Colico-Sentiero Viandante - Abbazia di Vallate - Sentiero Valtellina


05/09/2019 - Colico-Sentiero Viandante - Abbazia di Vallate - Sentiero Valtellina
Album fotografico
Distance: 45 km - 984 m Ascent - 1.194 m Descent


Giornata che inizia presto con il ritrovo alle 7:00 a Lissone dove ci trasferiamo a Monza in sella alle nostre mountain bike per salire sul treno che ci porta fino a Colico dove iniziamo questa nuova avventura. Temperature miti, non fa più quel caldo dei giorni precedenti e giornata ideale per seguire una bella escursione. Tratti del Sentiero del Viandante, Abbazia di Vallate, Costiera dei Cech... è questo in sintesi quello che abbiamo percorso ed alla fine, per riposarci non poteva mancare il Sentiero Valtellina. Siamo soddisfattissimi per la bella giornata e nonostante il breve temporale che ci ha fatto fermare per qualche minuto dobbiamo dire che anche questo percorso sarà da riproporre per le vedute bellissime dei paesaggi Valtellinesi.

Arriviamo in orario alla stazione di  Colico  dove troviamo già l'amico Marco che, scaricata la mtb dall'auto, la sta preparando per l'escursione. Velocissimo saluto e si parte. Prima però un buon caffè che ci darà la carica per l'inizio che si prevede tutto in salita.  La bella giornata, al momento fa presagire, già, che la mattinata, nonostante il sole, sia fresca e sui monti che circondano la cittadina si vedono delle nuvole bianche che sembrano appoggiate alla cima.

Partiamo dal piazzale della stazione ed andiamo ad attraversare la  SP172  ed imbocchiamo via Baronia che in un breve rettilineo arriva ad un bivio dove giriamo a sinistra ed iniziamo la prima salita della giornata. Strada asfaltata con dolce pendenza che però con la partenza a freddo già ti fa sudare. il rettilineo è lungo però qui di auto non ne passano al momento e si pedala in modo tranquillo guardando le belle montagne che man mano si avvicinano.

Superiamo la piccola località Bacco ed arrivati al bivio giriamo a sinistra e procediamo su un'altro tratto diritto ed alla prima traversa giriamo per procedere sulla stradina che passa al di sotto dei piloni della  SS36 . Tenendoci a sinistra andiamo a seguire la stradina che corre parallela alla statale e che con un continuo saliscendi arriva poi ad un bivio. Giriamo a destra e con la strada ancora in salita arriviamo in località Chiaro.

Ci immettiamo adesso, girando a sinistra nella prima sterrata della giornata e raggiungiamo la località Chiarello arrivando ad un'altro sottopasso della  SS36  dove tenendoci a sinistra superiamo la località Curcio e ci immettiamo su via Strada Granda che poco dopo lasciamo per girare a destra ed iniziare un'altro tratto di sterrato. Siamo arrivati in località La Torretta e procediamo su un single trail, abbastanza largo, con un fondo leggermente sassoso che in alcuni casi ci fa perdere il ritmo, ma con la forza di volontà che abbiamo e aiutati dai nostri bellissimi mezzi procediamo senza quasi mai fermarci.

La salita non è mai dura e si rimane nel bosco per un lungo tratto poi però siamo costretti a scendere di sella perchè i rami di un grosso albero, caduto, ostruiscono una parte del passaggio e la loro altezza non consente di passare se non a piedi. Nulla di male, sono solo pochi metri. Non appena abbiamo superato l'ostacolo riprendiamo la nostra pedalata anche se con un pò di fatica vista la pendenza adesso del sentiero. Non molto distante troviamo un bivio dove giriamo a destra e procediamo adesso su una bella strada sterrata e raggiungiamo la piccola Cappella sopra la Chiesa della Madonna del Pozzo a Piantedo.

La sterrata prosegue deviando a destra e con un saliscendi arriva alla piccola località Piodella e seguendo sempre le stradine strette di questa parte della montagna superiamo in sequenza le località Scalotta, Piganzoli e Cà di Pinoli seguendo il tratto che passa da queste parti del Sentiero del Viandante. Rimanendo sempre all'interno del bosco procediamo adesso in discesa raggiungendo le case che sono la periferia del paese di Piantedo

Raggiunto un bivio giriamo a sinistra e arriviamo all'incrocio dove ci teniamo a destra e andiamo a percorrere via D. Alighieri passando per la località Scalcini e giriamo poi a sinistra per raggiungere l'altra località Santa Croce. All'incrocio giriamo a destra e procediamo su via Valeriana superando la località Poncina e tenendoci a destra siamo arrivati nel territorio comunale di Delebio.

