Intorno al Monte Regina e al Monte Crocione


13/12/2015 - Intorno al Monte Regina e al Monte Crocione
Album fotografico
Distance: 33 km - 1.005 m Ascent - 1.006 m Descent


Festività di Santa Lucia che decidiamo di passare, al mattino, in sella alle nostre mountain bike. Ritrovo alla stazione di Airuno da dove iniziamo il percorso. Siamo in quattro ma, anche se il gruppo è ristretto, la nostra voglia di provare questo nuovo percorso c'è. Non è una passeggiata, non tanto per la lunghezza, ma per il dislivello che in pochi km passa i 1000 m di ascesa. Divertimento quindi assicurato anche se le condizioni meteo quest'oggi non ci hanno aiutato molto, ma almeno il freddo è diminuito di  qualche grado lasciando i terreni in ottime condizioni. Tantissimi biker incontrati sul tracciato che in alcuni punti percorre per il senso inverso il percorso della Marathon bike della Brianza.



Partenza dal parcheggio retrostante la Stazione di Airuno raggiunta con vari mezzi dai componenti del gruppetto di questa mattina. Una brevissima discesa su via San Giovanni ci conduce all'incrocio con via dei Nobili dove giriamo a sinistra ed iniziamo subito un bel tratto in salita tra le stradine del centro cittadino seguendo via San Francesco. Poco dopo lasciamo le case ed arrivati al bivio ci teniamo a destra per iniziare lo strappo al Santuario della Madonna della Pace della Rocchetta posto sul poggio dalla cui loggia, seicentesca, si può ammirare il corso del fiume Adda, con un paesaggio spettacolare. Riprendiamo le nostre mtb ed iniziamo adesso la discesa sempre seguendo la stradina che abbiamo percorso in precedenza ed arrivati nuovamente al bivio giriamo a destra e seguiamo la sterrata che attraversa il bosco e raggiunge un grande capannone e la rotonda.


Giriamo a sinistra e andiamo a percorrere via C. Colombo ed arrivati all'altezza della sterrata che parte a destra, davanti ad una casa con parete rossa giriamo e procediamo sul rettilineo che ci conduce all'incrocio con via dei Gelsi entrando tra le case della frazione Miglianico di Valgreghentino. La attraversiamo ed arriviamo all'incrocio con via Belvedere e giriamo a destra proseguendo su questa strada che con qualche curva ci riporta poi su via C. Colombo dove giriamo a sinistra. Arrivati nel centro storico del paese di Valgreghentino andiamo a percorrere le strette stradine passando davanti alla Chiesa di San Giorgio e sulla piccola piazzetta antistante giriamo a sinistra per percorrere lo stretto vicolo di via A. Volta che con un fondo acciottolato ci porta all'esterno delle case e,  ritrovata la strada asfaltata, inizia adesso la salita di 3 km che con tratti a tornanti e tratti veramente duri in rettilineo raggiungiamo il piccolo centro di Dozio.

Raggiungiamo le case in pietra che fanno parte del centro storico di questo paesino che è abbarbicato sotto il Monte di Brianza e nel suo piccolo territorio vi si trova il Santuario della Madonna di Częstochowa da dove si gode di un panorama spettacolare sulla valle, sul fiume e sui monti che circondano questo bellissimo angolo di Brianza Lecchese. Passiamo accanto al vecchio lavatoio e ci portiamo sull'acciottolata viuzza che devia a sinistra e con pendenze abbastanza dure andiamo a seguire il  Sentiero n. 9   ed entrando nel bosco risaliamo, non senza fatica, verso il paese fantasma di Consonno. Una breve visita a questo posto che doveva diventare un'attrattiva, dove certe volte il dio denaro non fa vedere davvero i limiti a cui l'uomo è destinato a scontrarsi, in una sorta di paesaggio muto dove tutte le rovine ti passano accanto agli occhi facendoti delle domande a cui non sai cosa rispondere nel vedere quanto spreco di soldi e di tecnologia dell'epoca è stato speso per realizzare un qualcosa che dopo poco tempo è stato distrutto in parte dalla natura ed in parte dall'uomo.

