Valle Lambro e Parco delle Groane
25/06/2020 - Valle Lambro e Parco delle Groane
Album fotografico
Distance: 60 km - 780 m Ascent - 780 m Descent
Partiamo con qualche minuto di anticipo da viale Martiri della Libertà a Lissone e ci dirigiamo verso Canonica Lambro dove c'è il secondo luogo di ritrovo andando ad attraversare la frazione Bareggia e raggiunto Macherio andiamo ad attraversare il passaggio a livello su via Trento e Trieste e seguendo, poi, via Lambro con le ultime curve eccoci arrivati al piazzale della Stazione di Macherio-Canonica. Dopo un buon caffè che ci concediamo, prima dell'effettiva partenza, riempite le borracce con dell'ottima acqua fresca si parte. La direzione e in discesa su via Lambro dove davanti al parcheggio giriamo a sinistra per portarci sulla Ciclo-Pedonale Monza-Erba che seguiamo fino a raggiungere la frazione Ponte. Usciti dal parcheggio ci portiamo per poche centinaia di metri, a destra, sulla SP135 che lasciamo subito dopo alla traversa di via G. Casati. Subito dopo la strettoia giriamo a sinistra e passiamo davanti alla bella Chiesa di Sant'Antonio da Padova ed andiamo a percorrere il primo strappo della giornata sulla stradina che evita i tornanti.
Raggiunto il bivio ci teniamo a sinistra e sempre in salita arriviamo a Rancate superando il Santuario di Santa Maria Assunta. Seguiamo via G. Susani e con il rettilineo, in salita, arriviamo a pochi metri da Cascina Boffalora. Deviazione a sinistra per aggirarla e con il sentiero che prosegue a destra raggiungiamo il piccolo ponte ferroviario che attraversa la linea Monza-Oggiono-Lecco. Lo superiamo e ci portiamo a sinistra seguendo adesso la sterrata che raggiunge un bivio. Giriamo a destra e poco più avanti giriamo a sinistra portandoci sulla sterrata via dei Ronchi. Leggera salita e poi una breve discesa fino a ritrovare la strada asfaltata che raggiunge l'incrocio con via F. Lovati a Calò. Girando a destra ne percorriamo poco meno di 100 m e giriamo a sinistra su via L. Pessina portandoci tra le strette stradine del paese che ci danno modo di evitare tratti di strada trafficati dalle auto.
Seguiamo poi a sinistra via P. Ferrerio ed in sequenza via Santi Vitale e Agricola e via N. Sauro prima di arrivare a destra ad imboccare via dei Tigli che ci conduce alla rotonda. Girando a sinistra percorriamo via G. Leopardi e con il rettilineo raggiungiamo il semaforo all'incrocio con la SP6 . La attraversiamo e ci portiamo a Villa Raverio seguendo la stradina in senso unico di via G. Matteotti. Proseguendo sempre diritto arriviamo a fianco del piccolo parchetto e del parcheggio e tenendoci a sinistra imbocchiamo via Sirtori che ci fa superare il passaggio a livello. Subito dopo ci teniamo a sinistra per portarci su via G. Mazzini che in leggera discesa raggiunge l'incrocio con la SP112 . Girando a destra ne percorriamo poco meno di 100 m e deviamo a sinistra imboccando via S. Pellico che ci conduce alle prime case di Vergo-Zoccorino. Raggiunto l'incrocio con via Sant'Ambrogio giriamo a destra e alla traversa di via P. Mascagni a sinistra ed in discesa arriviamo all'incrocio con via Isonzo.
