Nel Parco della Valle del Lambro in mtb


29/06/2014 - Nel Parco della Valle del Lambro in mtb
Album fotografico
Distance: 46 km - 483 m Ascent - 483 m Descent



Domenica mattina che come meteo non è già un granché, ma almeno non piove. Ritrovo fissato per le ore 7:00 in piazza Libertà dove, quando arrivo (effettivamente con qualche minuto di ritardo) trovo già 12 biker che aspettano.. uno spettacolo. Attendiamo Elia che arriva, solo, qualche minuto dopo. Cielo grigio, umidità, strade leggermente bagnate per la pioggia, del giorno prima, temperature intorno ai 15 gradi questo è l'inizio del nostro percorso. Ci guardiamo un attimo in faccia e poi partiamo consapevoli comunque che l'acqua quest'oggi in un modo o nell'altro la prenderemo di sicuro. Il gruppo è formato da Mauro, Massimiliano, Dino, Maurizio, Stefano, Enrico, Claudio, Angelo, Walter che ritorna in gruppo dopo tanto tempo, Daniele, Roberto, Elia e Maurizio.



Leggero ritardo sulla partenza, ci sta, le previsioni non sono ottime ma decidiamo tutti insieme di partire comunque per percorrere questo itinerario ancora una volta sui terreni della nostra Brianza. Dal ritrovo di piazza Libertà, a Lissone, ci dirigiamo verso la stretta via San Giuseppe, nel pieno centro storico, e proseguiamo verso piazza Cavour dove giriamo a sinistra per andare ad imboccare via Don Minzoni. Giriamo a destra e proseguiamo sempre diritto oltrepassando il semaforo arrivando alla rotonda dove teniamo la sinistra per proseguire su via Como fino all'altezza di via Nazario Sauro dove giriamo a destra. Proseguiamo fino alla rotonda e giriamo a sinistra su via Monsignor Bernasconi oltrepassando l'altra rotonda  fino a percorrere l'intero rettilineo ed attraversare la  SP173  immettendoci poi su via Machiavelli. 

Giriamo a destra per via Tintoretto e alla prima a sinistra su via Ada Negri per arrivare su via G. D'Annunzio dove giriamo a destra per arrivare fino alla rotonda che attraversiamo per imboccare Via E. Toti. Giriamo a sinistra, su viale Cimitero, e raggiungiamo il piazzale del Camposanto della frazione Bareggia dove giriamo ancora a sinistra ed attraversiamo il piccolo parchetto pedonale per portarci su via Fratelli Bandiera dove teniamo la sinistra per girare poi a destra su via Sarpi. Al termine della strettoia giriamo a destra e imbocchiamo via Genola dove proseguiamo in direzione della curva che non prendiamo ma proseguiamo sempre diritto per immetterci nel primo sterrato della giornata. Attraversiamo i prati su un piccolo single trail che subito dopo un piccolo dosso diventa una sterrata e si immette nel boschetto fino a quando termina incrociando la piccola stradina asfaltata di via Edison. 

Giriamo a sinistra e la percorriamo tutta fino a oltrepassare la sbarra e seguiamo, adesso. la sterrata che entra, anche qui, nel boschetto e prosegue attraversando i binari della linea Seregno-Bergamo. La sterrata termina poco dopo e superata la sbarra proseguiamo diritto su via Cascina Dosso andando ad attraversare le case della la piccola frazione Dosso fino a raggiungere, poco più avanti la grande rotonda sulla  SP135 Attraversiamo la statale e imbocchiamo via Gramsci ed alla seconda a sinistra giriamo per immetterci in un'altra sterrata che attraversa prima alcuni orti e successivamente dei grandi prati coltivati a granturco prima di arrivare proprio davanti alla piccola Chiesa di Sant'Anna e alla Cascina Pozzone. Giriamo a destra e proseguiamo sempre diritto per la strada sterrata che attraversa ancora i campi prima di arrivare nel piccolo bosco e successivamente uscire su un piccolo single trail che passa attraverso le recinzioni di due fabbriche.

