerne poco meno di 200 m per girare a sinistra, a tratti sterrata, di via al Lago. Arriviamo al sottopasso della SP47 e lo superiamo per tenerci a sinistra ed iniziare il primo sentiero della giornata all'interno del bosco che si trova a pochi metri dalle sponde del Lago di Pusiano. Ad uno dei primi bivii giriamo a destra per scendere direttamente al livello dell'acqua ma la soluzione si complica un poco perchè c'è un piccolo salto da fare e con le nostre mtb non possiamo certamente azzardarlo. Scendiamo quindi di sella e con un poco di portage superiamo questo piccolo ostacolo. Una volta arrivati sulla sterrata che corre in riva al lago prendiamo a destra e percorrendone un breve tratto superiamo la Punta del Corno, una piccola penisola, che entra per qualche decina di metri nel mezzo del lago.
Superate le ultime case arriviamo a ridosso del Parco del Roccolo e proseguiamo sulla sterrata che gli corre a fianco. Dopo la curva a destra le pendenze cambiano e la salita diventa leggermente più dura ma, fortunatamente, sono solo poche centinaia di metri. Siamo arrivati nella parte media del Monte Cornizzolo. Superiamo le vecchie strutture della cava e della miniera e proseguiamo a destra raggiungendo con uno strappo la strada asfaltata di via Trento. Ci teniamo a sinistra e iniziamo una breve discesa che dopo due curve termina perchè lasciamo l'asfalto e scendendo di sella procediamo sui gradini che scendono sull'acciottolato percorso della via Crucis che sale da Pusiano e raggiunge il Santuario della Madonna della Neve non molto distante da dove siamo noi. Un leggero portage per arrivare alla curva, visto la pendenza di questa stradina, poi si risale in sella e arrivati alla Croce in Legno proseguiamo diritto sul sentiero che passa accanto ad alcuni siti delle vecchia miniera e andiamo a superare, più avanti, le rocce che fanno parte del guado del torrente Campora.
Portage anche qui, ma sono solo una decina di metri, e ritornati in sella ci impegniamo nuovamente in una bella salita a fondo leggermente sassoso su uno stretto sentiero che passa vicino al B&B. La discesa che ne segue ci riporta su una sterrata ed anche qui una bella salita, da cui però godiamo di un paesaggio stupendo sui laghi e sulla pianura ci fa presto dimenticare la fatica che stiamo facendo. Come sempre dopo una salita viene automatica la discesa e sempre in fuoristrada ci avviciniamo alle case di Eupilio raggiungendo prima il Camposanto. Percorriamo via Ceresuola fino al bivio e giriamo a destra su via IV Novembre per passare nel mezzo del centro storico della frazione Mariaga. Al bivio ci teniamo a destra e percorriamo la stradina di via G. Torti passando davanti alla Chiesa di San Martino nell'altra frazione Carella. Giriamo a sinistra su via Sant'Eurosia e tra vecchie stradine imbocchiamo via Cornizzolo che raggiunge l'incrocio con via Ghislanzoni.
Davanti a noi, tra un cancello ed una siepe, parte un sentierino in cui ci infiliamo e in leggera discesa arriviamo, dopo la curva a sinistra, sulla stradina di via Casnaglio che passa accanto ad un vecchio cortile ed arriva ad una, bellissima, vecchia porta di accesso con arco in pietra. Uscendo giriamo a destra e andiamo a percorrere il rettilineo di via del Conte che raggiunge in discesa il bivio di viale dei Combattenti. Tenendoci a destra andiamo a percorrere questo lungo rettilineo e andiamo a superare la sbarra che determina lo sbarramento al passaggio delle auto sul tratto ciclo-pedonale che passa accanto alle verdi acque del Lago del Segrino. Seguendone le sponde arriviamo al bivio con la SP41 e svoltiamo a destra per metterci sulla parte ciclo-pedonale della provinciale e raggiungiamo la rotonda. Prendiamo la seconda uscita e iniziamo la salita su via F. Tosi e dopo la curva raggiungiamo il bivio con via Don L. Macchi. Ci teniamo a sinistra e percorrendone il rettilineo, sempre in leggera salita, arriviamo al bivio con via A. Grandi dove giriamo a sinistra. Il rettilineo che andiamo a percorrere è costantemente in salita ed anche se le pendenze non sono eccessive un pò di fatica la si fa.
