Il lungo Brianza Tour
06/05/2015 - Il lungo Brianza Tour
Album fotografico
Distance: 55 km - 964 m - Ascent 1.012 m Descent
Era qualche settimana che avevo disegnato questo percorso un pò lungo e con un discreto dislivello, mai però mi sarei immaginato di metterlo in fretta e furia in linea per sostituire quello programmato. Eh.. si... perchè è solo grazie ai consigli degli amici Daniele e Nando che all'ultimo momento la nostra destinazione è cambiata perchè il brutto tempo dalle parti di Colico e della Val Chiavenna ieri c'era davvero. Percorso quindi totalmente nuovo che ci ha impegnato davvero per il continuo saliscendi ma che ci ha dato modo di percorrere ancora nuovi sentieri e sterrati. In alcuni punti, probabilmente a breve, non sarà più possibile il transito alle mountain bike per via di cancelli chiusi o di costruzioni che ne ostruiranno il passaggio, ma oggi noi ce lo siamo davvero goduto tutto.
Partenza dal piazzale della stazione di Erba che abbiamo raggiunto in treno e dopo un buon caffè eccoci in sella per iniziare questo percorso, che sappiamo già abbastanza duro. Lasciamo la stazione tenendoci a sinistra e andiamo a percorrere il rettilineo di via Dante che ci fa arrivare al semaforo all'incrocio di corso XXV Aprile. Giriamo a destra e andiamo a percorrere quest'altro quest'altro rettilineo che arriva nei pressi della Chiesa di Santa Maria Nascente (Sec. XIII). Poco prima, a sinistra, un cancello aperto tra due colonne sormontate da statue ed andiamo a percorrere lo sterrato viale dei Cipressi e raggiungiamo piazza prepositurale dove troviamo anche il Municipio cittadino. Tenendoci a sinistra andiamo a percorrere via G. Garibaldi ed arrivati in fondo alla lunga stradina che sempre in costante salita attraversa la parte vecchia della cittadina.
Al bivio con via San Maurizio proseguiamo ancora in leggera salita e poi tenendoci a sinistra andiamo ad imboccare lo stretto passaggio della Pedonale per Buccinigo-La Busa e superiamo il Lavatoio di Pravalle. La strada è stretta con un primo tratto a fondo cementato poi superato il lavatoio diventa a fondo sterrato e risale sempre raggiungendo un piccolo boschetto e poi uscendo a fianco di un pratone ne costeggia sulla destra gli alberi e deviando prima a sinistra e poi a destra arriva a superare, con un sottopasso, la SP40 portandoci nella frazione San Cassiano dove troviamo la bella Chiesa (Sec. V/VI) alla nostra destra. Proseguendo diritto arriviamo all'incrocio con via Como e dopo aver girato a destra deviamo subito a sinistra e seguiamo la stradina che sempre in salita arriva al bivio con via Lodorina dove giriamo a destra.
Quando la stradina termina ci teniamo a destra ed entriamo all'interno del boschetto seguendo il sentiero che risale ancora fino a raggiungere l'asfaltata via Buco del Piombo. Giriamo a sinistra e procediamo per un brevissimo tratto su asfalto poi lo lasciamo e seguiamo adesso la sterrata che nel mezzo del bosco ci porta ad un'incrocio asfaltato dove proseguiamo diritto imboccando la stradina che arriva a fianco della bellissima Chiesetta di Santa Maria di Loreto. Medievale (Sec. XII. La chiesa fu citata per la prima volta nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani (tradizionalmente attribuito a Goffredo da Bussero) alla fine del Duecento, con la dedicazione a San Bartolomeo, santo patrono della nobile famiglia Parravicini (alla quale si deve la sua fondazione). Non possiamo non fermarci in questo incantevole luogo avendo così anche la possibilità di scattare qualche belle foto ricordo.
Si riparte seguendo la stradina in discesa e percorrendo il rettilineo entriamo poco dopo ad Albavilla dove raggiungiamo il bivio con via Monsignor F. Ciceri. Giriamo a sinistra e percorriamo il tornantino per procedere poi sul rettilineo di via Albavilla e raggiungiamo la rotonda. L'andiamo ad attraversare e ci portiamo su via Riazzolo ed arriviamo all'incrocio con la SP40 . Girando a sinistra ci teniamo sul tratto ciclo pedonale ed arrivati alla traversa di via C. Cantù la attraversiamo ed in discesa arriviamo fino alla piccola rotonda dove tenendoci a sinistra andiamo a seguire la stradina che aggira le palazzine e ci conduce al piccolo piazzale davanti al Camposanto. Giriamo a destra e procediamo su via Don Orione andando a percorrere la leggerissima salita che arriva ad un bel tornante e prosegue poi verso un rettilineo dove troviamo il bivio di via Campolasso.