Riprendiamo la nostra salita seguendo la strada, ancora asfaltata in parte, che risale a sinistra e superiamo la sbarra per portarci sulla stradina che dopo circa 1000 m scollina ed in discesa adesso raggiungiamo Cascina Polgina.Quando raggiungiamo l'incrocio da cui si vede un'altro paesaggio stupendo, dei laghi della Brianza e della piana sottostante con la vista che spazia tra i monti e le colline prendiamo il sentiero che a destra inizia la discesa passando a ridosso del boschetto che poco più avanti invece raggiungiamo. Seguendo il single trail che lo attraversa, con tratti anche tecnici, ci portiamo fino all'incrocio con la  SP58  che raggiungiamo dopo aver superato la sbarra.  Girando a sinistra andiamo a percorrere il tratto che in leggera discesa arriva al Ponte dell'Olio, che attraversa il canyon scavato dal torrente Gandaloglio e ci riprendiamo un attimo di leggera salita che i conduce alle case di Ravellino.

Rimanendo sempre sulla provinciale lo superiamo e giriamo a sinistra quando troviamo un vecchio cascinale rammodernato da dove a sinistra parte una sterrata che risale verso la frazione Scerizzetta e quindi a quella di Scerizza dove la salita adesso diventa davvero dura. Intervalliamo tratti asfaltati a tratti sterrati ed arrivati al bivio della salita che risale verso il piccolo borgo di Fumagallo giriamo a destra ed iniziamo a questo punto la bella discesa sullo sterrato/misto asfalto del  Sentiero della via Lariana  e raggiungiamo la frazione Nava. In questi primi 17 km percorsi abbiamo già superato la parte più impegnativa del percorso ma non abbiamo ancora concluso la seconda parte che riparte da Colle Brianza che raggiungiamo prendendo a sinistra via C. Cantù andando quindi a percorrere a destra il  Sentiero del Filatoio  che passa a fianco delle sponde del torrente Bevera.  Raggiunta l'asfaltata via Regina Teodolinda giriamo a sinistra ed al bivio ci teniamo a destra per immetterci nel vicolo del Pascolo che con una discesa abbastanza tecnica, visto il fondo rovinato e a tratti quasi impraticabile raggiungiamo il bivio della sterrata che ci porta all'imbocco del  Sentiero della via della Seta .

Primo tratto su strada sterrata con una leggera salita e una volta raggiunta la piccola fattoria la superiamo e subito dopo ci portiamo sul single trail che va ad attraversare ancora un bel tratto di bosco e dove bisogna essere davvero padroni del proprio mezzo per non incorrere in qualche escursione di troppo perchè alla nostra destra lo strapiombo non si vede ma esiste. Quando il bellissimo tratto, impegnativo, termina siamo alle porte di Santa Maria Hoè e dopo la catena, che superiamo scendendo di sella, ci portiamo sulla stradina asfaltata di via del Mulino. In discesa raggiungiamo il bivio con la  SP58  e tenendoci a destra ne seguiamo il percorso fino a trovare, alla nostra destra, una stradina bloccata dalle transenne, in cui giriamo, per arrivare sulla strada privata Villaggio Primula da dove proseguiamo fino all'incrocio con via Ronchetto. Giriamo a sinistra e andiamo a percorrere la stradina che poco dopo termina e portandoci a sinistra ci immettiamo sul  Sentiero n. 223  che segue la mulattiera e con uno strappo non da poco entriamo nel mezzo del bosco.

