Tra i laghi di Alserio, Montorfano e Como in MTB


28/06/2015 - Tra i laghi di Alserio, Montorfano e Como in MTB
Album fotografico
Distance: 33 km - 557 m Ascent - 625 m Descent

Una passeggiata, quella di quest'oggi che ha permesso, ancora una volta, di avere un buon numero di amici che nonostante l'orario di ritrovo sia anticipato di un'ora non hanno voluto mancare all'appuntamento. Giornata di sole e temperature che sono già alte alle 7:00, quando partiamo, con il treno, da Lissone in direzione di Merone. Dopo il solito caffè e qualche brioche e con l'arrivo di Alessandro e Daniele, eccoci pronti per l'avventura su questo nuovo itinerario. Velocità abbastanza sostenuta fin dall'inizio che ci ha permesso di arrivare a Como molto velocemente anche se l'ultimo tratto con il passaggio nel Parco della Spina Verde nella valle sottostante il Monte Tre Croci abbiamo dovuto saltarlo perchè il sentiero si ferma sulla sponda del torrente e non c'è possibilità di attraversarlo perchè gli argini sono completamente cementati. Nulla di male, lo cercheremo e lo troveremo la prossima volta che passiamo da quelle parti.


La partenza davanti alla stazione di Merone ci consente subito, un tratto in discesa, seguendo a sinistra via A. Volta, di arrivare prima alla rotonda e poi proseguire a sinistra superando il passaggio a livello sulla linea Como-Lecco e poi poco più avanti, sul ponte, la linea Milano-Asso. Con le curve di via Don G. Moranzoni arriviamo a superare anche il sottopasso della  SP41  e raggiungiamo il bivio dove giriamo a destra su via Buerga.  Seguiamo la stradina, che affianca per un tratto la ferrovia, e arrivati ad uno slargo giriamo a sinistra e ci immettiamo sulla sterrata che entra nel bosco e poco più avanti arriva vicino alle sponde del Lago di Alserio. Seguiamo il  Sentiero della Buerga  che va ad attraversare l'omonimo bosco e andiamo a superare il Casin del Lago (L'edificio in riva lago in cui è ospitato il Centro Educazione Ambientale era in origine una rimessa per barche, successivamente abbandonata e caduta in rovina fino al recupero a nuova vita avvenuto agli inizi degli anni 2000 grazie all'interessamento da parte del Parco nell'ambito del progetto LIFE riguardante il Lago di Alserio) e tenendoci sempre a destra, quando incontriamo dei bivii, raggiungiamo la periferia di Alserio arrivando all'altezza del Camposanto.

Giriamo a destra e seguiamo l'asfaltata via Don Guanella e
dopo aver percorso un lungo rettilineo arriviamo al bivio con via Anzano dove girando a destra andiamo ad attraversare le strette viuzze del paesino e raggiunto il Lavatoio comunale giriamo a sinistra ed iniziamo la salita seguendo la stradina di via per Carcano, da cui godiamo in alcuni punti di spettacolari viste sul lago sottostante, e raggiungiamo le case della frazione Carcano. Al bivio giriamo a sinistra e percorriamo il breve tratto di via Beato M. Da Carcano e raggiungiamo l'incrocio con via Don C. Belloni dove giriamo ancora a sinistra. Proseguiamo sul rettilineo asfaltato ed incrociamo due bivii dove ci teniamo a sinistra e poi a destra per seguire via ai Ronchi ed arrivati alla prima traversa giriamo a sinistra e seguiamo la stradina che passa accanto ad una zona residenziale e raggiunge la frazione Tassera. (che fu luogo di una famosa sconfitta del Barbarossa contro i Milanesi nell'anno 1160 (sec. XII).

Poco più avanti, a ridosso del muro di cinta di Villa Cramer, troviamo la Cappella di S. Maria della Neve e la lasciamo alla nostra sinistra per procedere in discesa e raggiungere il bivio. Proseguiamo diritto sulla strada alberata e raggiunto l'incrocio con la  SP40  giriamo a destra e poi subito a sinistra per immetterci su via per Erba. Entriamo nel territorio comunale di Orsenigo e arrivati alla rotonda giriamo a destra su via Piave e poi ancora a destra, alla prima traversa, per immetterci nei vicoli della piccola frazione Parzano. Passiamo accanto alla bellissima Chiesa di San Biagio e proseguendo ci portiamo sulle stradine di via Carducci a cui segue via G. Matteotti per poi proseguire su via N. Ginzsburg dove al bivio giriamo a destra su via G. Parini. Percorriamo il rettilineo e raggiunto il bivio giriamo a sinistra e ci immettiamo sulla sterrata che raggiunge a sua volta un'altro bivio dove ancora a sinistra entriamo nel bosco e proseguiamo andando in salita ad incrociare altri sentieri. Tenendoci a sinistra e ci portiamo sulla  Strada Comunale dei Rebecchi  che ci conduce alla prima periferia di Orsenigo.

