Parco dell'Adda Nord e Santuario Madonna del Bosco in mountain bike


05/10/2016 - Parco dell'Adda Nord e Santuario Madonna del Bosco in mountain bike
Album fotografico
Distance: 31 km - 541 m Ascent - 545 m Descent


Mercoledì in mountain bike, quello di quest'oggi con quattro amici che mi fanno compagnia. Partenza e arrivo alla  Stazione di Merate-Cernusco Lombardone  in una giornata dove il sole non ci ha mai mollato ma che di suo ha quell'aria piuttosto frizzante, al mattino, dove anche con le maniche lunghe non si sta malissimo. Percorso pedalabile al 99,9% che ha comunque una serie di strappi che se non si è abituati possono farsi sentire nelle gambe. Alla fine, come sempre, grande divertimento e soddisfazione per aver portato a termine anche questa avventura.



Lasciamo la  Stazione di Merate-Cernusco Lombardone  proprio sulla rotonda e proseguiamo diritto su via Vittorio Emanuele II e con la strada in leggerissima salita arriviamo alla rotonda sulla  SP54 . Teniamo la destra e proseguiamo per 200 m ed arriviamo al semaforo sullo svincolo della  SS342dir  che attraversiamo e ci portiamo su via G. Verdi. Seguiamo la stradina fino all'incrocio con via G. Donizetti e giriamo a sinistra e ne percorriamo solo 150 m perchè giriamo a destra imbocchiamo M. G. Agnesi che termina su via Carlo e Serafino Cernuschi.

Giriamo a destra e poi subito a sinistra e superiamo su via degli Alpini il distaccamento VVF Volontari di Merate portandovi fino al termine della viuzza. Giriamo a sinistra e raggiungiamo il semaforo sull'incrocio con via De Gasperi dove giriamo a destra e proseguendo troviamo lo spartitraffico davanti al Liceo M. G. Agnesi. Lo teniamo alla nostra destra e giriamo su via dei Ludovichi che prosegue in direzione del parcheggio.



Giriamo a destra e poi subito a sinistra per immetterci su via Donatori di Organi ed entriamo nel territorio comunale di Robbiate. Raggiunto l'incrocio con via dei Tigli giriamo a sinistra e poi a destra sulla bellissima viuzza acciottolata che termina su via Fumagalli dove giriamo a sinistra e poi incrociando via Indipendenza giriamo a destra su via San Francesco d'Assisi.

Alla seconda stradina sulla nostra sinistra giriamo ed iniziamo la bella ma poco impegnativa salita sul 
Monte Robbio immettendoci sui primi sterrati della giornata. Primi 700 m con pendenza all'11% poi una piccola discesa prima di rimetterci in salita, sempre nel mezzo dei sentieri all'interno dei boschi, dove le pendenze adesso salgono un pochino raggiungendo anche il 14%. Il fondo del terreno, oggi, è perfetto non c'è polvere e le sterrate e in sentieri sono davvero belli come fondo e come tenuta.

Terminati anche questi 300 m di salita inizia adesso un bel tratto completamente in discesa che, sempre nel mezzo del bosco, lascia il il territorio di Robbiate ed arriva in quello di Imbersago. Terminiamo il tratto sterrato dopo 1,7 km e ritroviamo la stradina asfaltata via Monsereno che raggiunge la provinciale  SP56 . Giriamo a destra e arrivati alla rotonda giriamo ancora a destra e in discesa raggiungiamo l'imbarco del "Traghetto Leonardesco".