Siamo arrivati nella zona industriale di Carate Brianza e raggiungiamo la grande rotonda alla nostra destra per poi tenere la sinistra e proseguire su viale Lombardia utilizzando la bella ciclabile che è posta a lato della strada anche se, a quest'ora, di auto in giro ce ne sono davvero ancora poche. In questo punto già qualche goccia di pioggia inizia a farsi sentire ma guardando il cielo non sembra intenzionato a lasciar cadere molta acqua e perciò proseguiamo. Arrivati al bivio con via Rivera giriamo a sinistra ed arriviamo all'altra rotonda dove attraversiamo la  SP11  per immetterci su via De Gasperi. Giriamo a destra e percorriamo via Fabio Filzi fino all'incrocio con via don Mattavelli dove giriamo a sinistra e successivamente a destra imboccando via Matteotti. Il lungo rettilineo ci porta in piazza IV Novembre dove oltrepassiamo i gradini della Chiesa dei Santi Antonio e Simpliciano e ci portiamo sulla stretta viuzza di via Caprotti e giriamo a sinistra su via San Bernardo.

Raggiungiamo il semaforo e tenendo leggermente la destra attraversiamo la  SP155   e con la strada leggermente in discesa imbocchiamo via Fontanelle pochi metri dopo, alla nostra sinistra, con il tratto di asfalto che termina quasi subito e la strada diventa in seguito sterrata. Quest'oggi a causa delle frequenti piogge, dei giorni precedenti, il terreno non è dei migliori e grosse buche lasciate dall'acqua devono essere oltrepassate con cautela essendoci anche il terreno molto bagnato. Raggiungiamo di nuovo la strada asfaltata sbucando su via Garibaldi dove giriamo a destra e in discesa arriviamo fino all'incrocio ed imbocchiamo la  SP155 . Dopo aver attraversato il ponte su fiume Lambro arriviamo ad Agliate. Passiamo accanto alla Basilica dei Santi Pietro e Paolo (Sec. XI)  (oggi tra le altre cose è anche la festa dedicata ai santi) e proseguiamo fino ad incrociare, alla nostra destra, via Montello. Lasciamo la provinciale girando a destra, su questa bella strada che risale senza grosse pendenze fino alla frazione Costa Lambro  e passiamo davanti alla Chiesa di San Martino proseguendo diritto su via Crivelli per poi girare a sinistra, nella strada a senso unico, raggiungendo via Buonarroti. 

Arrivati all'incrocio proseguiamo ancora diritto per via Parini e quando la strada asfaltata termina risaliamo ancora di qualche metro per portarci fino alla fine del viale sterrato e poi giriamo a destra passando accanto ad una recinzione.
La traccia, che il nostro GPS indica, ci fa proseguire sempre diritto appena passato una sterrata che immette nel bosco ma troviamo più avanti una cattiva sorpresa, il sentiero è sparito le piante ed alcune recinzioni occupano completamente il passaggio e da qui non si può continuare. Decidiamo di tornare indietro e di riprendere la sterrata nel bosco, per uscirne sulla sinistra, ma anche qui una brutta sorpresa, i rovi hanno chiuso tutti i passaggi e non c'è verso di proseguire. Ci resta un'ultima alternativa inoltrarci nel bosco, a destra, spingendo le nostre mountain bike, e oltrepassare una serie di roveti che ci portano poi in uno spiraglio tra una siepe e ci immettono nel grande prato coltivato.

Sulla destra, un residuo di sentiero esiste ancora ed allora lo seguiamo fino ad uscire da questo terreno, impraticabile oramai per le mountain bike, sulla piccola stradina asfaltata di via Donizetti in quel di Vergo. La stradina termina quando incrocia via Sant'Ambrogio dove giriamo a sinistra e proseguiamo in discesa fino all'incrocio con via Marconi dove teniamo ancora la sinistra per arrivare sempre in discesa all'incrocio con via Pasubio. La attraversiamo seguendo la stradina asfaltata che termina davanti al cancello di una villa, ma noi giriamo a destra passando la piccola catena, che blocca il transito dei veicoli motorizzati, ed iniziamo a salire su una bel single trail tra il bosco fino ad uscirne per qualche metro quando ci troviamo davanti la strada sterrata. Teniamo la destra imboccando un'altro single trail che aggira il giardino di una grande villa e ci ritroviamo nel piccolo borgo di Simonte che attraversiamo pedalando su un viale acciottolato.