Arriviamo fino a raggiungere la strada asfaltata di via F. Carcano e giriamo a destra proseguendo ancora su sterrato e sentiero per arrivare all'incrocio con via Don Gnocchi dove giriamo a destra, per un brevissimo tratto, tenendoci poi a sinistra ed iniziare un'altro tratto sterrato. Superiamo il grande capannone e attraversiamo alcuni campi coltivati per girare poi a destra quando troviamo il bivio con un'altra sterrata che procede in un lungo rettilineo che passa accanto a orti e attraversa una bella serie di pratoni e ci conduce all'altro bivio della  Strada Consorziale delle Chiuse  nel comune di Albese con Cassano. Giriamo a sinistra e superiamo alcuni capannoni per arrivare all'incrocio con via Alzate. La attraversiamo e ci portiamo sull'altra sterrata via Baraggia che con un bel rettilineo va ad attraversare una serie di campi coltivati. Arrivati ad un bivio giriamo a destra e proseguiamo sempre su sentiero andando in direzione di un boschetto ed in leggera salita arriviamo ad un'altro bivio.

Girando a sinistra ci portiamo su via A. Giotto e andiamo a percorrere questo brevissimo tratto asfaltato che passa accanto ad una zona residenziale e procediamo poi, ancora, su sentiero per inoltrarci in una piccola parte del boschetto e quando ne usciamo arriviamo, poco dopo, ad un bivio. Tenendoci a destra percorriamo prima il tratto sterrato e poi quello asfaltato della stradina di via G. Parini per arrivare all'incrocio con via Montorfano. Giriamo a sinistra e dopo poche decine di metri attraversiamo la  SP342  e seguendo il rettilineo che passa davanti ad alcuni capannoni industriali. Alla prima traversa giriamo a destra e ci immettiamo su via Urago e con la strada sempre leggermente in salita ci immettiamo su via Lazio e raggiunto un bivio giriamo a destra per procedere adesso su via dei Ierr per arrivare ad un'altro bivio dove giriamo a sinistra sulla  Strada vicinale dei Nibritt . Al termine della stradina tenendoci a destra imbocchiamo la sterrata che passa accanto alla recinzione e con un bel tratto in salita ritorniamo, dopo aver attraversato un boschetto, su via Urago entrando a Tavernerio

Ci portiamo alle prime case della piccola frazione Urago e arrivati ad un trivio giriamo alla prima traversa a sinistra su via M. Montessori e seguiamo la stradina che arriva ad un bivio. Giriamo a sinistra e sempre con la strada in salita andiamo a percorrere il tratto asfaltato e poi il tratto sterrato che ci porta fin quasi alla cima del Monte Orfano ed una volta raggiunta la strada asfaltata di via Mandelli, dove avremo una bellissima vista sul Lago di Montorfano, iniziamo la discesa verso Montorfano. Raggiungiamo piazza Roma dove troviamo il Villa Manusardi sede del Municipio e la Chiesa di San Giovanni Evangelista (Sec. XI). Superiamo il piazzale e andiamo a percorrere un brevissimo tratto della  SP28  che lasciamo quando troviamo il bivio. Tenendoci a destra iniziamo un'altro strappo che ci porta nuovamente a Tavernerio quando dopo un chilometro raggiungiamo le case della frazione Crotto Urago.

Al trivio giriamo a sinistra e seguendo la stradina sterrata entriamo nel mezzo del bosco per portarci ancora a sinistra ed iniziare una bella discesa, in parte anche tecnica, che dopo un pò di curve ci conduce ad un bivio dove giriamo a sinistra e portandoci a fianco di alcune villette raggiungiamo l'incrocio con  la  SP28 .  Girando a destra e a sinistra, la lasciamo subito, seguendo le belle stradine che ci riportano all'interno del bosco ed alla periferia di Lipomo. Iniziamo adesso la salita, più impegnativa della giornata con l'ascesa su sentieri verso il Monte Croce che raggiungiamo dopo circa 2,5 km di vera sofferenza e dove in alcuni tratti è quasi impossibile rimanere in sella se non sufficientemente allenati. Ultimo tratto sterrato che arriva sulla bella  Strada delle Fontane  ed ora iniziamo la discesa che ci porta prima alla periferia di Intimiano e poi con un sentiero ancora leggermente tecnico ad incrociare nuovamente la statale. 

La seguiamo a destra e procediamo in direzione di Trecallo dove arriviamo ad incrociare la  SP36 -Strada Canturina dove giriamo a destra andando a percorrerne poco più di 600 m per girare alla traversa, a destra, su via Giovane Italia e ci portiamo in piazza IV Novembre che attraversiamo a sinistra e procediamo sulla strada che passa davanti alla Chiesa di Sant'Antonino ad Albate e ritorniamo nuovamente all'incrocio con la provianciale. Giriamo a destra e 100 m dopo ancora a destra e ci infiliamo sul lungo rettilineo di via Muggiò ed arrivati ad un bivio tenendoci a sinistra seguiamo via Donatori del Sangue e superiamo il sottopasso del viadotto dei Lavatoi per girare subito a destra su via dei Mulini che a curve e sempre in discesa ci porta a fianco dell'autoparking e procedendo ancora diritto superiamo anche i sottopassi ferroviari per arrivare all'incrocio con via Napoleona. Proseguendo sempre diritto arriviamo nel centro cittadino di Como e lo attraversiamo seguendo le belle stradine che fanno parte del centro Storico ed arriviamo fino al piazza del Duomo  per andare poi in direzione delle sponde del Lago di Como e successivamente raggiungere la Stazione di Como San Giovanni dove terminiamo la nostra bella avventura.


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