Arrivati nei pressi dei terrazzamenti e di un vecchio cascinale deviamo a sinistra ed iniziamo la discesa che ci conduce al bivio dove con una curva a destra imbocchiamo il  Sentiero n. 224  e ci fermiamo un attimo accanto al vecchio Ponte del Bordeà, di epoca romana, che attraversa il corso del torrente Molgora. Seguendo il sentiero e la sterrata che passano ancora nel mezzo del bosco arriviamo nuovamente alla periferia di Santa Maria Hoè passando davanti alla piccola Chiesa di Santa Veronica (Sec. XIII) portandoci poi sulla strada asfaltata di via del Ponte per raggiungere l'incrocio con la  SP58 .  Andiamo a percorrerne circa 800 m poi quando alla nostra sinistra troviamo il cartello con l'indicazione per Mondonico giriamo ed iniziamo una leggera salita verso il paese delle torri in un contesto di bellissima Brianza dove tutto è tenuto nel migliore dei modi.  Seguiamo via della Salute che in un tratto passa accanto al torrente Molgoretta e raggiungiamo con un leggero strappetto la traversa di via Montebello, che troviamo alla nostra destra con cartelli che indicano  Strada Senza Uscita  e con quello che ci informa che ci troviamo all'interno del Parco Regionale di Montevecchia e della Val Curone.

Andiamo a percorrere questa stradina, con uno strappetto che poco dopo arriva ad un bivio dove giriamo a sinistra per portarci nel mezzo del cortile di una vecchia cascina e seguendola passiamo tra le vecchie case ristrutturate ed arriviamo con un'altro strappetto, su fondo acciottolato, all'incrocio con via E. Gola. Giriamo a destra e andiamo a percorrere la stradina che passa nel mezzo delle case del paesino e al bivio dove troviamo Villa Maria giriamo a destra e superiamo in discesa la Chiesa di San Biagio e raggiungiamo le case della piccola frazione di Bruggione di Olgiate Molgora. Evitiamo tutte le traverse tenendoci sempre a sinistra e percorriamo via Buttero e ci portiamo davanti al cancello d'ingresso di Villa Sommi-Picenardi. Poco più avanti trovato il bivio ci teniamo ancora a sinistra e percorriamo via San Primo per arrivare, in discesa, alla rotonda. Ancora a sinistra andiamo a percorrere via C. Cantù e raggiungiamo il tornante dove ci teniamo a destra e arriviamo in piazza San Zenone nella frazione San Zeno.
con le due Chiese messe una di fronte all'altra (la vecchia del Sec. XIII e la nuova Sec. XVI).

Ancora discesa sull'asfaltata su cui rimaniamo procedendo sempre diritto evitando i bivii e raggiunta la piccola rotonda proseguiamo ancora diritto fino ad arrivare ad incrociare la  SP72 . Con molta attenzione la andiamo ad attraversare e ci portiamo su via Brivio, entrando nella frazione Beverate dove procediamo sempre diritto fino al raggiungimento del bivio. Giriamo a sinistra su via Prinetti ed entriamo nel centro storico cittadino. Raggiunto il bivio con via dei Campi giriamo a destra e percorriamo questa piacevole stradina dove in alcuni punti il paesaggio è davvero bellissimo e raggiungiamo il bivio sulla  SP342 . Giriamo a sinistra e ne percorriamo solo una decina di metri per poi girare a destra su via del Lavatoio che dopo la curva a sinistra inizia a risalire leggermente, ma lo sforzo è di breve durata, iniziando poi la discesa quando raggiungiamo il bivio con via Fondoripa. Noi proseguiamo diritto e quando arriviamo davanti all'Edicola della Madonna ci teniamo a destra ed imbocchiamo via Monsignor Viganò alla periferia di Brivio

Raggiunto il cartello che indica il divieto di accesso giriamo a destra e seguiamo via Tessitura che ci porta ad una piccola rotonda dove girando a destra raggiungiamo quella grande sulla  SP342 . Girando a sinistra ne percorriamo poco più di 100 m per tenerci poi a destra su via Dante Alighieri deviando poi a sinistra, quando troviamo il viale che porta al Camposanto, su via Airuno. Strada semi pianeggiante che termina in discesa dopo la curva a sinistra davanti alla zona Industriale. Iniziamo così l'ultima leggera salita della giornata seguendo l'asfaltata e trafficata da tanti camion via F.lli Kennedy che supera una rotonda e prosegue ancora a fianco di tanti capannoni. Superiamo il Camposanto di Airuno ed arrivati alla rotonda sulla  SP72  giriamo a destra e raggiungiamo quella successiva per girare su via dei Nobili ed arrivare, poco dopo, nuovamente al parcheggio dove terminiamo questa nostra nuova escursione.   

 

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