Foto di rito (davanti alla copia del traghetto che Leonardo che progettò nel 1513) e poi si riparte. Tenendoci a sinistra passiamo la sbarra che delimita l'ingresso sull'argine del fiume Adda e proseguiamo in direzione di Brivio che raggiungiamo percorrendo i 4 km di strada sterrata con bellissimi scorci sul fiume dove è possibile vedere all'opera le oramai stanziali, specie di volatili, di Cigni, Folaghe e Germani Reali. Arrivati a Brivio sotto passiamo il ponte (terminato del 1917) e poco dopo arriviamo in piazza Palma dove troviamo le tre torri del Castello (Sec. XV) e seguendo le indicazioni del nostro navigatore GPS con un'ampio giro all'interno delle viuzze del paese ci portiamo al semaforo sulla  SS342dir


La attraversiamo e tenendoci a sinistra imbocchiamo via A. Volta, la viuzza laterale alla statale, che in salita ci porta ad un primo bivio dove proseguiamo ancora diritto e raggiunto il bivio successivo ci teniamo a destra e sempre in salita imbocchiamo a sinistra via San Benedetto. La stradina diventa quasi subito sterrata e con un continuo saliscendi supera Cascina Tripoli ed in discesa passa non molto distante da Cascina Margherita e una volta superata, sempre nel mezzo del bosco, ci fa raggiungere poco dopo la strada asfaltata via dei Pini che ci immette, al termine, su via Papa Giovanni XXIII. 

Tenendo la destra percorriamo un tratto di circa 700 m e raggiunto lo svincolo ci teniamo a sinistra e proseguiamo sempre in salita verso il centro cittadino di CalcoNel mezzo delle bellissime viuzze arriviamo in località Scereina davanti alla bellissima Chiesetta di San Rocco dove termina la salita e dove con un brevissimo tratto in discesa ci portiamo all'incrocio. Giriamo a sinistra e dopo un brevissimo tratto pianeggiante iniziamo la salita verso Calco Superiore seguendo via Ghislanzoni. 

Un chilometro su asfalto con pendenze oltre l'11% per arrivare al bivio con via Calco Superiore in località Vescogna dove passiamo accanto a "Villa Vescogna". Teniamo la sinistra e imbocchiamo la stradina acciottolata che, dopo aver superato la Cappella della villa, diventa sterrata e in discesa raggiunge il bivio che porta a "Villa Grugana" sede del Pontificio Istituto Missioni Estere (P.I.M.E). Giriamo a destra e proseguiamo in direzione di Cassina Fra Martino dove passiamo davanti al Castello (Sec. XVII) e dopo la curva a sinistra arriviamo sulla strada che ci porta, in discesa, davanti al "Santuario della Madonna del Bosco" . 

Ci fermiamo per scattare qualche bella fotografia, al Santuario (oggi però chiuso), alla valle dell'Adda che si vede dalla balconata davanti alla chiesa e sul Monte Canto che sembra li, a due passi. Lasciamo il piazzale del Santuario ed iniziamo la discesa su via Madonna del Bosco e dopo 400 m giriamo a destra seguendo via dei Caduti che con uno strappo, non indifferente (la pendenza in questo tratto supera il 17%) oltrepassiamo la Chiesa di San Marcellino e Pietro (Sec. XVII)  e passiamo anche la Cappella circolare che lasciamo alla nostra sinistra e percorriamo via Lamperti per imboccare un brevissimo tratto di via San Marcellino.

Poco dopo giriamo a sinistra per quel single trail che passa accanto all'ultimo gruppo di case della frazione 
Sabbione di Imbersago. Il primo tratto è ben visibile e si percorre tranquillamente mentre dopo la curva a sinistra bisogna indovinare bene il tratto perchè nel primo pezzo il sentiero è scomparso. Lo si riprende comunque più avanti e dopo averlo percorso tutto ci ritroviamo su via Bellavista e tenendo la nostra destra lasciamo a questo punto, definitivamente, la frazione.

Siamo adesso su via Copernico e procediamo, in leggera discesa,  passando accanto al muro perimetrale di "Villa Orsini Colonna" e percorriamo il primo tratto di rettilineo che ci porta  verso la curva e qui prendiamo a destra la sterrata che attraversa i campi e che ci fa arrivare, dopo essere scesi di sella e spinto la nostra mountain bike sul ripido single trail, sull'asfaltata via G. Marconi. Giriamo a destra e e ne seguiamo il corso fino ad arrivare al primo bivio dove giriamo a sinistra e imbocchiamo via A. Vespucci. In leggera salita lasciamo la strada asfaltata e arriviamo sulla sterrata che ci porta sulle sponde del "Lago di Sartirana".