La attraversiamo e ci portiamo su via A. Baj per arrivare fino a fianco dei paletti che delimitano il passaggio dei mezzi motorizzati e girando a destra, li superiamo, per immetterci nel sentiero che in leggera salita entra nel bosco e aggira la recinzione di Villa Beldosso. Raggiunto il bivio ci teniamo a destra e iniziamo il brevissimo strappo dell'altro sentiero che adesso aggira il parco della Fondazione Rossini e raggiunge poco più avanti il piccolo borgo di Simonte. Superiamo le poche case e giriamo a sinistra sulla stradina sterrata che con una breve salita e la successiva discesa ci porta alla zona residenziale di Briosco. Percorriamo via Pordoi e arrivati all'incrocio con via Tonale giriamo a destra e raggiunta la rotonda attraversiamo via Meyer e ci portiamo su via delle Azalee dove al bivio giriamo a destra per proseguire in discesa su via Lombardi. Raggiunto l'incrocio con la SP155 giriamo a sinistra e dopo un breve tratto in rettilineo giriamo a destra su via Magellano per arrivare a fianco del centro sportivo. Superiamo Cascina Foppa e Cascina Biula e ci portiamo sul sentiero che in leggera salita ci fa arrivare nel Bosco della Gagiada.
Seguendo i sentieri, che conosciamo benissimo, aggiriamo i guadi e con una serie di bellissimi e stretti passaggi tra le piante arriviamo in discesa nella valletta del Rio Bevera che attraversiamo sul piccolo ponticello in legno. Risaliti sulla sterrata ci teniamo a sinistra ed andiamo a superare il sottopasso della SS36 ed arriviamo alla frazione Fornace. All'incrocio con via XI Febbraio giriamo a destra e andiamo a percorrere il lungo rettilineo che ci porta alla frazione Fornacetta di Inverigo. All'incrocio giriamo a sinistra e superato il piccolo Tempietto di San Mauro prendiamo a destra la sterrata che va in direzione della Diga delle Fornaci. Terminiamo il tratto sterrato e arriviamo ad incrociare via Fornacetta dove giriamo a destra ed iniziamo la salita che arriva a fianco del Camposanto. Subito dopo giriamo a destra e ci portiamo sulla stradina sterrata che sempre in salita arriva a Villa Romanò. Ritrovata il fondo asfaltato sull'ultimo tratto, quello più impegnativo, arriviamo all'incrocio con via Piave e girando a sinistra percorriamo il breve rettilineo che arriva a sua volta ad incrociare via V. Emanuele.
Alla prima traversa giriamo a sinistra e percorriamo la leggera salita, a sinistra, di via Sandro Pertini e raggiunta la rotonda ci teniamo a destra e imbocchiamo via Don L. Sturzo che in leggera salita ci porta direttamente sul sentire che risale verso la piccola frazione Isola Bella Freddo nel territorio comunale di Arosio. Al termine della stradina, adesso leggermente in discesa, incrociamo via Urbano III dove giriamo a sinistra e seguendo la stradina, che affianca la Linea ferroviaria Milano-Asso e deviando poi a sinistra risale leggermente affiancando per un tratto la SP41 . Seguendo la stradina, priva quasi del tutto di auto, prendiamo la prima traversa a destra di via Resegone e ci portiamo a Romanò Brianza e raggiungiamo l'incrocio con via V. Veneto. Girando a destra ci portiamo alla rotonda e attraversiamo, con cautela, la provinciale per arrivare ad un'altro incrocio dove proseguiamo ancora diritto su via F. Corridoni.
Una breve discesa ci fa superare un'altro passaggio a livello e appena passato i binari giriamo a destra per seguire la stradina che diventando sterrata ci permette di aggirare dei capannoni e di arrivare sulla stradina asfaltata di via della Pineta. All'incrocio giriamo a destra ed iniziamo la salita su via Dante Alighieri e successivamente su via Roma entrando nella frazione Cremnago. Lasciamo la strada asfaltata quando a destra troviamo la stretta stradina di via Cascina Immacolata e raggiunto il bivio giriamo a sinistra e sempre su stradina proseguiamo su via A. Moro. Superato un grande capannone industriale ci portiamo all'incrocio con via Montesanto e attraversandola ci portiamo su, un'altra, stradina quella di via Cascina Alpetto che con un'improvviso strappetto raggiunge l'incrocio con via A. Stoppani. Non è finita perchè girando a destra proseguiamo ancora in salita su via Fiume, ma le pendenze adesso diminuiscono. Tutte queste stradine sono senza traffico automobilistico e così ci godiamo anche questi passaggi all'interno della zona residenziale.