Scendiamo adesso su via Col del Fréjus per arrivare all'incrocio con via Brioschi e giriamo a sinistra per imboccare poi sulla nostra destra via Biancospino e raggiungere Cascina Verana. Passiamo accanto al caseggiato tenendo la sinistra e il sentiero si tramuta presto in un tratturo che oltrepassa dei campi e sempre in leggera salita risale la piccola collinetta con un ampio giro prima di arrivare su via Palazzina e successivamente su via Cremonina dove giriamo a sinistra. La pioggia intanto inizia a farsi sentire, le goccioline precedenti si sono trasformate in gocce che si sentono quando toccano la pelle ma non possiamo fermarci adesso perchè dopo il tratto sterrato di via Cremonina inizia adesso il percorso su tratturo dove ampie buche e pozzanghere piene di acqua e ovviamente fango ci fanno solo pensare a dove mettere le gomme delle nostre mountain bike. Quando la strada fa una curva a destra ci immettiamo, sempre seguendo il tratturo, in mezzo ad un bel campo e poco più avanti siamo costretti a scendere di sella perchè è quasi impossibile pedalare in mezzo al fango dove le nostre ruote dentellate sprofondano anche per 4 o 5 centimetri e dove la pedalata viene persa perchè non c'è grip al di sotto del terreno reso molto scivoloso dall'acqua. 

Sono solo una decina di metri, per fortuna, e risaliti in sella arriviamo vicino al boschetto dove giriamo a sinistra sul bellissimo single trail che entra più avanti in mezzo agli alberi. La discesa, di solito leggermente tecnica, oggi è diventata molto tecnica il fango e i sassi che si muovono in continuazione non rendono certo agevole pedalare da queste parti, ma siamo davvero abituati a tutto e anche chi è meno esperto lo vediamo prima un pò titubante ma poi rilasciata l'adrenalina inizia a scendere con un pò più di coraggio. Raggiungiamo così il ponticello che oltrepassa il piccolo rio che scorre attraverso il bosco, nella valletta. Giriamo a destra e il single trail, anche in questo punto è messo davvero male, tanti rovi e spine di ogni tipo non ci permettono una pedalata fluida ma un pò in sella e un pò spingendo recuperiamo il sentiero ed arriviamo, con una curva a destra sulla sterrata di via Mornatella. E' ora adesso di metterci addosso in nostri K-way perchè il tempo nel frattempo è peggiorato e la pioggia adesso è diventata davvero ancora più forte. 

Un attimo di pausa e quando tutti siamo pronti si riparte. La stradina, leggermente in discesa, ci porta all'incrocio con la  SP155  che attraversiamo per imboccare la sterrata che attraversa una bella serie di campi e che, leggermente in salita, arriva nei pressi di una recinzione. Qui, dove c'è un cartello segnaletico, giriamo a destra e la strada inizia ancora a salire con un ampio giro e prima va in direzione di un cascinale e poi prosegue diritto e raggiunge un bivio dove teniamo la destra e poi ancora a destra per riprendere un'altro tratturo che arriva davanti ad un'altro cascinale dove prendiamo ancora a destra e risaliamo in direzione della periferia di CaprianoArrivati sul tratto, nuovamente asfaltato, siamo in via Fermi e la seguiamo tutta fino ad arrivare all'incrocio con via Pascoli dove giriamo a sinistra e appena prima della Chiesa di Santo Stefano giriamo a destra per immetterci in discesa  su via Foscolo e dopo la serie di curve imboccare a sinistra la sterrata che lambisce il boschetto. 