Raggiunta la sbarra proseguiamo poi su sterrato rimanendo a ridosso del bosco. Alla nostra destra la Vallassina con la piana di Canzo dove scorre il fiume Lambro e le pendici del Monte Barzaghino. Poco dopo entriamo all'interno del bosco e attraversandolo arriviamo al punto più elevato dell'escursione odierna. Un breve tratto in falsopiano ci fa arrivare ad un bivio dove la strada asfaltata termina in corrispondenza di alcuni capannoni ma noi giriamo a destra e ritorniamo su un bellissimo tratto sterrato che entra nel Bosco della Gualdera e con belle curve e passaggi molto facili ci fa arrivare al bivio di via Cascina Emilia. Tenendoci a sinistra andiamo a percorrere questa bellissima stradina che passa in un bellissimo tratto della Valle. Raggiunto il bivio procediamo diritto ed iniziamo la salita a tornanti che passa prima accanto alla Chiesa di San Rocco entrando tra le case di Castelmarte. Salita che prosegue fino a quando non arriviamo alla traversa di via Sasso del Numero, alla nostra sinistra. Giriamo e tenendoci a destra ci portiamo a ridosso delle sbarre che delimitano il passaggio su via Crocetta e una volta superate in discesa arriviamo al bivio con via A. Manzoni.
La attraversiamo e andiamo a percorrere un'altro bellissimo tratto sterrato che ci permette di aggirare Proserpio per portarci alla prima periferia di Erba entrando nella frazione San Bernardino ritrovando la strada asfaltata. Superiamo il piccolo Oratorio di San Bernardino e ci portiamo su via A. Manzoni che andiamo a percorrere fin quando alla nostra destra troviamo una vecchia casa ed una stradina in leggera salita che pare entrare nel cortile. Svoltiamo e andiamo a percorrere un sentiero che supera le case e accanto ad una recinzione e nel mezzo del boschetto arriva al bivio con via Isonzo. Procediamo diritto e superato il marmo del marciapiede iniziamo la discesa su gradoni (si fa tranquillamente in sella) ed entriamo poco dopo in una stretta stradina che passa nel mezzo di alcuni muri in parte cementati ed arriva ai gradini (questa volta dobbiamo scendere di sella) che risaliamo per arrivare su via Marco d'Oggiono. Raggiunto il bivio con via XXIV Maggio giriamo a sinistra e alla prima traversa a destra per arrivare fino al termine delle strada asfaltata e deviare poi a sinistra sul sentiero (scomparso) che raggiunge via G. Verdi. Al bivio con via Marconi giriamo a destra ed al successivo a sinistra, perchè per non farci mancare niente andiamo ad affrontare lo strappo che passa accanto alle vecchie case della frazione Arcellasco.
La discesa successiva la prendiamo alla traversa di via Brugora e procediamo sul rettilineo fino ad arrivare al bivio con via XXIV Maggio. Curva a destra e poi ancora a destra per percorrere il rettifilo di via A. Stoppani che raggiunge, dopo la curva, via G. Marconi. La andiamo a percorrere e superiamo le due rotonde per portarci oltre il ponte sulla ferrovia dove all'altra rotonda giriamo a sinistra per imboccare via G. Leopardi. Con il rettilineo raggiungiamo il bivio con la SS41 e girando a destra ne andiamo a percorrere solamente pochi metri per girare alla traversa, a sinistra, di viale Magni. Rettilineo fino al bivio di via Majnoni dove svoltiamo a destra per lasciarla subito e girare a sinistra su via Carpani. Stradina che ci conduce a piazza Torre davanti alla porta di entrata dell'antico Borgo Medioevale di Villincino. Prendiamo a sinistra la stradina che va ad attraversare il cortile di una casa e uscendone dalla parte opposta raggiungiamo via C. Porta. Curva a destra e alla prima traversa a sinistra imboccando via C. Battisti che con un breve rettilineo ci porta ad un'incrocio. Giriamo a sinistra su via G. Torti e dopo aver raggiunto il bivio con via San Maurizio giriamo a sinistra. Percorriamo adesso via Monte Bolettone e raggiunta la grande rotonda prendiamo la seconda uscita e ci portiamo su via Comana Lunga. Quando il rettilineo termina prendiamo a sinistra la sterrata che ci porta sulla Ciclopedonale Monza-Erba.
Il tratturo che va ad attraversare i campi arriva a un bivio di sterrate e tenendoci a sinistra raggiungiamo la periferia della zona industriale su via L. Manara. Giriamo a destra e superato il famoso ristorante arriviamo al bivio del Canile dove giriamo a sinistra. Ancora sterrato e tratturo per arrivare ad un'altro bivio dove ci teniamo a destra per proseguire poi sul rettilineo che corre a fianco della roggia. Raggiunto il ponte giriamo a sinistra e attraversiamo il piccolo corso d'acqua per andare a percorrere l'ultimo tratto sterrato che arriva a ridosso della ferrovia e devia poi a destra per raggiungere la periferia di Merone. Percorriamo via Buerga e ci portiamo al bivio dove svoltiamo a sinistra su via Don C. Moranzoni. Andiamo a superare il sottopasso della SP41 e arrivati al bivio giriamo a sinistra e percorriamo via A. Volta. Raggiunto il passaggio a livello lo superiamo e alla prima traversa giriamo a sinistra per seguire via A. Diaz. La lasciamo alla traversa di via G. Verdi e girando a destra raggiungiamo il bivio con via B. Croce. Ancora a destra per arrivare al sottopasso ferroviario e una volta superato iniziamo la bella salita su via E. Fermi che raggiunge la rotonda.