Al trivio ci teniamo a destra e procediamo su via Strecce e via C. Colombo e giriamo poi a destra su via V. Emanuele II° con la stradina che termina su fondo asfaltato e inizia un tratto acciottolato con erba. Poco più avanti a sinistra si stacca un single trail e lo imbocchiamo seguendo la breve salita che nel mezzo del bosco arriva alla piccola località Casale.

Dobbiamo scendere di sella per superare tre grossi gradini che ci portano poi sulla strada asfaltata dove giriamo a destra ed iniziamo la discesa imboccando via Fanfulla da Lodi. La percorriamo fino a quando alla nostra destra non troviamo via Pedemonte dove giriamo per le prime stradine di Andalo Valtellino. Passiamo vicino alla Chiesa dell'Immacolata e tenendoci a sinistra andiamo a percorrere via della Chiesa.

In tutto questo tragitto, che abbiamo percorso con partenza da Colico, le auto che ci hanno sin qui superato si possono contare sulle dita di una mano. E' quello che cerchiamo in tutte le nostre escursioni, passare si da paesi per scoprirne il territorio e le bellezze ma allo stesso tempo rimanere tranquilli alla guida del nostro mezzo senza avere patemi d'animo su continue attenzioni a destra e a manca.

Procediamo ancora su strada asfaltata seguendo via Roma e arriviamo alla frazione Rogolo passando davanti alla Chiesa di Sant'Abbondio. Il lungo tratto che ci porta alla frazione Piagno è sempre pianeggiante e quando arriviamo alle prime case giriamo a destra ed iniziamo la salita verso l'Abbazia di San Pietro in Vallate. (Notizie storiche: Nel marzo 1078 i coniugi Otto e Boniza dell'Isola Comacina donano a Cluny nove possessi "infra territorium villarum que nominantur Cose et Roboredum": il primo di essi è un campo, castagneto, prato e bosco "ubi edificium est inceptum in honore sanctorum apostolorum Petri et Pauli et sancti Maioli, et ad opus ecclesie Cluniensis, et hec petia posita est in monte de Cose, et nominatur Valaris" (Bruehl 3519, p.642).

Strada all'inizio asfaltata che passa nel mezzo degli stretti vicoli del paese poi diventa a fondo acciottolato ed in bella pendenza, ma di breve durata ci conduce proprio, dopo una curva davanti alla Chiesa. Il passaggio è stretto, per raggiungerla, ma una volta davanti a questo edificio si rimane veramente con la bocca aperta. La chiesa di per se non è grandissima ma trasmette un fascino particolare. Non possiamo non scattare qualche bella fotografia e la foto ricordo del gruppo e così tutti in posa a click... click... click....

E' ora di ripartire, anche se a malincuore, perchè li vicino a questi muri che hanno visto tante ere passare una dopo l'altra si respira qualcosa di mistico. Risaliamo in sella alle nostre mountain bike e andiamo a riprendere la sterrata percorsa in precedenza ed iniziamo una bella salita pedalabile e mai durissima che ci fa procedere sempre all'interno del bosco e scolliniamo a sinistra in direzione di via Pianezzo e quindi Cosio Valtellino.

Superiamo il sottopasso della statale e della Ferrovia della Valtellina proseguendo poi a sinistra in direzione di alcuni capannoni per poi girare a destra e  ancora diritto in direzione del nuovo tratto della  SS38  che andiamo a superare con il nuovo sottopasso portandoci dalla parte opposta per procedere sul Sentiero Valtellina. Siamo entrati nel territorio comunale di TraonaArrivati alla rotonda di via Valeriana,  SP4 , la attraversiamo e seguiamo via Rompida che lasciamo quando a sinistra troviamo via Ponte di Ganda. Percorriamo il rettilineo e arrivati al bivio tenendoci a destra imbocchiamo via E. Vanoni che con un altro tratto rettilineo ci conduce all'incrocio con via Bombolasca. La strada inizia a salire e andiamo a percorrere via B. Castagna (Medaglia d'Oro) arrivando fino alla curva di una piccola piazzetta.

Tenendoci a sinistra entriamo nelle strette viuzze del centro storico e procediamo su stradine acciottolate per salire in modo abbastanza netto su una stradina stretta che va in direzione di alcuni tratti di terreno a vitigno. Siamo entrati nella Costiera dei Cech. Arrivati al termine del bello strappo acciottolato dobbiamo scendere di sella per superare alcuni gradoni e portatici sulla stradina di via Somagna giriamo a sinistra. Strada sempre in leggera salita ed a curve su una sede abbastanza stretta che ci conduce davanti alla Chiesa di Sant'Alessandro che troviamo alla nostra sinistra con un bellissimo paesaggio che si intravede della piana Valtellinese e del sottostante paese di Traona. Risaliamo ancora tra le strette viuzze che passano tra i terrazzamenti delle viti e si immettono poi a tratti nel bosco.