Teniamo anche qui la sinistra, mentre davanti a noi ci sono persone che stanno facendo parte di una corsa a piedi e che vanno nella nostra stessa direzione. Seguiamo il tracciato della sterrata e dopo aver fatto una curva a destra giriamo subito a sinistra per attraversare, su single trail,  il grande prato raggiungendo in seguito il bosco. Qui un piccolo ponte ci fa attraversare un altro piccolo rio e giunti sulla sponda opposta proseguiamo continuando a seguire la pista che poco dopo diventa sterrata e su un viale alberato esce sulla parte asfaltata nella zona industriale di Renate. Seguiamo via Sirtori ed entriamo tra le case del centro e raggiungiamo l'incrocio con la  SP122  che attraversiamo per prendere, in discesa, via Garibaldi e girare a destra subito dopo su via Monte Grigna. La strada in un primo momento scende poi dopo la curva a sinistra inizia un bel tratto di salita e quando l'asfalto termina seguiamo il sentierino che si immette sotto gli alberi e proseguiamo ancora in salita per arrivare su una bella sterrata. 

Giriamo a destra e continuiamo a salire tenendo sempre la destra poi per un attimo la strada spiana ma poco più avanti c'è da mettere in conto un'altro strappetto su fondo sterrato che quest'oggi vediamo particolarmente pieno di solchi dove l'acqua passando ha lasciato il segno. La stradina spiana di nuovo per poi scendere e risalire e ridiscendere quando diventa nuovamente sterrata e passa proprio davanti alla Cascina Angelica. Arriviamo così all'imbocco della  SP122   e ne seguiamo il tratto, su asfalto, per poco più di un km per poi girare a sinistra e prendere la sterrata che entra dopo un'azienda florovivaistica e prosegue sempre diritto attraversando un piccolo bosco. Arriviamo nel mezzo dei grandi prati prima di arrivare nuovamente sull'asfalto a Valle GuidinoGiriamo a destra, sull'asfaltata via Fogazzaro, e arrivati all'incrocio ancora a destra per poche centinaia di metri su via Guidino per poi girare a sinistra imboccando il sentiero che supera la sbarra. La strada, in leggera discesa, segue il muro perimetrale del Monumento Regionale del Sasso del Guidino (Fonte Wikipedia: Il Sasso di Guidino è un masso erratico o delle dimensioni di m 9x5x6 con volume di 80 m3 trasportato durante la glaciazione nel quaternario. La provenienza del masso sembra essere la Valtellina, la Valmalenco, o il Gruppo del Disgrazia. L'importanza del "Sasso del Guidino", oltre che alle dimensioni, sta nel fatto che è il masso di questo genere che si trova nella posizione più a sud della Lombardia).

Intanto ha smesso di piovere e ne siamo ben felici ma il cielo non promette ancora nulla di buono, ma siamo già, oramai, sulla via del ritorno anche se di km prima dell'arrivo ne mancano ancora un pò. Lasciamo la sterrata e prendiamo il rettilineo su via Luini e arriviamo alla rotonda  che ci porta a superare la  SP6  per immetterci su via Don Virginio Sala. Una stradina, questa, che in discesa arriva all'interno del cortile di una cascina che sopravanziamo uscendone dalla parte opposta. Arriviamo su via  De Gasperi e giriamo a destra per qualche centinaio di metri, poi imbocchiamo a sinistra un'altra sterrata e ne seguiamo il corso tenendoci sempre alla nostra sinistra, sopravanzando un piccolo rio, oggi più che mai pieno d'acqua, e proseguiamo in direzione del bosco. La sterrata inizia a salire e poi riscende leggermente e termina proprio all'inizio del bosco successivo dove lascia spazio ad un sentiero che risale la collinetta e quando ne esce costeggia gli impianti di un maneggio prima di ritrovare nuovamente la strada asfaltata, dopo la sbarra. Una breve discesa su via Don G. Battista Viganò e successivamente su via Cardinal Borromeo e poi seguiamo ancora a destra per risalire in direzione di Calò