Proseguiamo diritto su via S. Gerolamo Emiliani e andiamo a superare la Stazione di Merone e percorriamo un tratto del rettilineo. All'incrocio giriamo a destra e iniziamo subito la salita che su via Cava Marna va a superare il passaggio a livello e passa poi a fianco delle vecchie strutture del cementificio. Raggiunto il culmine dello strappo al bivio di via Fiume ci teniamo a sinistra e rientriamo per un breve tratto sulla ciclabile Monza-Erba che ridiventa poco dopo sterrata e va a superare il ponte sulla Linea ferroviaria Como-Lecco. La leggera discesa che troviamo dopo la curva ci fa arrivare ad un bivio dove proseguendo diritto entriamo all'interno del confine dell'Oasi di Baggero. La vista è subito fantastica sul Lago Nord e dopo una breve salita e relativa discesa, con superamento del ponte sulla Roggia Cavolto, anche sul Lago Sud. Salite e discese non mancano ma in questo tratto è sempre meglio ricordarsi che siamo all'interno di un'oasi e che non ci siamo solo noi ma anche altri ciclisti o passanti hanno l'opportunità di passare, per cui è d'obbligo tenere la giusta velocità per non mettere a repentaglio la nostra e l'altrui salute.
Ultimo tratto in discesa che ci fa uscire direttamente sull'asfaltata via C. Battisti alle porte della piccola frazione Baggero. Svolta a sinistra e poi subito a destra per imboccare via G. Mazzini che procede fino a superare il ponte sul fiume Lambro in zona dei Mulini ed entrati nella piazzetta ci dirigiamo verso l'uscita che avviene superando una transenna. Ritornati su sterrato andiamo a percorrere un tratto di strada bianca e la lasciamo quando a sinistra ci portiamo sul sentiero che entra all'interno del boschetto. Il bellissimo tratto che stiamo percorrendo per qualche centinaia di metri corre tra due corsi d'acqua, a sinistra il fiume Lambro e a destra il suo affluente, il torrente Bevera. Il bel sentiero che attraversa il boschetto è sempre in leggera salita e regala un passaggio davvero divertente che arriva ad un bivio su una bella sterrata. Ne percorriamo solamente una ventina di metri e poi ci portiamo a sinistra per attraversare un pratone e successivamente rientrare nel bosco. Con uno strappetto ne usciamo e superata la sbarra ci portiamo sulla sterrata via Boscaccio per raggiungere le prime case della frazione Maglio.
Manca ormai poco al termine della nostra avventura odierna e raggiunta l'asfaltata via Salvo D'Acquisto giriamo a destra e dopo qualche curva arriviamo alla traversa sterrata che parte a destra dopo la sbarra. Giriamo e andiamo a percorrere i bellissimi tratturi che aggirano la collinetta dove troviamo, sulla sommità, Cascina Maggiolino. Seguendo la pista sterrata raggiungiamo un primo bivio e ci teniamo a sinistra per procedere sempre nel mezzo dei campi fino a superare, ancora a sinistra, un'altro bivio. Il rettilineo seguente, sterrato, ci conduce nuovamente al bivio con via S. D'Acquisto e girando a sinistra ci riportiamo verso l'ingresso del sentiero che abbiamo percorso in precedenza. Giriamo però a destra una decina di metri prima per imboccare un single track che attraversa prima un pratone e raggiunge poi il boschetto rimanendo però all'esterno. Ci congiungiamo poco dopo con un'altro tratturo che riparte attraversando i campi e arrivati al bivio dei sentieri giriamo a destra e proseguiamo su un single track che arriva poi ad immettersi nel boschetto. Anche questo bellissimo tratto arriva poi ad un bivio che prendiamo a sinistra per superare il ponticello che attraversa la linea ferroviaria portandoci poi alla prima periferia di Casletto dove prendiamo a destra via G. Mazzini. Il lungo rettilineo termina ad uno slargo a fianco di un capannone e raggiunge poi il bivio con via Vittorio Emanuele dove girando a sinistra ritorniamo al punto di partenza iniziale.
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