La imbocchiamo e con la bella stradina, senza traffico, abbiamo la possibilità di vedere in lontananza la frazione Parravicino dove si può notare la Torre che raggiungiamo dopo arrivati al bivio con la stradina di via Cardinale B. Parravicini. Alla nostra destra il cancello (chiuso) da dove si vede la Cappella di San Bartolomeo (Sec. XIII) che si trova all'interno del Parco di Villa Lado. La stradina adesso prosegue tra i muri di cinta di Villa Parravicino. e di altre proprietà fino a quando raggiungiamo l'incrocio con viale Brianza. Facendo attenzione lo attraversiamo e vedendo alla nostra destra la Chiesa di Santa Maria Assunta (Sec. XXIV) giriamo a sinistra sulla stradina, in discesa, di via Castelnuovo e superiamo, poco dopo, Villa Mainoni e proseguendo poi sul tratto sterrato e a tratti molto sassoso arriviamo dopo alcuni tornanti ad un bivio dove incrociamo un'altra sterrata. Giriamo a destra e andiamo a percorrere la stradina che passa davanti a Cascina Calpraa e raggiunto l'incrocio con via Beato Michele da Carcano.
Tenendoci a destra risaliamo verso la piccola frazione Carcano ed al bivio successivo ricominciamo un'altro tratto in discesa che arriva ad Alserio. Raggiunto il centro storico del paesino che si trova sulle sponde e da il nome al Lago giriamo a destra quando troviamo la traversa di corso del Popolo. Con la strada sempre in costante salita, arrivati in una piccola piazzetta, tenendoci a sinistra, imbocchiamo via Nazionale e successivamente via Tassera, passando accanto al Parco e a Villa Cramer che raggiunge poi sulla curva il parcheggio di un condominio e girando a sinistra proseguiamo sul viale alberato fino all'incrocio con la SP40 . Giriamo a destra e poi subito a sinistra su via per Erba e sempre in salita arriviamo a Orsenigo e superando sul lungo rettilineo due rotonde giriamo quando alla nostra destra troviamo via Raffaello Sanzio. Proseguendo sempre in leggera salita giriamo a sinistra su via F. Carcano e poi ancora a sinistra su via G. Leopardi.
Giriamo a destra alla traversa di via 1° Maggio e raggiunto il bivio con via F. Petrarca ci teniamo a destra andando a percorrere il rettilineo che arriva all'incrocio con via Don Gnocchi. Giriamo a destra e la percorriamo per un lungo tratto e raggiunto il cartello dell'entrata sul territorio comunale giriamo a sinistra sulla stradina che poi diventa sterrata e procede a fianco di un grande capannone per arrivare ad un bivio. Giriamo a destra ed ancora su sterrato raggiungiamo un'altro bivio sulla Strada Consorziale delle Chiuse ed arrivati all'incrocio con via Alzate giriamo a sinistra e sempre su sterrato il bel rettilineo che va ad attraversare i prati ed arriva poi all'incrocio con la SP342 . Raggiungiamo la rotonda, a sinistra, girando a destra su via G. Marconi ed entriamo a Montorfano seguendo il lungo rettilineo di via per Alzate.
Alla rotonda giriamo a sinistra su via Brianza e dopo un lungo rettilineo giriamo a sinistra su via Molino e ancora a sinistra su via Canneti e proseguiamo fino al termine della strada asfaltata per entrare poi nel boschetto e raggiungere il bivio della Strada delle Brughiere . Giriamo a sinistra e sempre nel mezzo del bosco arriviamo a Cascina Cassinazza per prendere a sinistra la Strada Comunale , sterrata, e girare dopo circa 300 m a destra per portarci nuovamente all'interno del bosco, sempre in leggera discesa, per poi uscirne e andare ad attraversare un pratone prima di iniziare un'altro bellissimo sterrato che prosegue però adesso in salita all'interno del bosco e ci da la possibilità di aggirare il piccolo agglomerato di case di Inghigollo. Uscendo dal bosco troviamo l'incrocio con la SP28 e girando a sinistra andiamo a percorrerne solo poche centinaia di metri per poi girare a destra per ritornare su sterrato e percorrere un tratto del Sentiero Cabiate-Montorfano all'interno del Parco della Brughiera.