Brevissima pausa per scattare qualche bella fotografia e poi si riparte. Seguiamo le sponde del lago e ci dirigiamo verso il Borgo di Sartirana, poche case ed un centro storico posto poco più alto del livello del lago, dove ci addentriamo per le strette viuzze su via Cavour che in salita ci fa arrivare al bivio con via Umberto I dove giriamo a destra. Proseguiamo sempre diritto e quando l'asfalto di via Fontane termina ci troviamo sulla sterrata che a destra ci immette nel boschetto e proseguiamo fino ad un trivio. 

Qui siamo costretti a scendere di sella perchè i rovi hanno invaso completamente il single trail che entra nel bosco e sebbene ci mettiamo tutta la cautela possibile qualche segno di spine sulle gambe e sulle braccia ce l'abbiamo.
Anche il fondo del terreno non ci aiuta, in alcuni punti l'acqua ha eroso completamente il sentiero e grosse buche si sono formate in prossimità delle radici degli alberi che adesso sono completamente scoperte, per cui spingiamo per un brevissimo tratto la nostra mtb (50 m) ed una volta risaliti in sella seguiamo il tratturo che ci porta nei pressi di un'area florovivaistica che superiamo seguendo le belle sterrate che l'attraversano.


La nostra traccia gps ci fa rimanere a sinistra, quando raggiungiamo il bivio, e aggirata la collinetta con la sterrata leggermente in salita, arriviamo sulla  SS342dir . Giriamo a sinistra e proseguiamo sulla statale fino a raggiungere la rotonda dove giriamo a destra e imbocchiamo via del Calendone entrando nel "Parco di Montevecchia e Val Curone". Prima della curva a destra proseguiamo sempre diritto e ci immettiamo nella sterrata che ci porta verso la frazione Roncaglia dove imbocchiamo via Campo del Moggia per poi girare a sinistra quando incrociamo via Monte Bianco.


Seguiamo la stradina e raggiungiamo l'incrocio dove giriamo a sinistra su via Aldo Moro ed arrivati al primo incrocio giriamo a destra su via delle Grigne che ci porta dietro al campo sportivo della frazione Pagnano di Merate. La stretta stradina si infila tra il campo sportivo ed alcune case e quando arriviamo al bivio su via Cappelletta giriamo a destra e passiamo accanto alla Parrocchiale di  San Giorgio MartirePassata la piccola piazza, all'incrocio, giriamo a destra e ci immettiamo su via Lunga e ne percorriamo 200 m per portarci poi a sinistra ed immetterci sul tratturo che arriva al sottopasso della linea ferroviaria e raggiunge la piccola frazione Pianezzo.


Passiamo nella stradina che divide le poche case del borgo e raggiunto l'incrocio giriamo a sinistra su via Bagaggera. Al primo bivio giriamo a sinistra ma tenendoci a destra entriamo nella sterrata che raggiunge dopo 500 m il " Sentiero dei Guadi ". In questo tratto il divertimento è assicurato perchè ci sono sempre continui cambi di pendenza anche se di guadi non se ne attraversano. Curve, contro - curve e bellissimi single trail ci portano fino alla sbarra dove usciamo sul piccolo parcheggio a ridosso della  SP54 .

La attraversiamo e seguendo via Carlo Porta andiamo in direzione della stazione ma prima passiamo davanti al "Castello di Cernusco Lombardone"  (prima metà del XIV secolo) di cui si scorge, dietro gli alberi, l'imponente torre dello spigolo Nord. Poco più avanti termina il nostro percorso perchè arriviamo al parcheggio della stazione.



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