Un attimo di pausa per un sorso d'acqua e ripartiamo a sinistra seguendo il rettilineo su via Montello. Poco dopo entriamo a Lurago d'Erba in località Careggia. Poco più avanti siamo costretti a girare a destra per via del cartello che segnala il divieto di accesso e seguendo via U. Maddalena e prediamo poi la prima a sinistra per percorrere la leggera salita di via B. Colombo. Arrivati all'incrocio siamo a fianco della bella facciata bianca della Chiesa di Santo Stefano e girando a sinistra raggiungiamo l'incrocio con via Camerlata. Giriamo a destra e poi ancora a destra su via A. Diaz. Anche se la strada prosegue in salita adesso le pendenze sono quasi nulle e poco dopo iniziamo la discesa verso la rotonda dove proseguiamo diritto per un breve tratto di via Madonnina e poi giriamo a sinistra su via Pioppete. Raggiunta la seconda traversa, dove troviamo la lavagna che indica il PLIS Zocc del Peric giriamo e iniziamo un'altro tratto sterrato che in leggera discesa ci porta ad attraversare dei grandi pratoni e raggiunto il bosco dobbiamo iniziare un'altro tratto in salita per arrivare a Fabbrica Durini.
Dal basso già si intravede la struttura di Castello Durini con la torre a destra ed il corpo centrale della Villa nel contesto di un bellissimo paesaggio. Risalita la piccola rampa che arriva tra alcune villette seguendo via Monte Rosa arriviamo all'incrocio con la SP40 e girando a sinistra ne percorriamo solo una decina di metri per girare a destra su via A. Volta. La breve discesa che segue dopo un paio di curve ci conduce davanti alla vecchia cascina abbandonata dove scendiamo di sella per superare a sinistra la sbarra che ci riporta su un sentiero. Riprendiamo la nostra escursione con le gomme delle nostre mtb che solcano un piccolo single trail quasi scomparso e poco più avanti ritroviamo il tratturo che devia a destra e ci porta all'interno del bosco. In questo bellissimo tratto tra gli alberi si raggiunge poi un bivio dove giriamo a destra ed iniziamo la salita sterrata che raggiunge il ponte sulla Linea ferroviaria Como-Lecco. Lo superiamo e girando a destra andiamo a proseguire la nostra marcia sempre su sterrato ed usciti dal piccolo boschetto ci ritroviamo in un'altro dei bellissimi luoghi della Brianza dove il paesaggio è davvero eccezionale. Con alla nostra destra il Castello e le colline, una strada bianca e steccati che ci accompagnano da entrambi lati della sterrata siamo a livelli di tanti altri molto più rinomati e che qualche volta sono anche deludenti.
Siamo alla periferia di Alzate Brianza ed arrivati all'incrocio con via Girola giriamo a sinistra e raggiunto il bivio giriamo a sinistra su via della Noce e percorriamo la stradina all'inizio asfaltata che diventa poi sterrata. Superiamo le case e poco dopo prendiamo a destra il single trail che attraversa il boschetto e attraversandolo prendiamo una leggera velocità fino a raggiungere l'incrocio con la SP39 . Giriamo a destra e ci dirigiamo in rettilineo verso il Santuario della Beata Vergine di Rogoredo. La fermata è obbligatoria e una visita all'interno non può mancare quando si passa da queste parti. Qualche bella foto ricordo e dopo aver fatto rifornimento alla fontanella dell'acqua che troviamo a sinistra si riparte. Usciamo dal piazzale tenendoci a sinistra e raggiunto l'asfaltata via per Cantù giriamo a sinistra e poi ancora a sinistra per riportarci nuovamente su sterrato e procedere poi su sentiero entrando in fondo nel bosco. Il bel sentiero che lo attraversa passa poco più avanti a fianco della linea ferroviaria e quando termina siamo a fianco del passaggio a livello. Giriamo a destra e ancora a destra per imboccare la stradina di via del Roccolo che lasciamo quando a sinistra prendiamo la sterrata che entra nuovamente all'interno del bosco.