Arrivati a Capiago iniziamo la salita in direzione del Monte Croce andando a percorrere il bel tratto della Strada delle Fontane che con una bella pendenza ci fa rimanere sempre su fondo sterrato e con un'inversione a U ritorniamo poi in direzione del paese scendendo poi in direzione della SP28 che percorriamo fino alla rotonda per girare a destra alla traversa di via degli Alpini. Raggiunto il bivio giriamo a sinistra e superiamo i panettoni e la catena e seguiamo la stradina sterrata che passa accanto al Campo sportivo comunale. Lo superiamo e quando troviamo il bivio con via Camuzio stiamo a sinistra e sempre su stradina sterrata ed asfaltata arriviamo in piazzale Paolo VI a fianco della Chiesa di San Leonardo a Intimiano. All'incrocio con la SP28 ci teniamo a sinistra e ne percorriamo solamente un centinaio di metri per girare a destra al bivio con via V. Emanuele che poco dopo lasciamo per immetterci sulla sterrata e quindi su sentiero che ci da la possibilità di evitare la strada asfaltata e di portarci poi nuovamente su un'altro tratto del Sentiero Cabiate-Montorfano andando adesso ad aggirare Cascina Pelada.
Arriviamo adesso ad incrociare la SP38 e girando a destra arriviamo alle case di Fecchio dove giriamo a destra per andare a riprendere il bellissimo tratto sterrato che risale nuovamente verso Intimiano.Passiamo per il vecchio centro storico dove ci sono ancora le case vecchie percorrendo via Fiume. Arrivati all'incrocio con via per Cantù giriamo a sinistra e con un lungo rettilineo arriviamo fino al bivio dove giriamo a sinistra per imboccare via degli Arconi dove superato un grande capannone giriamo a destra seguendo la sterrata e ci portiamo a ridosso di un boschetto e quando ne usciamo ritroviamo l'asfalto di via per Intimiano. Tenendoci a sinistra raggiungiamo poco dopo il semaforo e giriamo a destra su via Bengasi che in discesa arriva ad un'altro semaforo dove superiamo il bivio ed andiamo a superare il sottopasso ferroviario. Uscendone dalla parte opposta arriviamo ad un grande bivio dove ci teniamo a destra andando a percorrere il rettilineo di via Como fino alla rotonda dove giriamo a destra e andiamo a percorrere ed imbocchiamo via S. Pellico.
Ci dirigiamo verso Montecastello e ritorniamo nella periferia ovest di Intimiano dove seguiamo per un breve tratto la SP28 arrivando all'incrocio con la SP36 . Attraversandola entriamo a Senna Comasco e dopo le curve in discesa arriviamo ad immetterci a destra su via Adda e raggiungere l'incrocio con via Canturina Vecchia dove giriamo a sinistra. Superiamo un bel gruppo di capannoni e arrivati su via Selvaregina giriamo a sinistra e ci portiamo sulla sterrata che entra nel mezzo del bosco e con un tratto in leggera salita ci permette di aggirare la periferia di Cucciago seguendo via Navedano. Raggiunta la rotonda la attraversiamo e ci portiamo all'interno del bosco e con un brevissimo tratto in discesa seguiamo una serie di sentieri che in salita, in certi punti anche molto faticosa, ci porta alla sterrata che entra poi tra le case del paese su via Don Carpani. Arriviamo all'incrocio e giriamo a sinistra percorrendo il rettilineo per portarci ad un'altro incrocio co via Michelbecco.
Giriamo a destra e seguiamo via Navedano per arrivare all'incrocio sulla SP27 , davanti alla Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso, dove giriamo a destra per proseguire su un breve tratto della provinciale e girare a sinistra sulla traversa di via Capitano G. Savoia dove procediamo sulla larga strada, quasi senz'auto, per girare a sinistra quando troviamo via del Pozzo. Arrivati davanti alla vecchia casa, abbandonata, giriamo a destra e ci portiamo sulla sterrata che entra nel Parco delle Groane e supera poco dopo il Lavatoio del Montina. Seguendo i sentieri e i tratturi che attraversano i campi e ci conducono poi all'interno di un boschetto dove con un bel tratto sterrato e con un'ampia deviazione ci portiamo oltre le case del comune percorrendo via Galvani. Arrivati all'incrocio con via della Montina giriamo a destra e ci riportiamo in direzione delle case per arrivare su via A. Volta ed entriamo nel centro storico.