Una bella serie di tornanti ci porta a raggiungere Pianezzo che però lasciamo alla nostra destra mentre noi proseguiamo a sinistra immettendoci nella bella sterrata che va ad attraversare il bosco e ci rimaniamo un bel po con la strada che a tratti sale in continuazione ma dolcemente. Quando ritroviamo la strada asfaltata siamo entrati nel piccolo centro di Cercino ed ora ci teniamo a sinistra ed in discesa raggiungiamo l'abitato di CinoArrivati nel centro del paese nei pressi della Chiesa di San Giorgio giriamo a sinistra ed iniziamo una serie di tornanti che ci fanno arrivare in breve tempo nella parte alta del paese di Mantello. Qui, dopo l'ultima curva inspiegabilmente la ruota della mia mtb quasi si blocca (dopo un tornante a sinistra) e un rumore metallico inizia a farsi sentire. Con me c'è l'amico Marco per cui ci fermiamo subito e vediamo di risolvere il problema, ma per controllare il disco del freno che in quel momento è caldissimo dobbiamo attendere qualche minuto.

Intanto il tempo è cambiato ed inizia anche a piovere. Per ora sono solo grossi goccioloni d'acqua che ci rinfrescano ma nulla di più e ci danno una mano nel raffreddare la parte del disco. Con gli attrezzi che abbiamo a disposizione non riusciamo però a fare nessuna operazione e quindi dopo aver controllato un pò più accuratamente decidiamo di proseguire pian piano fino a raggiungere il gruppo che si è fermato poco più avanti. Come sempre succede chi non ha un attrezzo lo chiede ad un amico e così in men che non si dica riusciamo a risolvere il problema che è legato sostanzialmente alle pastiglie che si sono surriscaldate e comprimevano sul disco in modo anomalo.

Rimontato tutto partiamo... ancora discesa e salitelle fino a Dubino poi man mano che avanziamo le gocce di pioggia si fanno più insistenti e poco dopo un temporale ci trova impreparati per metterci addosso le mantelline. Fortunatamente troviamo un bar aperto e ci infiliamo per coprirci ed attendere che il tutto sia passato. Nel frattempo un buon caffè non ce lo toglie nessuno e così tra un'attesa e l'altra ha smesso anche di piovere. Recuperate le nostre mountain bike fradice, ma che hanno fatto in tempo anche a lavarsi un poco ripartiamo.

Risaliamo verso la piccola frazione Dosso e andiamo a percorrere la stradina che in falsopiano ci porta all'ultima discesa della giornata che arriva alla rotonda della  SP4  e l'andiamo ad attraversare arrivando in località Pontaccio dove proseguendo sempre diritto arriviamo ad incrociare la statale  SS36 . Facendo molta attenzione nell'attraversamento perchè su questo rettilineo le macchine sfrecciano a velocità anche più elevate del consentito ci portiamo sul lungo rettilineo di Via della Torre che entra nella Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola.

Ci teniamo sempre sulla stradina che con un lunghissimo rettilineo arriva poi ad incrociare la  SP340dir  dove giriamo a destra seguendo per un tratto la stradina ciclo-pedonale che la affianca e poco dopo giriamo a sinistra quando troviamo la strada che attraversa una grande azienda Agricola. Proseguendo andiamo in direzione delle sponde del fiume Adda seguendo la nostra traccia. Arrivati all'incrocio sulla  SS36  ci teniamo a destra e arriviamo sul ponte che lo attraversa e ci portiamo nel mezzo della strada, (fortunatamente troviamo un automobilista che si ferma e che da la precedenza.... veramente un grande.... che ringraziamo alzando il pollice) per immetterci sulla stradina asfaltata che in discesa va ad immettersi nuovamente sul Sentiero Valtellina. Superato il sottopasso e percorso il piccolo strappo di portiamo sul lungo rettilineo che passa accanto alle sponde e lo percorriamo tutto fino ad arrivare a Colico.  

Guardando l'orologio e sapendo a che ora c'è il treno per il ritorno ci concediamo una breve pausa sorseggiando una bella.. bella.. birra accompagnata da qualche stuzzichino così da rompere un pò il nostro continuo girovagare dell'intensa giornata. Ritorniamo quindi in stazione e poco dopo risaliamo sul treno che riporterà in Brianza, ma siamo carichi perchè anche oggi è stata una stupenda giornata che è passata in ottima compagnia con tanti ricordi di tutto quello che abbiamo visto.

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