26/05/2019 - Le colline della Brianza e il Parco della Brughiera
Album fotografico
Distance: 35 km - 804 m Ascent - 804 m Descent
Domenica mattina con qualche goccia di pioggia ma poi il tempo cambia e
nonostante le poche presenze, per via del meteo, il nostro itinerario lo
percorriamo. Saranno km nel mezzo del fango, lo sappiamo già ma ci
adeguiamo a quello che ci passa il convento e d'altronde non possiamo
certo avere sterrati senza pozzanghere e fango dopo un mese quasi
ininterrotto di pioggia. Sarà la prima vera prova dell'anno perché in
qualche uscita precedente di palta ne abbiamo trovata ma
sicuramente non come questa mattina. Bel percorso, divertente e sopra
tutto tanta buona compagnia.
Si parte dal parcheggio del Camposanto di Carugo
e uscendo teniamo la sinistra e percorriamo un breve tratto del rettilineo di
via Don Guanella, poi giriamo a sinistra ed andiamo a percorrere un'altro
rettifilo fino ad incrociare via Kennedy dove giriamo a destra per arrivare
all'incrocio con la SP40 . Qui giriamo a sinistra e poi subito a destra su via A. Manzoni e
percorriamo tutta la strada arrivando all'incrocio con via Solferino arrivando
nel territorio comunale di Arosio. Curva
a destra e quindi a sinistra su via F. Turati e arrivati all'incrocio con via
G. Oberdan giriamo a sinistra e percorrendone poco più di 150 m andiamo ad
attraversare il passaggio a livello.
Giriamo a destra su via S. Borletti e arrivati all'incrocio con via Prealpi
giriamo a destra e all'incrocio a sinistra su via Papa Giovanni XXIII. La
percorriamo tutta e arrivati al bivio giriamo a destra su via dello Scimè e
dopo 300 m all'incrocio giriamo a sinistra su via N. Sauro e seguendo la
stradina a destra andiamo al sottopasso della SP41 . Risalendo dalla parte opposta arriviamo a
Romanò Brianza e seguendo via Don
Sirtori arriviamo fino al termine della strada dove giriamo a sinistra su
via dei Prati. Stradina che per un tratto è asfaltata e poi diventa un
single trail che attraversa un pratone e termina quando incrocia via S.
Liberata.
Tenendoci a destra andiamo in direzione di via N. Sauro e giriamo a
sinistra su via Monte Nero raggiungendo l'incrocio con via della Madonnina.
Giriamo a destra e arrivati al bivio svoltiamo a sinistra per girare poi a
destra su via G. Mazzini su una bella e lunga discesa che con alcune curve
nella parte finale ci conduce su un brevissimo tratto della GreenWay del
Lambro quando arriviamo in località
Fornacetta di
Inverigo. Breve escursione sul nuovo
tratto della pista ciclo pedonale e poi giriamo a sinistra e quando
superiamo il piccolo Camposanto giriamo a destra per iniziare la salita
sulla sterrata di via A. De Gasperi. Arriviamo alla periferia di
Inverigo e uscendo su via
Piave giriamo a sinistra e raggiungiamo l'incrocio con via V.
Emanuele.
Giriamo a destra ed alla prima traversa a sinistra arrivando alla rotonda
dove tenendoci a sinistra andiamo a percorrere via S. Pertini. Siamo
arrivati a Villa Romanò e trovata la
rotonda successiva giriamo a sinistra quando abbiamo il complesso scolastico
davanti a noi. Seguiamo via Don L. Sturzo percorrendo il tratto sterrato e
arrivati all'incrocio con via Urbano III giriamo a destra ed andiamo a
percorrere il lungo rettilineo che segue la linea ferroviaria fino
all'incrocio con via A. Diaz. Con una curva a sinistra superiamo il
passaggio a livello per arrivare all'incrocio e giriamo a destra su via G.
Cantore e ne percorriamo 300 m per girare poi a sinistra su via
M. Bosco dove in salita raggiungiamo a destra via Isonzo. Siamo arrivati a
Inverigo e andiamo all'incrocio con via
del Carso e girando a sinistra arriviamo su via F. Corridoni. Il rettilineo
ci porta all'incrocio con via Meda, dove giriamo a sinistra arrivando alla
rotatoria dove giriamo a destra seguendo via Privata d'Adda che conduce
davanti a Villa la Rotonda (1813).
Poco prima di arrivare davanti al cancello d'entrata a sinistra, prima
della casa (vecchia Cascina) giriamo a sinistra ed andiamo a
procedere sulla sterrata che ci porta su via Crucetto e raggiungiamo
l'incrocio con la SP41 . Giriamo a destra e imbocchiamo via del Pescherino e raggiunto l'incrocio
con via al Gigante lo attraversiamo e ci portiamo su via Crivelli e poi su
via Pollack. Ritornati su strada asfaltata giriamo a destra e dopo la curva
seguiamo via Rocchina che passa a fianco del Santuario di Santa Maria del Noce. Lo superiamo e andiamo ad attraversare il passaggio a livello per
arrivare all'incrocio con via Monte Barro. Giriamo a sinistra e subito a
sinistra su via Maestri Comacini e seguiamo poi, girando a sinistra, il
rettilineo che affianca la ferrovia e devia poi a destra su una sterrata che
passa tra il bosco e le case ed arriviamo prima su via Pasubio e
successivamente all'incrocio con via Trieste.