Arrivati in una piccola piazzetta, ad un'incrocio giriamo a sinistra e poco dopo, alla nostra destra, possiamo vedere il Santuario della Madonna della Neve (Il crinale che caratterizza il nucleo antico di Cucciago e da cui ancora scendono alcuni terrazzamenti agricoli, è stato per secoli segnato dalla presenza di questo edificio religioso unitamente alla ben più antica chiesa medioevale di S. Vincenzo) e la Chiesa di San Vincenzo. Seguiamo quindi la sterrata e successivamente il Sentiero Variante Alta Maneggio e uscendo dal bosco raggiungiamo la Strada Consortile dei prati Lunghi che andiamo a percorrere per superare il sottopasso ferroviario. Questo tratto in falsopiano termina quando arriviamo sull'asfalto di via Duzioni dove procedendo sul rettilineo superiamo una bella serie di capannoni industriali. Raggiunto l'incrocio procediamo ancora diritto seguendo via Conciliazione ed in leggera salita arriviamo fino alla viuzza che troviamo a sinistra e che vediamo scendere in direzione della ferrovia. La imbocchiamo e superiamo con il sottopasso la strada provinciale e poco dopo ci impegniamo nella risalita del Sentiero 9-Rio Mare . Raggiungiamo quindi Asnago e sulla strada di via Repubblica ci portiamo davanti al grande complesso industriale ed una volta superato seguiamo la stradina sterrata che ci conduce nei pressi della rotonda. Girando a sinistra iniziamo la discesa che passa accanto al grandissimo deposito di auto e ci portiamo poco distanti dal sottopasso della SP32 . Lo raggiungiamo seguendo la stradina sterrata e usciti dalla parte opposta giriamo a sinistra su via per Carimate e poi ancora a sinistra su via dei Giovi ed in rettilineo raggiungiamo la stazione di Carimate dove terminiamo questo lungo tour.
Era qualche settimana che avevo disegnato questo percorso un pò lungo e con un discreto dislivello, mai però mi sarei immaginato di metterlo in fretta e furia in linea per sostituire quello programmato. Eh.. si... perchè è solo grazie ai consigli degli amici Daniele e Nando che all'ultimo momento la nostra destinazione è cambiata perchè il brutto tempo dalle parti di Colico e della Val Chiavenna ieri c'era davvero. Percorso quindi totalmente nuovo che ci ha impegnato davvero per il continuo saliscendi ma che ci ha dato modo di percorrere ancora nuovi sentieri e sterrati. In alcuni punti, probabilmente a breve, non sarà più possibile il transito alle mountain bike per via di cancelli chiusi o di costruzioni che ne ostruiranno il passaggio, ma oggi noi ce lo siamo davvero goduto tutto.
Partenza dal piazzale della stazione di Erba che abbiamo raggiunto in treno e dopo un buon caffè eccoci in sella per iniziare questo percorso, che sappiamo già abbastanza duro. Lasciamo la stazione tenendoci a sinistra e andiamo a percorrere il rettilineo di via Dante che ci fa arrivare al semaforo all'incrocio di corso XXV Aprile. Giriamo a destra e andiamo a percorrere quest'altro quest'altro rettilineo che arriva nei pressi della Chiesa di Santa Maria Nascente (Sec. XIII). Poco prima, a sinistra, un cancello aperto tra due colonne sormontate da statue ed andiamo a percorrere lo sterrato viale dei Cipressi e raggiungiamo piazza prepositurale dove troviamo anche il Municipio cittadino. Tenendoci a sinistra andiamo a percorrere via G. Garibaldi ed arrivati in fondo alla lunga stradina che sempre in costante salita attraversa la parte vecchia della cittadina.