Lasciamo a questo punto Alzate Brianza e ci portiamo nella Valletta di Brenna all'interno del Parco delle Groane (Ex parco Brughiera) e seguiamo il sentiero che corre a fianco alle rive del fosso. Ne percorriamo un lungo tratto e arrivati all'altezza del guado giriamo a sinistra e ci impegniamo nella risalita su sterrato verso il paese. Lo raggiungiamo dopo aver sofferto con l'ultimo strappo, fortunatamente su asfalto, che raggiunge via Vallone. All'incrocio proseguiamo diritto su via G. Garibaldi e raggiunto quello successivo sulla SP39 ci troviamo davanti la Chiesa di San Gaetano. Giriamo a sinistra e alla prima traversa a destra seguendo via Venezia che poco più avanti termina per farci imboccare a sinistra il sentiero che con un leggero saliscendi ci porta poi in discesa al bivio di una sterrata. Prendendo a destra, sempre in leggera discesa, raggiungiamo poi l'incrocio con via Valsorda e la attraversiamo per riportarci nuovamente su sterrato seguendo un'altro bel sentiero che poco più avanti ci fa entrare nella Riserva Naturale della Fontana del Guercio. Passiamo accanto al Fontanile Testa del Nan (Un fontanile è composto da una parte prossima all’uscita dell’acqua dal suolo o dalla roccia, detta “testa del fontanile” o “tazza sorgentizia”, la cui caratteristica è quella di avere una temperatura costante durante tutto l’anno).
Usciamo dal bosco e raggiungiamo il trivio dove superati i paletti e le catene, che non consentono l'entrata ai mezzi a motore, andiamo a percorrere un'altra bella sterrata che deviando poi a sinistra ci immette nella zona umida del parco dove la roggia scorre. Attraversiamo anche un piccolo guado nel mezzo del lungo rettilineo senza mai fermarci e raggiungiamo gli altri paletti e la catena che delimitano invece il termine della Riserva. La sterrata successiva ci porta ad un'incrocio dove girando a sinistra iniziamo la salita, su sentiero sassoso e in qualche tratto a fondo rovinato dall'acqua, che raggiunge la stradina asfaltata di via Grandi. Siamo arrivati a Carugo e girando a destra arrivati alla rotonda ci teniamo a sinistra e superiamo il Camposanto. Procediamo in discesa su via I° Maggio e alla prima traversa dove giriamo a sinistra ed il leggera salita arriviamo fino all'altra traversa di via Kennedy. Giriamo a destra e arrivati all'incrocio della SP40 giriamo a sinistra per poi girare a destra su via A. Manzoni entrando nel territorio comunale di Arosio. Al bivio ci teniamo a destra e ad arrivati all'incrocio con via Oberdan giriamo a destra percorrendone poco meno di 100 m per girare poi a sinistra su viale Grandi Invalidi. Andiamo a superare il passaggio a livello e arriviamo davanti al piazzale della Chiesa dove troviamo la bella Chiesa dei Santi Nazario e Celso.
Deviazione a sinistra e poi a destra per percorrere via Emiliani e superati i campi da calcio dell'Oratorio giriamo a destra sulla stradina ciclo-pedonale che va ad incrociare via N. Sauro. Portandoci a sinistra percorriamo la discesa che devia a destra e ci consente di passare nel sottopasso che attraversa la SP41 . Risaliti dalla parte opposta giriamo a destra per girare poi ancora a destra su via Resegone. La percorriamo tutta e giriamo a sinistra su via Lambro e quando l'asfalto termina superiamo le barriere ed iniziamo l'attraversamento di un tratto dove il sentiero è davvero quasi scomparso. Nel mezzo della discesa, su un tratto rovinato dalle grosse gomme di un trattore, giriamo a destra ed una leggera impaltata ai nostri mezzi siamo costretti a darla visto che il fondo è un'acquitrino. Fortunatamente per la tanta erba che c'è le gomme non affondano ma la pedalata adesso diventa dura. Fortunatamente il tratto è breve e risaliti su una sconnessione del terreno guadagniamo l'uscita arrivando ad incrociare la SP102 . La attraversiamo e ci portiamo sulla breve salita di via delle Tofane che seguiamo per poco più di 500 m e giriamo a sinistra quando troviamo la traversa di via delle Grigne.