Giriamo a sinistra e alla prima traversa imbocchiamo la via privata Sormani
ed in salita arriviamo nella Tenuta di Pomelasca (Sec. XVI). Passiamo in un contesto bellissimo con il paesaggio che è davvero unico
quando ci troviamo davanti la piccola Chiesetta Rossa. Tenendoci a sinistra andiamo a percorrere in discesa via A. da Giussano e
giriamo a destra subito dopo aver attraversato i binari ed il passaggio a
livello immettendoci sulla sterrata bianca che passa più avanti davanti
a Cascina Maria e devia a sinistra andando ad attraversare i campi. Giriamo poi a
destra e seguendo il sentiero deviamo a sinistra dopo aver superato la
vecchia Cascina Carolina (ora in disuso) andando ad attraversare un bel tratto del vecchio
borgo passando poi davanti a Villa Sormani (1783) nel centro storico di Lurago d'Erba. Il rettilineo che imbocchiamo a sinistra ci conduce all'incrocio con
la SP41 che attraversiamo per portarci su via J. F. Kennedy.
Arriviamo all'incrocio con via San Giorgio e giriamo a sinistra e poi a
destra su via della Madonnina per proseguire a destra sulla stradina
di via Longura che diventando sterrata ci porta ad addentrarci
nel Parco del Zoc del Peric
alla periferia di Cremnago. Quando ne usciamo troviamo la SP40 e proseguiamo a sinistra seguendo il rettilineo per 500 m poi giriamo
a destra su via per Brenna e arrivati alla rotonda proseguiamo ancora
diritto con la strada leggermente in salita fino ad incrociare la sterrata
che entra nella
Valletta di Brenna. Entrati all'interno del Parco della Brughiera seguiamo il bellissimo sentiero che la attraversa e uscendo dal
bosco, con alcuni tratti abbastanza tecnici raggiungiamo sul single track e
sulla sterrata l'asfalto di di via A. Volta. Il
Castello Durini (Sec. X), che domina dall'alto della collina tutto lo spazio circostante, lo
lasciamo a destra e giriamo a sinistra procedendo oltre il passaggio a
livello e ci portiamo all'ingresso del sentiero che parte, a destra nel
mezzo del pratone.
Seguendolo ci portiamo alla prima periferia
di Alzate Brianza. e con una breve deviazione a sinistra incrociamo via Anzani dove giriamo ancora a
sinistra ed andiamo a percorrere tutta la stradina fino all'incrocio con via
Girola. La attraversiamo e seguiamo la sterrata che risale
la collinetta fino ad arrivare a fianco della linea ferroviaria dove
proseguiamo verso destra ed andiamo a superare la piccola
Stazione Brenna-Alzate. Poco dopo attraversiamo SP9 e proseguiamo ancora diritto sul sentiero che affianca per un
tratto la ferrovia e deviamo poi a destra per andare in direzione
del Santuario della Madonna di Rogoredo. Giriamo all'interno del piazzale con le Croci e seguiamo il viale alberato prima
di girare a sinistra per portarci sulla stradina sterrata che con un ampio
giro ci riporta nuovamente alla periferia di Alzate Brianza
dove imbocchiamo via per Cantù ed in discesa arriviamo alla rotonda
sulla SP9 .
La strada sale in modo deciso solo poco prima della curva e
raggiungiamo l'incrocio con la provinciale SP38 dove giriamo a sinistra e andiamo a percorrerne circa 1200 m.
Quando alla nostra sinistra troviamo la sterrata del Sentiero
Cabiate-Montorfano
giriamo e proseguiamo nel mezzo del bosco dove la palta, quella vera, la
troviamo veramente. E' però un divertimento cercare di schivare pozzanghere grandissime e fango
dove la mtb sprofonda cercando di risalire da qualche parte schivando i
tronchi delle piante. Il sentiero che diventa poi tratturo diventa quasi
impraticabile quando superiamo il guado sul torrente Terrò ma anche qui diventa
indispensabile saper condurre il mezzo visto e considerato che di tratti
diritti non ce ne sono davvero molti.
Arriviamo così alla
piccola Chiesetta di Sant'Adriano a Olgelasca e dopo un attimo di pausa ripartiamo portandoci sulla stradina che ci
conduce al semaforo e attraversiamo la SP39 . La attraversiamo e riprendiamo la stessa sterrata e lo stesso sentiero
precedente e passando nel mezzo del bosco sulla sterrata che lasciamo
quando a sinistra troviamo la sbarra dove giriamo ed andiamo a percorrere
invece il single trail sul Sentiero
Cascina Amata-Cascina San Martino ed arriviamo ad incrociare la sterrata a fianco della
piccola Chiesetta di San Martino. La discesa su strada bianca ci porta in direzione di
Cascina San Bartolomeo e
quindi Cascina Vignazza e
Cascina Gattedo dove tenendoci
a destra andiamo ad immetterci nel single trail che entra nel bosco e va
quindi ad aggirare un grande pratone prima di arrivare al guado e
risaliamo quindi portandovi sulla sterrata che arriva in salita su via A.
Grandi dove giriamo a destra e raggiungiamo la rotonda e quindi il
parcheggio da dove siamo partiti questa mattina.
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