Al bivio con via San Maurizio proseguiamo ancora in leggera salita e poi tenendoci a sinistra andiamo ad imboccare lo stretto passaggio della Pedonale per Buccinigo-La Busa e superiamo il Lavatoio di Pravalle. La strada è stretta con un primo tratto a fondo cementato poi superato il lavatoio diventa a fondo sterrato e risale sempre raggiungendo un piccolo boschetto e poi uscendo a fianco di un pratone ne costeggia sulla destra gli alberi e deviando prima a sinistra e poi a destra arriva a superare, con un sottopasso, la SP40 portandoci nella frazione San Cassiano dove troviamo la bella Chiesa (Sec. V/VI) alla nostra destra. Proseguendo diritto arriviamo all'incrocio con via Como e dopo aver girato a destra deviamo subito a sinistra e seguiamo la stradina che sempre in salita arriva al bivio con via Lodorina dove giriamo a destra.
Quando la stradina termina ci teniamo a destra ed entriamo all'interno del boschetto seguendo il sentiero che risale ancora fino a raggiungere l'asfaltata via Buco del Piombo. Giriamo a sinistra e procediamo per un brevissimo tratto su asfalto poi lo lasciamo e seguiamo adesso la sterrata che nel mezzo del bosco ci porta ad un'incrocio asfaltato dove proseguiamo diritto imboccando la stradina che arriva a fianco della bellissima Chiesetta di Santa Maria di Loreto. Medievale (Sec. XII. La chiesa fu citata per la prima volta nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani (tradizionalmente attribuito a Goffredo da Bussero) alla fine del Duecento, con la dedicazione a San Bartolomeo, santo patrono della nobile famiglia Parravicini (alla quale si deve la sua fondazione). Non possiamo non fermarci in questo incantevole luogo avendo così anche la possibilità di scattare qualche belle foto ricordo.
Si riparte seguendo la stradina in discesa e percorrendo il rettilineo entriamo poco dopo ad Albavilla dove raggiungiamo il bivio con via Monsignor F. Ciceri. Giriamo a sinistra e percorriamo il tornantino per procedere poi sul rettilineo di via Albavilla e raggiungiamo la rotonda. L'andiamo ad attraversare e ci portiamo su via Riazzolo ed arriviamo all'incrocio con la SP40 . Girando a sinistra ci teniamo sul tratto ciclo pedonale ed arrivati alla traversa di via C. Cantù la attraversiamo ed in discesa arriviamo fino alla piccola rotonda dove tenendoci a sinistra andiamo a seguire la stradina che aggira le palazzine e ci conduce al piccolo piazzale davanti al Camposanto. Giriamo a destra e procediamo su via Don Orione andando a percorrere la leggerissima salita che arriva ad un bel tornante e prosegue poi verso un rettilineo dove troviamo il bivio di via Campolasso.
La imbocchiamo e con la bella stradina, senza traffico, abbiamo la possibilità di vedere in lontananza la frazione Parravicino dove si può notare la Torre che raggiungiamo dopo arrivati al bivio con la stradina di via Cardinale B. Parravicini. Alla nostra destra il cancello (chiuso) da dove si vede la Cappella di San Bartolomeo (Sec. XIII) che si trova all'interno del Parco di Villa Lado. La stradina adesso prosegue tra i muri di cinta di Villa Parravicino. e di altre proprietà fino a quando raggiungiamo l'incrocio con viale Brianza. Facendo attenzione lo attraversiamo e vedendo alla nostra destra la Chiesa di Santa Maria Assunta (Sec. XXIV) giriamo a sinistra sulla stradina, in discesa, di via Castelnuovo e superiamo, poco dopo, Villa Mainoni e proseguendo poi sul tratto sterrato e a tratti molto sassoso arriviamo dopo alcuni tornanti ad un bivio dove incrociamo un'altra sterrata. Giriamo a destra e andiamo a percorrere la stradina che passa davanti a Cascina Calpraa e raggiunto l'incrocio con via Beato Michele da Carcano.
Tenendoci a destra risaliamo verso la piccola frazione Carcano ed al bivio successivo ricominciamo un'altro tratto in discesa che arriva ad Alserio. Raggiunto il centro storico del paesino che si trova sulle sponde e da il nome al Lago giriamo a destra quando troviamo la traversa di corso del Popolo. Con la strada sempre in costante salita, arrivati in una piccola piazzetta, tenendoci a sinistra, imbocchiamo via Nazionale e successivamente via Tassera, passando accanto al Parco e a Villa Cramer che raggiunge poi sulla curva il parcheggio di un condominio e girando a sinistra proseguiamo sul viale alberato fino all'incrocio con la SP40 . Giriamo a destra e poi subito a sinistra su via per Erba e sempre in salita arriviamo a Orsenigo e superando sul lungo rettilineo due rotonde giriamo quando alla nostra destra troviamo via Raffaello Sanzio. Proseguendo sempre in leggera salita giriamo a sinistra su via F. Carcano e poi ancora a sinistra su via G. Leopardi.