Passiamo accanto alla Chiesa dei Santi Vitale e Agricola e giriamo a sinistra per via Paolo Pozzi per inserirci poi su via Lovati e quindi a sinistra su via dei Ronchi.  La leggera discesa termina quando imbocchiamo via Grandi dove la strada su fondo sterrato ha una leggera impennata. proseguiamo poi in piano seguendone il corso e raggiungiamo la strada asfaltata su via Riverio Superiore dove teniamo la destra ed in leggera salita andiamo a prendere a sinistra la stradina che scende in direzione della piccola stazione di  Carate-Calò sulla linea ferroviaria Monza-Molteno. Attraversiamo i binari e facendo attenzione, oggi il fondo è davvero molto bagnato, e scendiamo nella parte più ripida della discesa (Muro dell'Orlanda) quella che ci porta  verso le sponde del fiume Lambro.  Arrivati all'incrocio con via Fiume giriamo a destra e poco dopo oltrepassiamo il ponte, sul fiume, per girare a sinistra ed arrivare al termine del tratto di asfalto.
Sulla destra ci immettiamo nel sentiero in leggera salita che va nel mezzo del bosco, costeggia il muro perimetrale di un'industria e si immette nel bosco su una bellissima sterrata,  Sentiero dei Castagni ,  che segue il corso del Lambro. Tra un susseguirsi di salite e discese arriviamo all'ultima fatica della giornata la risalita dei tornanti che ci portano nei pressi di un grande maneggio. 

Con non poca fatica, visto anche il fondo reso molto sconnesso dalla pioggia di oggi e dei giorni precedenti arriviamo in cima alla salita e proseguiamo a sinistra, sempre su strada sterrata, fino a raggiungere le prime case di AlbiateQuando la strada diventa nuovamente asfaltata, anzi acciottolata, siamo in via San Valerio e giriamo a sinistra su via Roma immettendoci di fatto sulla  SP135 . Decidiamo di non seguire la stradina di via Costa Corta, il fondo di sassi acciottolato non rende certo la voglia di percorrerla, se poi come oggi, la condizione è di strada bagnata, ancor di più pensiamo di evitarla (sarà per la prossima volta).  Seguiamo così, la strada statale, che in discesa ci porta fino al semaforo dove giriamo a sinistra per proseguire per qualche centinaio di metri su asfalto prima di arrivare al piccolo parcheggio su via  Lambro e girare a destra per immetterci sulla sterrata che anche qui segue le sponde del fiume. Tenendoci sempre sulla principale sterrata arriviamo dopo  aver percorso circa 3 km ad attraversare la strada asfaltata di Via Lambro in località Canonica Lambro

La attraversiamo e proseguiamo sempre diritti tra il parcheggio e prendiamo ancora la pista ciclabile che raggiunge Cascina Grugagna dove giriamo a sinistra, oltre la linea ferroviaria, per attraversare via Madonna delle Nevi e rimetterci su un'altra sterrata che termina sull'asfalto di via Sciavatera. Percorriamo la stradina e giriamo a sinistra  su via Brenno dove poco più avanti c'è la possibilità di dare una sciacquata  veloce alle nostre mountain bike, prima, e successivamente anche a noi, perchè siamo veramente tanto infangati. La pioggia nonostante adesso sia di piccola intensità non ci ha mai lasciato e nonostante le nostre protezioni siamo comunque tutti fradici. Proseguiamo, dopo esserci sgrassati un pochino dal fango prendendo la ciclabile che segue via Parco ed arriviamo a Biassono risalendo leggermente per via Cristoforo Colombo e giriamo a destra seguendo via Tintori. Al semaforo giriamo a sinistra sulla  SP6  ed all'altro semaforo giriamo a destra in via dell'Olmo per passare due rotonde prima di girare a sinistra su via dei Gelsi e successivamente a destra per via Friuli.

Siamo nella zona industriale della cittadina e seguiamo, ancora a destra, via Emilia che arriva fino all'incrocio con via della Misericordia dove giriamo a destra. Il rettilineo arriva, dopo il semaforo accanto al Santuario della Madonna della Misericordia, su via Cattaneo e prosegue fino ad arrivare alla rotonda che attraversa viale Libertà/viale della Repubblica. Passiamo accanto al Camposanto di Lissone per portarci in via Manzoni ed
Al semaforo della Chiesa del Borgo proseguiamo per via Assunta (facendo attenzione perchè siamo in senso contrario di marcia) ed arriviamo nuovamente in piazza Libertà a Lissone. Sono le 12:00/12:05 ed è tempo di saluti con tutti coloro che hanno partecipato e l'appuntamento prossimo è previsto come al solito di mercoledì dove speriamo, questa settimana, di poter utilizzare le nostre mountain bike (tempo ovviamente permettendo).




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