Tra le cascine della Brianza
29/01/2017 - Tra le cascine della Brianza
Album fotografico
Distance: 34 km - 451 m Ascent - 498 m Descent
Un'altra mattina molto fredda (termometro alla partenza alle ore 8:30 -2,5°) ma che non ci fa per nulla desistere dalla nostra voglia di andare in mountain bike. Sentieri che all'inizio erano veramente gelati ed anche i torrenti come il Curone e la Molgoretta sono davvero da ricordare perchè con una coltre di ghiaccio così spessa non li abbiamo mai visti prima. Le temperature però a metà mattinata un poco si sono alzate ma resta comunque il fatto anomalo del meteo.
Uscendo dal parcheggio, della stazione di Osnago, teniamo la sinistra e procediamo fino all'incrocio dove giriamo a destra e seguendo la ciclabile arriviamo in leggera salita alla rotonda dove giriamo ancora a sinistra e seguiamo il rettilineo che ci conduce alle case di Lomagna.
Seguendo via Fermi ci portiamo su una sterrata che risale verso "Villa Busca" e poco dopo, arrivati davanti al cancello, teniamo la destra e prendiamo il tratturo che nel mezzo dei campi scende nella valle del "torrente Molgoretta" e oltrepassa "Cascina Stretta" entrando nel "Parco Regionale di Montevecchia e Val Curone". Quando ritroviamo la strada asfaltata teniamo la nostra destra e risaliamo di pochissimi metri per girare poi subito a sinistra e oltrepassare la sbarra per ritornare su sterrato e seguire adesso il corso del "torrente Curone".
Poco più avanti deviando a sinistra utilizzeremo il single trail che passa nel mezzo dei campi e passeremo sopra il piccolo ponte che lo attraversa proseguendo, su una breve salita, fino ad incrociare la sterrata nel mezzo del boschetto. Tenendo la sinistra ci riportiamo, poco dopo, sulla strada asfaltata nei pressi della frazione Quattro Strade di Montevecchia. Oltrepassiamo, tenendo la sinistra, la rotonda e percorriamo 300 m per girare poi a destra e imboccare il rettilineo che ci porta a "Cascina Ceresè".
La aggiriamo sulla destra e seguendo il single trail che prosegue a lato del campo arriviamo a ridosso del muro di recinzione di una fabbrica e poi, dopo la curva, entriamo nel boschetto e seguiamo il sentiero che scende nella valletta sottostante con una bella pendenza (in questo punto, per i meno allenati, c'è la possibilità di scendere su gradini). Arrivati nella valletta giriamo a sinistra e percorriamo il sentiero che ci riporta all'esterno del boschetto e che ritrova, dopo la sbarra, la strada asfaltata che va in direzione della frazione Bergamina.
Attraversiamo la strada asfaltata e ci portiamo sul piccolo ponte che supera il torrente Molgoretta e risaliamo in direzione di "Cascina Brughiera" dove passando sotto le volte del portone di ingresso attraversiamo il piccolo cortile all'esterno e proseguiamo nel mezzo dei campi in un bellissimo tratto dove davanti a noi la collina di Montevecchia e il "Santuario della Beata Vergine del Carmelo" la fanno da padrone.
Gli sterrati che proseguono attraversano campi ci portano a "Cascina Butto" per poi risalire, con una leggera pendenza, fino a riprendere il tratturo che discende la collinetta e che arriva sull'asfaltata a metà strada tra "Cascina Novaglia" e la frazione Barriano di Missaglia. Quando ritroviamo, dunque, la strada asfaltata, giriamo a destra e ne percorriamo all'incirca 250 m per poi girare a sinistra e seguire il rettilineo che ci fa arrivare a "Cascina Campù Inferiore".
Giriamo a destra e oltrepassiamo "Cascina Campù Superiore" e seguendo il lungo rettilineo arriviamo alla frazione Contra. Leggera deviazione a sinistra per arrivare alla frazione Misericordia dove passiamo accanto al "Monastero di Santa Maria della Misericordia" antico convento (1482 - La tradizione fa risalire al beato Michele da Carcano di Lomazzo, vicario dell’Osservanza milanese dei frati minori francescani, l’iniziativa della costruzione del convento, portato poi a termine da un altro beato, Francesco dei principi Trivulzio, il quale aveva ricevuto l’autorizzazione a fondare e a portare a compimento cinque monasteri, uno dei quali in “Monte Briantia” in località denominata Monterosso (il nostro), da papa Sisto IV con bolla dell’8 luglio 1482 e da papa Innocenzo VIII con bolla datata Roma 21 dicembre 1486. Fonte notizie: Monastero di Santa Maria della Misericordia - Missaglia).