Giriamo a destra alla traversa di via 1° Maggio e raggiunto il bivio con via F. Petrarca ci teniamo a destra andando a percorrere il rettilineo che arriva all'incrocio con via Don Gnocchi. Giriamo a destra e la percorriamo per un lungo tratto e raggiunto il cartello dell'entrata sul territorio comunale giriamo a sinistra sulla stradina che poi diventa sterrata e procede a fianco di un grande capannone per arrivare ad un bivio. Giriamo a destra ed ancora su sterrato raggiungiamo un'altro bivio sulla Strada Consorziale delle Chiuse ed arrivati all'incrocio con via Alzate giriamo a sinistra e sempre su sterrato il bel rettilineo che va ad attraversare i prati ed arriva poi all'incrocio con la SP342 . Raggiungiamo la rotonda, a sinistra, girando a destra su via G. Marconi ed entriamo a Montorfano seguendo il lungo rettilineo di via per Alzate.
Alla rotonda giriamo a sinistra su via Brianza e dopo un lungo rettilineo giriamo a sinistra su via Molino e ancora a sinistra su via Canneti e proseguiamo fino al termine della strada asfaltata per entrare poi nel boschetto e raggiungere il bivio della Strada delle Brughiere . Giriamo a sinistra e sempre nel mezzo del bosco arriviamo a Cascina Cassinazza per prendere a sinistra la Strada Comunale , sterrata, e girare dopo circa 300 m a destra per portarci nuovamente all'interno del bosco, sempre in leggera discesa, per poi uscirne e andare ad attraversare un pratone prima di iniziare un'altro bellissimo sterrato che prosegue però adesso in salita all'interno del bosco e ci da la possibilità di aggirare il piccolo agglomerato di case di Inghigollo. Uscendo dal bosco troviamo l'incrocio con la SP28 e girando a sinistra andiamo a percorrerne solo poche centinaia di metri per poi girare a destra per ritornare su sterrato e percorrere un tratto del Sentiero Cabiate-Montorfano all'interno del Parco della Brughiera.
Arrivati a Capiago iniziamo la salita in direzione del Monte Croce andando a percorrere il bel tratto della Strada delle Fontane che con una bella pendenza ci fa rimanere sempre su fondo sterrato e con un'inversione a U ritorniamo poi in direzione del paese scendendo poi in direzione della SP28 che percorriamo fino alla rotonda per girare a destra alla traversa di via degli Alpini. Raggiunto il bivio giriamo a sinistra e superiamo i panettoni e la catena e seguiamo la stradina sterrata che passa accanto al Campo sportivo comunale. Lo superiamo e quando troviamo il bivio con via Camuzio stiamo a sinistra e sempre su stradina sterrata ed asfaltata arriviamo in piazzale Paolo VI a fianco della Chiesa di San Leonardo a Intimiano. All'incrocio con la SP28 ci teniamo a sinistra e ne percorriamo solamente un centinaio di metri per girare a destra al bivio con via V. Emanuele che poco dopo lasciamo per immetterci sulla sterrata e quindi su sentiero che ci da la possibilità di evitare la strada asfaltata e di portarci poi nuovamente su un'altro tratto del Sentiero Cabiate-Montorfano andando adesso ad aggirare Cascina Pelada.
Arriviamo adesso ad incrociare la SP38 e girando a destra arriviamo alle case di Fecchio dove giriamo a destra per andare a riprendere il bellissimo tratto sterrato che risale nuovamente verso Intimiano.Passiamo per il vecchio centro storico dove ci sono ancora le case vecchie percorrendo via Fiume. Arrivati all'incrocio con via per Cantù giriamo a sinistra e con un lungo rettilineo arriviamo fino al bivio dove giriamo a sinistra per imboccare via degli Arconi dove superato un grande capannone giriamo a destra seguendo la sterrata e ci portiamo a ridosso di un boschetto e quando ne usciamo ritroviamo l'asfalto di via per Intimiano. Tenendoci a sinistra raggiungiamo poco dopo il semaforo e giriamo a destra su via Bengasi che in discesa arriva ad un'altro semaforo dove superiamo il bivio ed andiamo a superare il sottopasso ferroviario. Uscendone dalla parte opposta arriviamo ad un grande bivio dove ci teniamo a destra andando a percorrere il rettilineo di via Como fino alla rotonda dove giriamo a destra e andiamo a percorrere ed imbocchiamo via S. Pellico.