Stradina in salita che passa accanto al Parco e alla tenuta di Villa Longoni e risale la collinetta nel territorio delle Cascine del comune di Giussano. Quando superiamo Cascina Brenna raggiungiamo il culmine e scollinando arriviamo ad un bivio dove a sinistra imbocchiamo via Gran Paradiso. Superato il ponte che attraversa la SS36 ci portiamo davanti a Cascina Rebecca e superato lo stabile ci immettiamo sulla Ciclo-Pedonale Monza-Erba che con un bellissimo tratto in single trail, sentiero e sterrato raggiunge in discesa le sponde del fiume Lambro. Il sentiero rimanente ci conduce al bivio con via dei Mulini ed andiamo a superare Mulino Filo, Mulino Resica e Mulino Bistorgio prima di arrivare a Agliate. All'incrocio giriamo a sinistra e attraversato il ponte sul fiume arriviamo a Borgo San Dazio dove giriamo a destra per passare sotto la volta della vecchia casa e ci portiamo nuovamente a ridosso delle sponde del Lambro. Seguendo poi la sterrata che parte a destra risaliamo la collina delle fonti e leggermente in salita arriviamo alla frazione Realdino. La discesa sulla stradina asfaltata di via per Costa ci porta ad un bivio dove giriamo a destra ed attraversato il piccolo agglomerato di case riattraversiamo nuovamente il fiume e arriviamo all'incrocio con via Isonzo.
Girando a sinistra la percorriamo fino al termine e girando a destra ci dobbiamo impegnare nuovamente sullo strappo di via Ortigara che con fondo cementato ci porta all'incrocio con via Fiume. Siamo all'immediata periferia di Carate Brianza e proseguendo a sinistra in discesa, adesso, i riportiamo sulla green-way e dopo aver superato il grande stabilimento (archeologia industriale) dell'ex mobilificio Bernini ci immettiamo sul Sentiero dei Castagni . Con un primo tratto mangia e bevi raggiungiamo la parte più impegnativa con la salita a tornanti verso il maneggio. Il caldo a quest'ora inizia a farsi sentire ma non perdiamo mai la pedalata e seppure a fatica raggiungiamo il bivio dove giriamo a sinistra. Andiamo a percorrere il lungo rettilineo sterrato che ci porta a Albiate e con l'ultima salita della giornata risaliamo su via Resegone. Proseguendo sempre diritto arriviamo in piazza Conciliazione a fianco della Chiesa di San Giovanni Evangelista e in rettilineo arriviamo alla rotonda della SP6 . La attraversiamo e ci portiamo sulla SP135 dove spostandoci a sinistra ci immettiamo sul tratto ciclo pedonale fino a raggiungere la rotonda di Cascina Dosso dove giriamo a sinistra. Seguendo il lungo rettilineo arrivati alla sbarra la superiamo e ci portiamo sugli sterrati del Parco GruBria andando ad attraversare il passaggio a livello e procedendo sempre su sterrato arriviamo sull'asfaltata via T.A. Edison. Il lungo rettilineo ci porta alla frazione Bareggia e al bivio con via Cardinal Ferrari procediamo diritto. Superato il semaforo arriviamo poi alla curva a destra e ci portiamo su via E. Toti percorrendola fino alla traversa di viale Martiri della Libertà. Da qui il lungo rettilineo che attraversa ben 2 rotonde ci consente di riportarci al nostro punto di partenza davanti alla Caserma VVF Volontari di Lissone.
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