Imbocchiamo la sterrata a sinistra che ci porta nel mezzo dei prati e che diventando un single trail arriva adesso nel boschetto dopo una leggera deviazione a destra. Proseguiamo tenendo la destra sul sentiero nel mezzo del bosco e dopo il tornante ci impegniamo nella risalita verso la periferia di Casatenovo oltrepassando il Camposanto e raggiunto il semaforo sulla SP51 giriamo a sinistra e poi subito a destra per attraversare il centro cittadino passando davanti alla Chiesa Prepositurale di San Giorgio. Teniamo la sinistra ed in discesa passiamo accanto al grande supermercato dove al primo incrocio giriamo a sinistra seguendo la bella stradina che dopo alcune curve ci porta davanti a "Villa Facchi".
Giriamo a destra e proseguiamo sulla stradina che va in direzione di "Cascina Giovenigo" ma dopo 700 m imbocchiamo a sinistra la sterrata e poi il sentiero che scende nella valletta del Rio Pegorino e risaliamo dalla parte opposta ritornando verso le case del paese ritrovando la strada asfaltata. Giriamo a sinistra e percorriamo via Giorgio Carminate de Brambilla (nobile famiglia originaria di Melzo) fino a quando la strada asfaltata termina e imbocchiamo il bel single trail che nel bosco discende un'altra volta nella Valle del Rio Pegorino.
Risalendo dalla parte opposta si arriva alla periferia di Montesiro e seguendo la strada a sinistra arriviamo all'incrocio dove proseguiamo diritto passando davanti al camposanto. Imbocchiamo la viuzza che entra nel parcheggio e tenendo la sinistra andiamo in discesa, sul tratturo, nel mezzo di alcuni campi lasciando alla nostra sinistra la zona artigianale. Risaliamo la collinetta e raggiungiamo la zona della "Cascina Brusignone" dove pieghiamo a sinistra e seguiamo il tratturo che attraversa i campi e che arriva all'immediata periferia di Tregasio.
Aggiriamo il piccolo paesino e seguendo stradine sterrate e tratti su sentiero ritroviamo l'asfalto della periferia e tenendo la sinistra arriviamo all'incrocio con il semaforo. Prendiamo a sinistra ed in leggera salita raggiungiamo l'entrata del "Bosco di Chignolo" dove seguendo il sentiero a destra della "Cascina Chignolo" andiamo in discesa all'interno del bellissimo bosco seguendo dall'alto la "Valle del Rio Cantalupo". Quando la bella discesa termina ci dobbiamo impegnare in un tratto dove la risalita sarà abbastanza difficoltosa ma sono solo 150 m tra sentiero e strada sterrata.
Usciti dal bosco e arrivati al bivio, sulla strada sterrata, giriamo a destra e arrivati all'altezza dei blocchi in cemento giriamo a sinistra sulla bella discesa cementate che passa all'esterno della periferia del borgo di "Cascina Montemerlo". Su stradine aggiriamo anche il centro cittadino di Triuggio e una volta arrivati nei pressi del passaggio a livello, sulla linea ferroviaria Monza-Molteno-Oggiono, giriamo a destra e percorriamo in discesa i tornanti che ci portano alla frazione Ponte.
Attraversiamo il ponte sul fiume Lambro e ci immettiamo, dopo la curva, nel piccolo parcheggio a sinistra dove imbocchiamo la greenway del Lambro che seguiamo fino ad arrivare alla località "Mulini Bassi". Risaliamo a sinistra e raggiungiamo il complesso del Centro Sportivo comunale di Sovico e sul rettilineo ci portiamo al bivio su via Lambro dove giriamo a destra e in leggerissima salita oltrepassiamo la chiesa Parrocchiale dei Santi Simone e Giuda ed arriviamo all'incrocio. Giriamo a sinistra e percorriamo il lungo rettilineo di via Giovanni da Sovico arriviamo al passaggio a livello che oltrepassiamo per girare a destra e seguire le viuzza che porta alla piccola stazione di Macherio-Sovico.
Proseguendo sempre diritto arriviamo al bivio su via Cadorna dove giriamo a sinistra e dopo 200 m giriamo a destra ed imbocchiamo il sottopasso della provinciale SP6 che ci porta all'interno della ciclabile e che aggira il complesso scolastico. Uscendo dal parcheggio attraversiamo via Regina Margherita portandoci alla periferia di Macherio dietro al complesso del grande supermercato. Girando a destra e tenendoci a sinistra prendiamo la piccola stradina che diventa sterrata e ci porta alla frazione Bareggia.
Poco dopo entriamo negli ultimi sterrati della giornata con l'arrivo nel "Bosco Urbano" di Lissone che attraversiamo per raggiungere l'incrocio e quindi la rotonda su viale Martiri della Libertà e quindi il parcheggio davanti alla Caserma VVF "Gino Arosio" dove termina la nostra avventura.
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