Ci dirigiamo verso Montecastello e ritorniamo nella periferia ovest di Intimiano dove seguiamo per un breve tratto la SP28 arrivando all'incrocio con la SP36 . Attraversandola entriamo a Senna Comasco e dopo le curve in discesa arriviamo ad immetterci a destra su via Adda e raggiungere l'incrocio con via Canturina Vecchia dove giriamo a sinistra. Superiamo un bel gruppo di capannoni e arrivati su via Selvaregina giriamo a sinistra e ci portiamo sulla sterrata che entra nel mezzo del bosco e con un tratto in leggera salita ci permette di aggirare la periferia di Cucciago seguendo via Navedano. Raggiunta la rotonda la attraversiamo e ci portiamo all'interno del bosco e con un brevissimo tratto in discesa seguiamo una serie di sentieri che in salita, in certi punti anche molto faticosa, ci porta alla sterrata che entra poi tra le case del paese su via Don Carpani. Arriviamo all'incrocio e giriamo a sinistra percorrendo il rettilineo per portarci ad un'altro incrocio co via Michelbecco.
Giriamo a destra e seguiamo via Navedano per arrivare all'incrocio sulla SP27 , davanti alla Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso, dove giriamo a destra per proseguire su un breve tratto della provinciale e girare a sinistra sulla traversa di via Capitano G. Savoia dove procediamo sulla larga strada, quasi senz'auto, per girare a sinistra quando troviamo via del Pozzo. Arrivati davanti alla vecchia casa, abbandonata, giriamo a destra e ci portiamo sulla sterrata che entra nel Parco delle Groane e supera poco dopo il Lavatoio del Montina. Seguendo i sentieri e i tratturi che attraversano i campi e ci conducono poi all'interno di un boschetto dove con un bel tratto sterrato e con un'ampia deviazione ci portiamo oltre le case del comune percorrendo via Galvani. Arrivati all'incrocio con via della Montina giriamo a destra e ci riportiamo in direzione delle case per arrivare su via A. Volta ed entriamo nel centro storico.
Arrivati in una piccola piazzetta, ad un'incrocio giriamo a sinistra e poco dopo, alla nostra destra, possiamo vedere il Santuario della Madonna della Neve (Il crinale che caratterizza il nucleo antico di Cucciago e da cui ancora scendono alcuni terrazzamenti agricoli, è stato per secoli segnato dalla presenza di questo edificio religioso unitamente alla ben più antica chiesa medioevale di S. Vincenzo) e la Chiesa di San Vincenzo. Seguiamo quindi la sterrata e successivamente il Sentiero Variante Alta Maneggio e uscendo dal bosco raggiungiamo la Strada Consortile dei prati Lunghi che andiamo a percorrere per superare il sottopasso ferroviario. Questo tratto in falsopiano termina quando arriviamo sull'asfalto di via Duzioni dove procedendo sul rettilineo superiamo una bella serie di capannoni industriali. Raggiunto l'incrocio procediamo ancora diritto seguendo via Conciliazione ed in leggera salita arriviamo fino alla viuzza che troviamo a sinistra e che vediamo scendere in direzione della ferrovia. La imbocchiamo e superiamo con il sottopasso la strada provinciale e poco dopo ci impegniamo nella risalita del Sentiero 9-Rio Mare . Raggiungiamo quindi Asnago e sulla strada di via Repubblica ci portiamo davanti al grande complesso industriale ed una volta superato seguiamo la stradina sterrata che ci conduce nei pressi della rotonda. Girando a sinistra iniziamo la discesa che passa accanto al grandissimo deposito di auto e ci portiamo poco distanti dal sottopasso della SP32 . Lo raggiungiamo seguendo la stradina sterrata e usciti dalla parte opposta giriamo a sinistra su via per Carimate e poi ancora a sinistra su via dei Giovi ed in rettilineo raggiungiamo la stazione di Carimate dove terminiamo questo lungo tour.
Commenti
Posta un commento